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Solo in una baita e paralizzato con 18 lire al giorno per vivere Il dramma di un uomo sulla montagna di llezxenile Solo in una baita e paralizzato con 18 lire al giorno per vivere E' il sussidio che gli passa il Comune - II' magro aiuto dei vicini - «Mi hanno regalato una vecchia radio, ma l'accendo solo quando ho i soldi per la bolletta della luce» - "Specchio dei tempi" gli ha portato 100 mila lire « Quando avevo 18 anni sono ruzzolato da un sentiero, mentre trasportavo un cesto di mele. Ho battuto la schiena. Sarebbe stato meglio che mi fossi rotto la spina dorsale, perché sarei finito all'ospedale e forse mi avrebbero guarito. Invece sentivo un forte dolore, ma riuscivo a reggermi in piedi. I miei genitori non hanno chiamato 11 medico. Dicevano che non valeva la pena, erano cosi poveri che gli rincresceva spendere le poche lire per la visita. La colonna vertebrale non è più andata a posto, dal 1949 sono paralizzato e da 12 anni, quando è morta mìa madre, vivo quassù aolo, senza possibilità di comprare neppure il necessario ». Siamo in una baita della borgata Villa di Bogliano, sulle montagne di Mezzenile In Val di Lanzo, Tre o quattro case in gran parte deserte, undici abitanti in tutto. Chi ci racconta il suo calvario è Aldo Negro, di 53 anni. Il suo è un caso-limite di miseria e sofferenze, quasi incredibile in una zona tra le piti ridenti ed ospitali. I paesi sono affollati di villeggianti, si respira un'atmosfera serena. Slamo saliti alla borgata In compagnia di Alcide Zuliani, un giovane che sostituisce il portalettere di Fesslnetto. Durante 11 suo < giro » tra le case sperdute nulla montagna, lo Zuliani è rimasto sgomento per la dolo rosa situazione del paralitico e ha scritto a « Specchio dei tempi » pregandolo di far qualcosa per alleviare la sua estrema povertà. Aldo Negro possiede soltanto la casupola dove è cresciuto, dove ha visto morire 1 genitori. Il comune di Mezzenile gli ha assegnato un sussidio giornaliero di 18 lire: 11 magro bilancio non resta nella zangola dopo l'entra zione del burro. Quel liquido di scarto, che 1 contadini mettono nel c pastone » dei maiali, per Aldo Negro è l'unico cibo: una ciotola di latticello al giorno, consente di assisterlo con una cifra più alta. Alle elementari necessità dello sventurato provvedono — come possono — 1 vicini .Chi gli regala una pagnot- ta, chi un po' del latticello che con dentro qualche tozzo di pa ne raffermo. Nlent'altro, da anni. « Nella buona stagione spiega 11 montanaro — qualcu- Ino mi aiuta a spingere la carrozzella fuori della baita, passo le giornate a guardare le moti tagne La carrozzella me l'ha procurata 11 parroco. D'inverno, quando c'è la neve, resto nella balta per parecchi giorni senza vedere nessuno. Magari senza a i . ; ; ; ; ; ; mangiare, perché la gente non riesce ad aprirsi la strada per venirmi a trovare. Mi hanno anche regalato questa vecchia radio, per distrarmi. L'apro solo ogni tanto, quando ho qualche centinaio di lire per pagare la bolletta della luce ». Come mai — gli chiediamo — nessuno si è Interessato per farlo ricoverare in un ospizio? Risponde: « Una soluzione del genere me l'hanno già offerta, so che risolverebbe tutti I miei problemi Ma preferisco terminare la mia esistanza quassù, di dove non mi sono mal allontanato All'ospizio dovrei stare sempre in un letto, come t moribondi. Invece nella baita ho fatto mettere un palo accanto al materasso Aggrappandomi a questo palo riesco a tirarmi su da solo, a vestirmi, a sedermi sulla sedia a rotelle. Cosi m'illudo di non essere un rottame, nelle mie condizioni le illusioni sono l'unica risorsa ». Gli abbiamo consegnato centomila lire, a nome di « Spacchio dei tempi ». Una somma per lui favolosa. Non servirà, purtroppo, a sottrarlo al suo penoso destino Tuttavia gli consentirà di procurarsi per qualche mese un po' di cibo sostanzioso, ; senza. > dipendere dalla carità-del pròssimo anche per j 'bisogni 'più immediati. Aldo Negro ha 53 anni, è paralizzato da diciassette