La difesa delle piante coltivate di Carlo Rava

La difesa delle piante coltivate NOTE DI acBICOLTVBa La difesa delle piante coltivate I mezzi per combattere i vari parassiti • La protezione dalla vegetazione spontanea In questa stagione occorre vigilare le piante arboree e quelle orticole, per evitare diminuzioni di prodotto e deperimento dello stesso. Purtroppo, nelle zone con frutticoltura non intensiva e specializzata, la difesa dai parassiti è scarsa o nulla ed eseguita quasi sempre con poca competenza, per cui molto tempo e molto materiale vanno perduti inutilmente e la frutta rimane talmente deteriorata che spesso non trova collocamento sul mercato. Ecco la necessità di proseguire, tra l'altro, la lotta contro gli afidi o pidocchi che attaccano le colture frutticole e orticole, con preparati a base di nicotina. D.D.T., Fosdrin. Menazon. ecc. Per le colture di melo e di pero, si provvede alla difesa dalla Carpocapsa o verme delle mele, aggiungendo al prodotti fungicidi tipo Zineb, Ziram, Captano ed altri che si adoperano per combattere la Ticchiolatura, 100 grammi di estere fosforico al Parathion o meglio arseniato di piombo (0,7%). Quest'anno si è notato un forte sviluppo di rodllegno, larva che penetra nel tronchi, di solito nella parte Inferiore, e lascia uscire dai fori delle rosure umide di color rossiccio o giallastro; contro di esse si può lottare con i lammlferl al fosforo, od altro. Sulle piante giovani non In produzione si possono eseguire due trattamenti, da metà luglio a metà agosto, con Parathion: 50 grammi su 100 litri. Un nemico molto subdolo, assai diffuso nei frutteti, nel vigneti e nelle colture orti¬ cole, è 11 Ragnetto rosso, 11 quale si può combattere con buona efficacia usando i prodotti acaricidi, ormai venduti in tutti 1 negozi di antiparassitari e presso i Consorzi agrari. Attenzione particolare deve essere rivolta alla vite. Le piante coltivate devono ancora essere difese dalle erbe infestanti' e quindi la mondatura a mano può essere accompagnata all'impiego di prodotti selettivi, capaci di distruggere le male erbe senza danneggiare il raccolto. Per talune colture, la vegetazione spontanea si può pressoché eliminare con la pacciamatura, ossia la copertura del terreno mediante 1 films di plastica. Questa pratica ha già avuto larga diffusione ed i risultati sono ottimi. Carlo Rava