Rubano a un diplomatico cinese documenti dell'Onu: arrestati
Rubano a un diplomatico cinese documenti dell'Onu: arrestati Due ladri giovanissimi iontro il sottosegretario Victor Hoo Rubano a un diplomatico cinese documenti dell'Onu: arrestati L'alto funzionario, proveniente da Portofino su una «600» noleggiata, chiede indicazioni stradali ad alcuni passanti - Un ragazzo lo accompagna, mentre un complice lo segue - A Porta Nuova spariscono valige e macchina - Fulmineo intervento della Polizia ferroviaria: recuperati auto e carteggi Un alto funzionario cinese dell'Onu, appena giunto a Torino per la conferenza che si tiene stamane al Bit, è incappato in due giovanissimi ladri. Attirati da quattro grosse valigie, sono riusciti ad impadronirsene. La polizia ferroviaria, su indicazione del diplomatico, in meno di un quarto d'ora li ha arrestati e ricuperato la refurtiva. Due delle valigie con- iS : tenevano importanti documenti delle Nazioni Unite. L'avventura per qualche tempo ha tenuto col flato sospeso tutta la Questura. Il derubato è Victor Hoo, di 72 anni, sottosegretario dell'Onu con doppia nazionalità (americana e cinese nazionalista) ; risiede a New York, dove è anche commissario all'assistenza tecnica della città. Su una « 600 » noleggiata a Milano egli è giunto in città, proveniente da Portofino, verso le 19 di ieri. Mister Hoo parla un discreto italiano misto a spagnolo; nei pressi del Valentino Nuovo si è fermato accanto ad un gruppo di giovani per domandare dov'era corso Regina. Intendeva recarsi all'agenzia dell'autonoleggio Maggiore per restituire la macchina. Ha avuto la sfortuna di imbattersi in due ladri. Mario Ciaravelia, 18 anni, via Milio 61. ha dato un'occhiata alle valigie sistemate sul sedile posteriore e si è offerto di accompagnarlo. A distanza li ha seguiti Franco Leone, 19 anni, via Monte Albergian 29, su una « 600 » rubata poco prima a Giuseppe Tomatis, corso Peschiera 291. In corso Regina 11 diplomatico è stato pregato di andare alla sede centrale dell'autonoleggio, nei pressi di Porta Nuova. Mario Ciaravelia si è dimostrato premurosissimo ed ha addirittura chiesto, e ottenuto, dì guidare la «600» a destinazione. Durante il percorso però ha insospettito mister due ladri: Franco Leone e Mario Ciaravelia Parcheggiata la « 600 » sul lato arrivi, ha finto di chiudere accuratamente lo sportello ed ha restituito le chiavi. Ha commesso però l'errore di insistere troppo nell'inganno ed ha seguito Victor Hoo all'agenzia Maggiore. Qui il titolare ha pregato l'illustre cliente di tenersi l'auto finché non si fosse ritirato in albergo. Una sorpresa attendeva il diplomatico all'uscita: l'auto e le valigie con i preziosi documenti erano scomparsi. «Non si preoccupi — ha detto subito il Ciaravelia a Victor Hoo— cercherò di ritrovargliela subito. Il sottosegretario dell'Onu non si è lasciato ingannare, l'ha preso per un braccio e l'ha portato all'ufficio della Polfer dove ha raccontato l'accaduto. Il ladruncolo, si è spaventato, è caduto in contraddizioni e, quando è uscito in strada per mostrare dove aveva parcheggiato la «600» ha indicato agli agenti il complice Franco Leone. Questi aveva rubato la macchina lasciandola pochi metri più avanti, in via Carnerana, poi era tornato indietro allarmato per la lunga assenza del complice. Nell'ufficio della polizia ferroviaria 1 due ladruncoli hanno ben presto confessato. Gli agenti hanno ricuperato la «600» e le valigie. Era a pochi passi dalla macchina rubata con la quale il Leone aveva seguito il diplomatico. Hoo, perché esitava a dirigersi verso la stazione. A Porta Susa il funzionario l'ha trattato un po' bruscamente e il Ciaravelia si è diretto subito verso Porta Nuova. iS Il diplomatico Victor Hoo
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