La nazionale inglese non è irresistibile

La nazionale inglese non è irresistibile Dopo la partita di Copenaghen La nazionale inglese non è irresistibile La squadra, che punta alla vittoria ai «mondiali», ha palesato dei difetti Copenaghen, 4 luglio. Ci era parso che fosse veramente interessante di vedere alla prova direttamente una volta tanto la squadra Nazionale inglese, prima di recarci in Inghilterra per quei campionati del mondo che l'Inghilterra stessa organizza, portando naturalmente sugli scudi come pretendente principale al titolo la squadra che ne rappresenta i colori. E siamo lieti della mossa fatta. Anche se abbiamo visto — malgrado la vittoria per 2 a 0 sulla Danimarca — l'« undici della rosa » in giornata negativa. Dobbiamo dire che la compagine che veste i colori dell'Inghilterra, una volta vista da vicino non appare proprio cosi briUante come quando la si considera e osserva da lontano. Domenica essa è stata vista in giornata infelice, è vero. 1! campo della capitale di quel simpatico paese che è la Danimarca, si trova attualmente in pessime condizioni in quanto a manutenzione. Ma una squadra che intende dominare su tutto e su tutti dall'alto in basso dovrebbe anche trovare in sé le qualità necessarie per fare fronte a ostacoli del genere come quelli trovati questa volta a Copenaghen. La difesa inglese comunque ò parsa buona, e vi è da ritenere che i due terzini Cohen e Wilson compariranno definitivamente in squadra nelle prove nello stadio di Wembley. 11 portiere sarà invece un altro. Il Bonetti, che è noto anche in Italia per esservi comparso come guardiano della rete del Chelsea, si trova la via sbarrata da due uomini migUori e molto più esperti di lui. il Banks del Leicester e lo Springett dello Sheffield Wednesday. La linea mediana pure merita fiducia anche se è composta di uomini di una levatura non eccelsa. Charlton, il fratello del famoso attaccante del Manchester United, è venuto fuori quest'anno, in età già superiore alla media. Il più positivo di questi mediani è il laterale Moore del West IIani United, che riveste anche i gradi di capitano dell'undici. Ma gli attaccanti rappresentano in sé un grande punto di interrogazione. Molto dipenderà dal modo in cui sarà composta la linea. Domenica, a Copenaghen mancava Bob Charlton, il più esperto, il migliore fra i giocatori d'attacco che l'Inghilterra attuale sia in grado di mettere in campo, un uomo che può operare in qualunque posizione del settore d'avanguardia. Greaves, come mezz'ala parte da posizione arretrata: proprio lui che è tutto un uomo di punta. Contro la Danimarca questa volta Io si è visto al momento in cui prima del calcio d'inizio gli hanno presentato un mazzo di fiori per il suo cinquantesimo incontro internazionale in difesa dei colori dell'Inghilterra. Poi in luce viva non Io si è visto più. Gli mancava quello che al momento attuale pare essere il suo compagno ideale, quel Hunt, lui pure appartenente al West Ham. che nell'occasione se ne stava a riposo. La squadra, come si vede, lia delle lacune, dei punti deboli. Sono finiti i tempi in cui l'Inghilterra aveva a disposizione dei tecnici formidabili, del tipo del Jack dell'Arsenal di Londra, del Walker dell'Aston Villa, e di tanti e tanti altri. Come altrove fuori dell'isola, la fonte dei gio catori ili classe si è venuta inaridendo da qualche tempo u questa parte. E, malgrado la sua Imma e accurata preparazione, l'Inghilterra attuale appare vulnerabile. E più vulnerabile ancora di essa appare l'uomo che la romania. Alf Ramsey, che noi ben conosciamo da anni, e sul quale ei riserviamo di parlare a parte. Vittorio Pozzo Un acrobatico intervento dell'inglese Jimmy Greaves

Persone citate: Aston, Banks, Bob Charlton, Bonetti, Cohen, Hunt, Jimmy Greaves, Moore, Sheffield, Vittorio Pozzo