Stewart (BRM) precede Bandini (Ferrari) sul difficile tracciato del G.P. di Monaco

Stewart (BRM) precede Bandini (Ferrari) sul difficile tracciato del G.P. di Monaco Automobilismo: appassionanti competizioni sui circuiti di Montecarlo e Francorchamps Stewart (BRM) precede Bandini (Ferrari) sul difficile tracciato del G.P. di Monaco Il pilota italiano ha ottenuto il giro più veloce, alla media-record di chilometri 126,080 - Terzo Graham Hill - Jim Clark ritirato dopo una sbandata in curva - Anche Surtees costretto ad abbandonare la competizione - La corsa valida quale prima prova del campionato mondiale DAL NOSTRO INVIATO Monaco, lunedì mattina. Anche quest'anno la vittoria nel Gran Premio di Monaco, prima prova del campionato mondiale di automobilismo, è andata ad uno dei favoriti della vigilia, quel Jackie Stewart che soltanto l'anno scorso è entrato nella rosa degli assi del volante, e che ieri, sul tremendo circuito del Principato, ha dato una dimostrazione di classe, di capacità tecniche e di intelligenza fuori del comune. Stewart era al volante della Brm 8 cilindri 2 litri, cioè di una « vecchia > monoposto con cilindrata maggiorata, come del resto tutte le macchine classificate, che sono state in tutto e per tutto quattro su 16 partite. Al secondo posto si è piazzata la Ferrari 2400 di Lo renzo Bandini: la gara del l'italiano è stata bellissima, a tratti perfino commovente per l'impegno e la decisione del giovanotto, che ad un certo momento, verso la conclusìo ne del Gran Premio, ha dato addirittura l'impressione di poter agguantare Stewart, e che si è tolta la grossa sod disfazione di aggiudicarsi il nuovo record sul giro, supe rando i 126 chilometri orari di media, la più alta velocità mai raggiunta su questo cir cuito. Degli altri « grandi >, Gra barn Hill, su una Brm identica a quella del più giovane compagno di squadra, si è classificato terzo, dopo una gara senza spicco, ma complessivamente regolare; il campione del mondo Jim Clark, partito con la Lotus in non perfette condizioni meccaniche per il cedimento di un ingranaggio della prima velocità, si è battuto con il solito stile, senza tuttavia riuscire a combinare nulla ni buono, e concludendo la gara con una inopinata sbandata in curva, che lo costringeva al ritiro. Infine John Surtees, dopo \in inizio velocissimo e autoritario in testa, ha lamentato la rottura del differenziale, dopo appena 13 giri. Surtees era al volante della nuova Ferrari 12 cilindri 3000, che probabilmente è più adatta per i percorsi molto veloci. Ma sta di fatto che le macchine della nuova Formula 1, proprio ieri alla loro prima uscita in una prova di campionato del mondo, hanno tutte deluso, nonostante un buon avvio della Cooper-Maserati. Si sono imposte le macchine per cosi dire di ripiego, a dimostrazione di quanto sia lungo il lavoro di messa a punto di ogni novità tecnica. Vediamo di sintetizzare la cronaca del 24° Gran Premio di Monaco, che quest'anno è stata una delle manifestazioni più importanti nelle celebrazioni del centenario del Principato. Dopo una sfilata di vecchie auto, tra cui una Fiat del '99 e una Lancia del '907, il direttore di gara Chiron, anziano asso monegasco del volante, dà via libera alle 16 macchine allineate davanti alla tribuna, da cui assistono alla gara i principi di Mona¬ co. Scatta in testa Surtees (Ferrari) davanti a Stewart (Brm), Hnlme (Brabham) e Graham Hill (Brm). L'avvio di Clark è invece incerto e la sua Lotus chiude la fila: si saprà poi dell'avaria al cambio. Surtees e Stewart se ne vanno un paio di giri senza che nessuno riesca a tenere il loro ritmo, subito elevatissimo; si forma comunque alle loro spalle un gruppetto formato da Hill, Rindt (Cooper-Maserati), Hulme e Bandini. Clark inizia la rimonta, al quinto passaggio è staccato dalla coppia di testa di 25 secondi ma non desiste, e all'ottavo è già in settima posizione. Davanti, Surtees e Stewart spingono come forsennati, incollati a ruota a ruota, tanto che al decimo giro il loro vantaggio è salito a 17". Il duello fra il pilota della Ferrari e quello della Brm è elettrizzan¬ te, ma dura poco, che al 13' Surtees arriva lentamente ai box e si ritira, lasciando via libera all'avversario. La media oraria, tino a questo momento, è di 120,682 chilometri. La corsa sembra perdere molto del suo interesse, e invece subito si ravviva per merito di Bandini e di Clark. L'italiano, che dopo l'abbandono del suo caposquadra era in quarta posizione, parte di colpo all'attacco, al diciottesimo passaggio supera Graham Hill e al diciannovesimo batte anche Rindt, arrivando così in seconda posizione, a una ventina di secondi da Stewart, la cui media al ventesimo è di qualcosa superiore ai 122 orari. Clark, dal canto suo, risale al quinto posto, non lontano dal trio BandiniRindt-Hill. A questo punto la situazione appare abbastanza stabilizzata, anche se si attende che la rimonta di Clark non sia finita. In realtà il campione del mondo fa miracoli, nonostante la scarsa efficienza della sua. macchina. Anche Graham Hill appare in difficoltà a sostenere l'andatura di Bandini, sempre saldamente insediato al secondo posto, con distacchi da Stewart oscillanti sui 25-28 secondi. Comunque Hill supera l'ottimo pilota austriaco Rindt (che l'anno scorso aveva vinto con Gregory la « 24 Ore di Le Mans » al volante di tina Ferrari), ma non può impedire che Bandini se ne vada. Si direbbe che Stewart sia inattaccabile, e invece lentamente Bandini comincia a , rosicchiargli il terreno, mentre Clark attacca a sua volta Graham Hill e dopo una lunga battaglia lo supera (60° giro); ma al terzo posto rimane per un giro solo, che al successivo, alla stretta curva del gasometro, fini¬ sce contro le balle di paglia, fracassando una ruota. Graham Hill, che lo seguiva a 20 metri, si mette a sua volta di traverso, perdendo una trentina dì secondi e definitivamente di vista la Ferrari di Bandini. Corsa finita, dunque? Macché, Bandini non si dà per vinto e con grande coraggio continua l'inseguimento di Stewart: il distacco tra i due, che era di 27" a metà corsa, scende a 17" al 60° giro, a 12" al 70», a 10" allW, e ad un minimo di 9" all'86". Durante questa fase, il pilota della Ferrari batte ripetutamente il record sul giro, portandolo da l'30"4/10 a l'30" netti (eguagliato subito da Stewart) fino al limite di l'29"8/10, che corrisponde alla media di 126,080 chilometri orari. Ma ecco che Stewart, avvertito del pericolo reagisce, e negli ultimi 10 giri ristabilisce le distanze, con l'autorità del campione di razza. Bisogna d'altro canto dire che ad un certo punto per Bandini sarebbe stato pericoloso insistere in un duello ormai senza speranze, mentre il secondo posto (come già l'anno scorso) ne premia il magnifico comportamento, senza contare 1 preziosi punti nella classifica mondiale. Ferruccio Bernabò Classifica del G.P. di Monaco: 1. Stewart su Brm in 2 ore 33'10"6/10, alla media di km. 123,139; 2. Bandini su Ferrari in 2 ore 33'50"7/10; 3. Graham Hill su Brm ad un giro; 4. Bondurant su Brm a cinque giri. Giro più veloce: Bandini su Ferrari in l'29"8/10, alla media di km. 126,080. Classifica Campionato del Mondo: 1. Stewart, punti 9; 2. Bandini, 6; 3. Hill.

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