Ritornavano da una gita le 7 vittime carbonizzate nello scontro di Bergamo

Ritornavano da una gita le 7 vittime carbonizzate nello scontro di Bergamo Ritornavano da una gita le 7 vittime carbonizzate nello scontro di Bergamo Due famiglie distrutte - Erano andate alla ricerca di una località per la villeggiatura • Fra i morti vi è anche un motociclista travolto dall'auto dopo l'urto con il camion • La vettura si è incendiata (Dal nostro corrispondente) Bergamo, 11 luglio. Per tutta la giornata di oggi sono proseguite le indagini della polizia stradale di Bergamo per accertare 1 particolari della tragedia, nell'Impressionate sciagura stradale avvenuta nel pressi di Antegnate, sulla statale padana superiore; nella disgrazia sono morte sette persone, ed altre tre sono rimaste ferite. Nulla è stato ancora reso noto sulle cause dello scontro fra l'auto su cui viaggiavano le due famiglie e il camion. I due autisti dell'autotreno contro il quale è piombata la vettura, incendiandosi, sono tutt'ora a disposizione degli Inquirenti per il completamento dell'inchiesta. Secondo 1 primi accertamenti, 1 sei passeggeri dell'automobile sarebbero morti a causa del terribile urto prima che 1 loro corpi venissero Investiti dalle fiamme sprigionatesi dal serbatolo. L'auto, subito dopo lo scontro, è finita sulla sua sinistra, Investendo e uccidendo un motociclista che viaggiava con un amico, rimasto ferito. Due coniugi di Treviglio sono rimasti coinvolti nell'incidente riportando leggere ferite. La sciagura è avvenuta poco dopo le 21 di Ieri sera sulla statale Milano-Brescia in località Due Colonne. Da Brescia sopraggiungeva una autovettura pilotata dall'Impiegato postale Francesco Pegolo di 35 anni, residente a Locate Triulzl; a bordo vi erano altre cinque persone: la moglie Ercolina Rapetti di 31 anni e la figlia Llsanna di 16 mesi e i componenti di un'altra famiglia formata da Stefano Vezzoll di 36 ' anni, sua moglie Fiera Cattaneo di 32 anni e il loro figlioletto Armando di 4 anni. Le due famiglie avevano compiuto insieme una gita in provincia di Bergamo, alla ricerca di una località per la villeggiatura. In senso contrario marciava un autotreno carico d! profilati di ferro, pilotato da Oreste Venturini di 53 anni, con al fianco 11 secondo autista Alessandro Antonini di 35 anni, entrambi residenti a Milano. L'urto frontale è stato tremendo. L'autotreno ha colpito l'auto, accartocciandola e trascinandola per alcuni metri, uscendo di strada e arrestandosi in un prato: le ruote posteriori della motrice e il rimorchio sono rimasti sull'asfalto, mentre il serbatoio della vettura esplodeva e le fiamme avvolgevano 1 rottami. Tutti 1 passeggeri morivano carbonizzati In quell'istante giungevano due motociclette. Sulla prima viag- glavano ,i coniugi Glusep-i pe Fontana di 46 anni e Rina lotti di 37, residenti a Treviglio, e si ferivano leggermente; sulla seconda procedevano invece Franco Ardigò di 40 anni, residente a Milano, e Antonio Ronccili di 18 anni, abitante a Treviglio. Nello scontro l'Ardigò perdeva la vita. I sei cadaveri bruciati nel rogo della vettura erano sfigurati e la loro identificazione assai difficile. Soltanto stamane è stato possibile riconoscere le vittime. Sul luogo della sciagura il traffico è stato riattivato all'alba. u. g.

Persone citate: Alessandro Antonini, Antonio Ronccili, Ardigò, Ercolina Rapetti, Fiera Cattaneo, Francesco Pegolo, Franco Ardigò, Oreste Venturini