A Cesenatico vittoria di Altig Reggio Emilia: primo Zandegù

A Cesenatico vittoria di Altig Reggio Emilia: primo Zandegù Così si sono concluse in volata le prove di sabato e di ieri A Cesenatico vittoria di Altig Reggio Emilia: primo Zandegù Il tedesco ha battuto sabato allo sprint Marceli ed altri nove corridori - Alle spalle dei fuggitivi ha forato la maglia rosa Jimenez - Gli assi italiani sono scattati all'offensiva ma lo spagnolo, aiutato da Anquetil, è rientrato presto in gruppo - Ieri Zandegù ha preceduto Dancelli - Nel finale Motta ha cercato di sorprendere i rivali in classifica - Ha preso un lieve vantaggio poi è stato raggiunto Da uno dei nostri inviati Reggio Umilia, lunedì matt. Velocisti alla rilialta nelle due tappe che hanno portato il Giro d'Italia all'odierna attesissima frazione a cronometro; sabato a Cesenatico Rudi Altig ha fatto il bis del successo di Rocca di Cambio, prendendosi anche la rivincita sullo sprinter della Sanson Raffaele Marcoli, che io aveva battuto sulla pista di Roma. Anche ieri si è avuto un bis, Quello di Dino Zandegù, alfiere della Bianchi, che ha ripetuto la vittoria di Giulianova. Nell'uno e nell'altro caso, gli uomini da classifica hanno corso al coperto, rinunciando volutamente alle occasioni presentatesi per attaccare avversari in difficoltà ed uscendo alla ribalta, con decisione, ma senza risultati pratici apprezzabili, soltanto nel finale di gara. Nella Giulianova-Cesenatico di sabato, lunga 229 chilometri e quasi completamente pianeggiante, i novanta concorrenti in gara sono rimasti in gruppo fino ad Ancona (km 108), nonostante che una foratura di Gimondi — la quinta, da quatido il Giro 6 partito da Montecarlo — avvenuta al rifornimento di Osimo finn 93) avesse offerto una splendida occasione per mettere nuovamente in difficoltà lo sfortunatissimo corridore bergamasco. Dopo qualche scaramuccia per i traguardi tricolori di Falconara e di Fano, vinti rispettivamente dal marchigiano Polidori e dall'inglese Denson, la tappa ha ripreso il suo andamento tranquillo, scuotendosi soltanto a Cattolica, cioè a 1/5 chilometri dal traguardo di Cesenatico So7io evasi dal gruppo dapprima Rudi Altig, il giovane veneto Destro e il belga Huysmans a cui si sono aggiunti Preziosi, Miele, Colombo, Centomo, Pifferi, Vicentini, Marcoli e Pambianco. I < grandi » non reagiscono, questa pattuglia di nove corridori ha la licenza di andare al traguardo a disputarsi in volata l'undicesimo successo di tappa, che tocca ad Altig. Mentre il plotoncino di avanguardia pedala verso Cesenatico, nel gruppo però succede qualcosa. Fora Zilioli e può rientrare, buca una gomma anche Taccone e nessuno lo attacca ma quando a cinque chilometri dall'arrivo, anche la maglia rosa Jimenez è appiedata da una foratura, la « bagarre » si fa violentissima. Tutta la « Ford », Anquetil compreso, si ferma ad aiutare il leader della classifica e Jimenez, trascinato alla riscossa dalle possenti tirate del fuoriclasse normanno, riesce ad accodarsi al gruppo proprio in vista dell'arrivo. Anche la tappa di ieri non ha offerto molti episodi interessanti. I concorrenti se ne sono venuti ad andatura poco più che turistica fino a Modena, dove nell'attra- versamento della città, cioè a meno di trenta chilometri dal traguardo di Reggio, si verifica la fuga decisiva, di cui è iniziatore il belga Boo7is. Nella scia di Boons scappa Dancelli, seguito da Knapp, e al terzetto si aggiungono poco dopo anche Zandegù, Basso, Huysmans, Armoni, Vigna, Bollini, Da Dalt, Nolmans, Fantinato, Novak e Lievore. Il plotone non reagisce: a dodici chilometri dal traguardo però Motta scatta da solo, tentando di sorprendere gli avversari e di strappare qualche secondo di vantaggio. Anquetil, Jimenez, Adorni, Gimondi, Zilioli, reagiscono in una caccia furiosa, che va avanti per un paio di chilometri prima che il coraggioso tentativo di Motta sia annullato. La pattuglia di avanguardia intanto prosegue verso il traguardo. I due belgi Boons e Nolmans tentano a turno ma inutilmente di sorprendere gli avversari e di arrivare soli a Reggio Emilia. All'arrivo Dancelli è andato in testa all'ultimo chilometro, ha cercato di scrollarsi dalla ruota il tenace Zandegù, ma il veneto della Bianchi gli ha resistito e sul traguardo lo ha saltato con facilità. Al terzo posto si è classificato il giovane Da Dalt della Sanson davanti a Basso e agli altri, mentre Houbrechts e Partesotti a l'21" hanno preceduto di diciotto secondi la volata del gruppo, vinta da Bariviera. Gianni Pignata Altig festeggia con la figlia Iris e la moglie il successo riportato a Cesenatico Ieri a Reggio Emilia: Zandegù si impone con autorità nella volata finale