Le attrici Mariella Lotti e Calamai al processo per "la difesa di Roma"

Le attrici Mariella Lotti e Calamai al processo per "la difesa di Roma" Le attrici Mariella Lotti e Calamai al processo per "la difesa di Roma" Compariranno come testi con il produttore Ponti - Imputati due giornalisti, querelati dal generale Carboni Dal nostro corrispondente Milano, lunedi mattina Due « dive dei telefoni bianchi », le non dimenticate attrici Mariella Lotti e Clara Calamai, depongono oggi, insieme con il conte Calvi di Bergolo, il produttore cinematografico Carlo Ponti ed i giornalisti Paolo Monelli, Giorgio Bocca e Domenico Bartoli, in un processo che rievoca le drammatiche vicende del settembre '43 e la difesa di Roma, davanti ai giudici della 1" Sezione del Tribunale Penale di Milano. Il dibattimento è stato intentato dal generale Giacomo Carboni, che si ritiene diffamato, contro i giornalisti Giorgio Torelli e Gilberto Forti per un articolo apparso a Arma del Torelli sui settimanale Gente, nel quale si affermava che « il generale Carboni aveva abbandonato le truppe al cui comando avrebbe dovuto difendere Roma e seguendo la caro¬ vana dei generali fuggiaschi era stato ospitato da una troupe di cinematografari e si era nascosto nella stanza della stella protagonista della pellicola ». Tale passo venne considerato offensivo della sua reputazione dal gen. Carboni, che sporse querela per diffamazione. Il processo aveva preso avvìo il 23 maggio scorso e durante l'udienza di quel giorno fu interrogato il Torelli, il quale, dopo aver indicato le fonti cui aveva tratto il materiale per il suo articolo, sottolineò di non aver nutrito alcun malanimo nei confronti del generale Carboni, tanto che nel servizio aveva messo in evidenza il fatto che il generale era riuscito a porre in salvo i fondi del Sim (Servizio Informazioni Militari). Durante il dibattimento, Il Tribunale accolse appunto la richiesta che per l'udienza di oggi fossero chiamati a testimoniare il conte Calvi di Bergolo, 11 produttore Carlo Ponti, le due attrici nonché i giornalisti Monelli, Bocca e Bartoli. Infine, sono stati posti a disposizione del Tribunale e delle parti, che hanno fatto espressa richiesta, i documenti originali dell'inchiesta che fu svolta sulla mancata difesa di Roma. Questi documenti escono dall'anonimato di un fascicolo di inchiesta per essere resi di pubblica ragione per la prima volta. c. b.

Luoghi citati: Bergolo, Milano, Roma