Due rapinatori irrompono in una gioielleria e sparano un colpo di lupara in una vetrina

Due rapinatori irrompono in una gioielleria e sparano un colpo di lupara in una vetrina Una gioielleria è stata assalita da due banditi armati di fucile a « lupara », che hanno sparato, hanno arraffato gioielli per 15 milioni, sono fuggiti in auto tra la folla. La rapina è avvenuta ieri pomeriggio in via Stradella 157, una strada assai animata in ogni ora del giorno, percorsa da tram e autobus. La gioielleria appartiene al signor Marco De Paoli di 45 anni. E' un negozio ben fornito: un unico locale con banco a « elle » e con una porta che dà nel retro-laboratorio. Ecco la scena di ieri pomeriggio. Nell'oreficeria vi sono il proprietario con l'amico Michele Bonino, 36 anni, orefice con negozio in via Vagnone 23. Nel retro la moglie Irma De Paoli, 42 anni, con i commessi Cosimo Vavalà di 24 anni e Rosanna Velli di 17. Verso le cinque una pattuglia della polizìa transita in auto per via Stradella ma tutto è normale. Dieci minuti più tardi, la pettinatrice Rita Bodda, sulla soglia del suo negozio, vede una «1100» nera fermarsi in mezzo alla strada, di fronte all'oreficeria. Ne scendono due giovani, cbh berretti a visiera e fazzoletti sul volto. Entrano nel negozio con passo deciso: uno dei due regge una grossa borsa. Allarmata, la donna entra nella tabaccheria di Antonio Grosso, 40 anni. « Ci sono » ladri nell'oreficeria — dice sconvolta — ho visto due giovani mascherati entrare nel negozio ». Il tabaccaio corre in strada, si porta davanti alle vetrine dell'orefice. Con sgomento vede un uomo, col volto coperto da un grosso fazzoletto a quadri, arraffare i gioielli. Ha le mani inguantate: Aeeelto in pieno giorno in vie Stradella: bottino 15 milioni Due rapinatori irrompono in una gioielleria e sparano un colpo di lupara in una vetrina I banditi sono arrivati su una « 1100» rubata a Settimo - Nel negozio tengono il proprietario e un amico sotto la minaccia delle armi spianate - Uno degli orefici fa un movimento e un rapinatore spara, sfiorandolo con la rosa dei pallettoni - Un commesso tenta di fermarli in strada, ma alla vista delle armi si getta a terra - Panico tra la folla del popoloso rione, mentre l'auto dei banditi parte a scossoni, si ferma e infine sparisce a tutta velocità - Poco prima una pattuglia della polizia era passata davanti al negozio Il gioielliere De Paoli con la commessa Rosanna Velli. Folla davanti al negozio rapinato: l'auto dei banditi è fuggita verso il centro nella sinistra tiene una borsa aperta, con la destra prende a manciate i gioielli esposti. Col cuore in gola corre a telefonare alla Volante: «In fretta, venite, fanno una rapina». Nell'oreficeria intanto il De Paoli e il Bonino vivono attimi drammatici. Uno dei rapinatori, fermo di fianco alla porta li tiene sotto la mira di un fucile a canna segata, l'altro, armato di rivoltella, ha aperto i vetri scorrevoli d'ella seconda vetrina è raccoglie i preziosi. Ma 1 rapinatori sono agitati: quello con la «lupara» trema visibilmente, l'arma ondeggia fra le sue mani. « Ho aneto paura che potesse mettersi a sparare da un momento all'altro — racconta.il De Paoli — Non osavo neppure respirare ». I banditi agiscono in fretta. Quando sono entrati hanno intimato ai due uomini di star fermi. « Se si muovono spara » raccomanda quello con la pistola al complice armato di fucile. Sono entrambi piuttosto piccoli, vestiti di scuro. L'azione dei rapinatori dura pochi secondi, ma sembrano eterni. Dopo aver arraffato gli oggetti di maggior valore, il bandito con la pistola e la borsa del bottino si avvia verso l'uscita, passando alle spalle del complice per non interporsi fra l'arma e i derubati L'altro, armato di « lupara » retrocede tenendo il fucile spianato. A questo punto il Bonino, rimasto sino allora immobile accanto al proprietario presso il banco, con le braccia alzate, accenna a un movimento. Di- scatto il rapinatore spara. Un colpo assordante: la rosa dei pallettoni sflora il Bonino, frantuma il cristallo di una vetrinetta alle spalle del banco. I banditi sono ormai in strada e corrono verso l'auto che li attende col motore acceso. Il fragore dell'esplosione allarma la moglie del gioielliere che era nel retro e non s'era accorta di nulla: si precipita nel negozio, mentre la commessa scappa nel cortile urlando. Il garzone Vavalà la segue e dal cortile accorre nella via: vede i rapinatori vicino all'auto e fa per lanciarsi contro di loro. Solo allora sì accorge che sono ar¬ mati e, in preda al panico, si butta a terra sul marciapiede. Dal bar di Giuseppe Sportelli, 34 anni, escono gli avventori: vedono l'auto partire a balzelloni diretta verso il centro. Qualcuno annota il numero di targa, il proprietario telefona alla Volante. L'auto dei banditi avanza lentamente per alcuni metri, poi si arresta davanti al negozio di materie plastiche di Giovanna Isermi, 28 anni. Nella bottega c'è un cliente, Sergio Claretto, 23 anni, che richiamato dalle grida della gente, si affaccia sulla porta. Vede l'auto ferma, i banditi col viso coperto dai fazzoletti. n'Quello al volante non era mascherato — racconterà alla polizia -— aveva un paio di occhiali scuri e mi è sembrato calvo ». L'auto riparte lentamente, à scossoni, poi acquista velocità e scompare per via Stradella, diretta verso il centro. Tre minuti dopo, la prima radiomobile della Volante è sul posto. Arrivano- il vice questore dottor Borghini, il dottor Sgarra e il tenente Formato dei carabinieri. L'auto risulta rubata a Domenico Moda, abitante a Settimo. Il proprietario se ne è accorto soltanto alle 17,30 ed ha denunciato il furto ai carabinieri mezz'ora dopo la rapina. Vengono effettuati blocchi stradali, polizia e carabinieri perlustrano la città. Da un primo inventario risulta che i rapinatori si sono impadroniti di gioielli, per oltre 15 milioni: anelli con brillanti e pietre preziose, collane e braccialetti d'oro. e vecchiaia; la cassa mutua sì è impegnata a tenere stretti contatti con l'associazione in modo da venire incontro, nei limiti del possibile, alle esigenze dei soci: è sempro oggetto di particolari attenzioni il problema della disciplina del commercio. L'on. De Marchi parlerà anche dell'aumentata pressione fiscale, «nonostante la crisi, del commercio e la mancanza di una reale ripresa dell'economia ». Per quanto riguarda 1 rapporti di lavoro l'associazione ha « resistito alle richieste di nuovi ag¬ gravi retributivi considerato che il livello dei salari e degli oneri riflessi è già elevato e che le aziende non possono tollerare ulteriori inasprimenti». Tra i problemi cittadini la relazione del presidente accennerà ai provvedimenti limitativi della circolazione privata adottati dal Comune nel piand di riordino della rete fllotranviaria: « Nessuno contesta alla Amministrazione la necessità di snellire e accelerare il traffico; ciò che è inammissibile è che si chiudano alle auto private vie centrali e si ostacoli il trasporto delle merci ». L'on. De Marchi concluderà annunciando il potenziamento dei servizi di consulenza ed assistenza per i soci e lo studio per una riforma dello Statuto sociale onde aggiornarne le norme alle attuali esigenze della vita organizzativa. Orarlo negozi — I negozi dell'alimentazione osservano da oggi l'orario estivo:, chiusura pomeridiana dalle 13 alle 16, serale alle 20. Nel giorni prefestivi gli esercizi rimarranno chiusi dalle 13 alle 15, alla sera alle 20,30.