Ancora una perdita ieri per la sterlina

Ancora una perdita ieri per la sterlina Ancora una perdita ieri per la sterlina Il calo è stato, rispetto al dollaro, di 1/8 di cent - Le cause dello slittamento - Non è stato giudicato necessario l'intervento immediato della Banca d'Inghilterra (Dal nostro corrispondente) Londra, 5 luglio. Al termine di un'altra giornata di vendite sui mercati continentali, la sterlina ha chiuso stasera a 2 dollari 78 cents e 23 trentaduesimi di cent, con una perdita rispetto a ieri di un ottavo di cent. La Banca d'Inghilterra — a quanto pare — non è intervenuta con acquisti: ha preferito attendere fino a domani, nella speranza che la flessione sia passeggera e la sterlina si riprenda senza il suo appoggio. Nella City non vi sono dubbi sulle cause di questa nuova discesa. I funzionari dichiarano: « E' un ennesimo accesso di sfiducia da parte degli operatori stranieri ». Questa sfiducia è alimentata da vari elementi: 1) Il forte calo — annunciato ieri — nelle riserve britanniche d'oro e valute convertibili, che assommano ora a un miliardo 170 milioni di sterline, pari a 2047 miliardi 500 milioni di lire. Negli ultimi quattro mesi, le riserve sono diminuite complessivamente di 133 milioni di sterline (232 miliardi e mezzo dì lire); nel solo mese di giugno, l'emorragia è stata di ben 49 milioni di sterline, 85 miliardi e 750 milioni nella nostra valuta. 2) Il crescente indebitamento di Londra con l'estero. Le cifre precise- sono segrete ma, secondo il Financial Times, Londra può valersi ora di crediti per oltre due miliardi di dollari. E a questi crediti vanno aggiunti altri voluminosi prestiti internazionali. 3) La crescente incertezza sulle possibilità di una celere ripresa economica. Gli ultimi dati sono deludenti. Rispetto a un anno fa, la produzione industriale è salita del due e mezzo per cento, la produttività del due; ma le retribuzioni di quasi il sei. Sono aumentate le esportazioni, ma pure le importazioni. Sono quasi svanite le speranze di pareggiare entro il '66 la deficitaria bilanci dei pagamenti. Il disavanzo fu nei '64 di 769 milioni di sterline e nel '65 di 354. 4) Le preoccupazioni politiche ed economiche create dalle dimissioni, domenica, del ministro della tecnologia Frank Cousins, il quale tornerà al suo vecchio posto di segretario generale del più potente sindacato in¬ glese, la < Transport and General Workers" Union », forte di un milione e mezzo d'iscritti. Si teme che il pugnace Cousins assuma la leadership della sinistra laburista, rendendo cosi ancora più ardua l'attuazione della « politica dei redditi ». Il 6 giugno, la sterlina, indebolita dallo sciopero dei marittimi, slittava, per la prima volta dopo 18 mesi, sotto quota « 2,79 ». Ricuperava questo livello il 14 giugno, dopo la concessione di nuovi grandi crediti internazionali. La settimana scorsa ricadeva sotto quota «2,79». m. ci.

Persone citate: Cousins, Frank Cousins

Luoghi citati: Londra