Un telegramma del comandante

Un telegramma del comandante Un telegramma del comandante Dal nostro corrispondente Trieste, lunedì mattina. Negli ambienti della marineria triestina la notizia dell'incidente occorso al transatlantico « Galileo Galilei», uscito tre anni fa dai Cantiere dell'Adriatico di Monfalcone, è stata accolta con notevole sorpresa, ma non Ita destato eccessivo allarme. In un telegramma, che ci è stato letto ieri dal direttore generale del « Lloyd Triestino », ingegner Cirrincione, il comandante della « Galilei » afferma di aver fatto compiere un'accurata ispezione alla fiancata che ha urtato contro la terraferma: un sommozzatore si è calato più volte in mare ed ha eseguito un accurato esame della superficie dello scafo, dopo di die ha assicurato die le lamiere si trovano in ottime condizioni; perciò è stato deciso di riprendere immediatamente la navigazione. L'ingegner Cirrincione ha tenuto a sottolineare con i giornalisti che l'incìdente deve essere considerato di portata esigua; urti analoghi di navi contro le sponde del Canale di Suez si sono già verificali più volte in passato, senza che mai la cosa assumesse aspetti di particolare gravità. Nel telegramma del comandante della « Galileo Galilei » si afferma, fra l'altro, che le conseguenze dell'urto sarebbero state in ogni caso lievi, data la ridottissima velocità della nave Difficile risulta, in questo momento, stabilire le cause dell'incidente. Negli ambienti della marineria triestina si tende ad attribuirne la responsabilità a un errore tecnico o a una disattenzione del pilota egiziano della Compagnia del Canale che aveva preso in consegna il transatlantico (come vogliono le norme di navigazione nel Canale di Suez) al momento in cui la motonave lasciava le acque del Mediterraneo. u.

Persone citate: Cirrincione, Galilei, Galileo Galilei, Lloyd Triestino

Luoghi citati: Monfalcone, Suez, Trieste