I temi di maturità dei liceali francesi

I temi di maturità dei liceali francesi Tempo d'esami dappertutto I temi di maturità dei liceali francesi Tre a scelta per ogni commissione - Esempi: «Gli eroi da romanzo di Balzac, Stendhal e Flaubert»; «Teatro classico e romantico nel pensiero di Victor Hugo» - Il più curioso: «Componete un'arringa in difesa di Flaubert o di Baudelaire, imputati per "Madame Bovary" e "Les fleurs du mal"» t)aì nostro corrispónilon{c PARIGI, lunedì mattina. E' tempo di esami dappertutto. in Italia gli studenti ohe hanno terminato le medie solo tra qualche settimana inizieranno le prove di maturità, di abilitazione e di licenza, I loro compagni francesi invece già stanno affrontando le giornate decisive. Le prove scritte di « baccalauréat » (corrispondente alla nostra maturità) si sono svolte nella zona li, corrispondente al provveditorati agli studi di Rennes, di Aix-en-Provence e di Marsiglia. Ed ecco, a titolo di esempio, 1 temi proposti per la composizione di francese agli esami del « classico »: tre per ogni commissione, su cui 1 candidati possono fare una scelta. A Rennes il testo del primo era: «Gli eroi da romanzo nascono dal connubio che il romanziere stabilisce con la realtà», scrive Frangois Mauriac ne « Il romanziere e i suoi personaggi». In quale misura questa constatazione può essere applicata ad un romanzo di Balzac, di Stendhal o di Flaubert, a vostra scelta». Il secondo: «Spiegate commentandolo, il seguente brano di Diderot: "Amo 1 fanatici non già quelli che vi sottopongono un assurdo atto di fede e che, puntandosi un pugnale alla gola, vi gridano: Firma o muori!, ma coloro 1 quali, fortemente invaghiti di qualche mania particolare e innocente, non vedono più nulla che possa eguagliarla, la difendono con tutte le loro lorze, vanno per le case e le strade, servendosi non della lancia ma uel sillogismo, inumando e a quelli elle passano e a quelli une si fermano di acconsentire con la loro assurdità ed ammettere la superiorità uei lascino della loro "dulcinea" su tutte le creature del mondo, questi sono simpatici. Mi divertono, e talvolta riescono a stupirmi. Quando, per caso, hanno incontrato una venta, la espongono con un'energia che infrange e sovverte tutto. Nel paradosso, accumulando immagini su immagini,' ch'iedenuu succorso a tutte le lorze Uell eloquenza, alle figure retoriche, ai sottili paralleli, alle circonlocuzioni, alle mozioni, puntano al sentimento ed all'immaginazione, invocando l'anima e la sua sensibilità per ogni verso", lo spettacolo dei loro sforzi è veramente hello». (Da Salon de 1765)». E questo è il terzo tema: « E' noto che Flaubert per " Madame Bovary ", e Baudelaire per " Les fleurs du mal " finirono sul banco degli imputati. Immaginando d'essere al processo, il difensore dell'uno o dell'altro, a vostra scelta, componete l'arringa che avreste pronunciato davanti ai giudici per affermare, nella circostanza, i diritti dell'arte nei confronti della morale». Ai licei di Aix-en-Provence e Marsiglia i candidati si sono trovati dinanzi ai seguenti temi: Il primo riporta alcuni versi delle « Contemplatìons » di Victor Hugo: «Le poète éploré de l'amante. — Le drame souffre et par vingt acteurs — Répand à flots son dme — Le poète a saigné le sang qui sort du drame — Tous ces étres qu'il fait l'etreignent de longs noeuds. — Il tremble en eux il vit en eux, il meurt en eux ». Quindi chiede ai candidati: « Con questi versi Victor Hugo afferma che il poeta si rimette corpo ed anima alla sua opera drammatica, che la nutre di tutto se stesso, di tutte le sue aspirazioni e delusioni. Victor Hugo non pensa soltanto al teatro romantico, ma anche al teatro classico « Corneale est à Rouen, mais son dme est a Rome — Du mal dont rève Argon, Poquelin est mourant ». Valendovi delle opere drammatiche del XVII e XLX secolo che conoscete, commentate questa tesi ». Il testo del secondo: «Nelle "Memoires d'outretombe ", Chateaubriand parla con commozione del castello di Combourg e dei campi ai quali la parte più" viva della sua esistenza fu legata. Rievocando questi luoghi che non avrebbe mai più rivisto, Cha teaubriand esprime sentimenti che un commento da voi redatto vi permetterà di ana¬ lizzare. Apprezzerete poi la qualità della lingua e dello stile. « E' nel bosco di Comboug che sono divenuto quello che sono, che ho cominciato a sentire il peso di questa noia che ho trascinato con me per tutta la vita, di questa tristezza che ha fatto il mio tormento e la mia felicità. Là ho cercato un cuore che potesse capire 11 mio; là ho visto riunirsi e disperdersi ra mia famiglia. Mio padre vi sognò il suo nome restaurato e la fortuna della sua casa rinnovata: altra chimera che il tempo e le rivoluzioni hanno dissipata. Dei sei ragazzi che eravamo, non restiamo che in tre: mio fratello, Julie e Lucile non ci son più. Mia madre è morta di dolore. Le ceneri di mio padre sono state strappate dalla sua tomba. Se ie mie opere mi sopravvlveranno, se debbo lasciare un nome, forse un giorno, guidato da queste memorie qualche viaggia¬ tore verrà a visitare I luoghi che ho descritto. Potrà riconoscere il castello, ma invano cercherà il bosco: la culla dei miei sogni è sparita come quei sogni. Disgraziatamente, la mia vita non è costruita così solidamente come le torri in mezzo alle quali ho trascorso la giovinezza. L'uomo è assai meno resistente alle bufere del monumenti forgiati dalle sue mani ». L'ultimo tema: «Si Inveisce continuamente contro le passioni. Ad esse si imputano tutti i mali dell'uomo e si dimentica che sono anche la sorgente di ogni piacere. Si tratta per la sua natura stessa di un elemento del quale non si può dire né troppo bene né troppo male. Eppure non ci sono che le passion', e le grandi passioni, che possono innalzare l'uomo alle grandi cose ». Che cosa pensate di questo giudizio di Diderot? I. m.

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