Reti di Cinesinho, Salvi e Menichelli

Reti di Cinesinho, Salvi e Menichelli Reti di Cinesinho, Salvi e Menichelli Il centravanti della Samp Cristin colpisce un palo dopo un quarto d'ora - Anche i bianconeri Leoncini e Menichelli hanno spedito il pallone contro una traversa - Annullato un goal di Gori - Migliaia di spettatori giunti da Genova per incitare i blucerchiati La Juventus dopo essere stata arbitra dello scudetto con le partite disputate contro Inter e Bologna ha dovuto ieri decidere anche della retrocessione. Lo ha fatto con serietà sportiva, degna del suo nome: il risultato di questo impegno, purtroppo per la Samp, è di condanna. Lo slancio dei giocatori liguri, incitati dal <ttam tam>, dalle sirene e dagli incoraggiamenti di migliaia di tifosi giunti da Genova, non è servito. La Juventus ha vinto perché è più classica, più forte. Perché in questo periodo è senz'altro la squadra più in forma del torneo- Se il. campionato incominciasse oggi, i juventini avrebbero certamente un ruolo assai importante, non quello di involontari giudici della classifica altrui. La freschezza con cui terminano le partite, la fluidità delle manovre e la forza della difesa permetterebbero loro di giocare per se stessi parti di primo pia¬ no. Ma il campionato è finito. Alla Juventus non resta che il rimpianto per quanto avrebbe potuto essere se l'acquisto di Altaflni o di altri attaccanti non fosse sfumato; non resta che l'amara soddisfazione di una vittoria lealmente cercata, ma paradossalmente quasi non desiderata. Il t-1 con cui si è concluso il confronto allo stadio manda in « B » una compagine ligure di nome, mette anzi in crisi tutto il foot-ball di Genova che in questo momento non ha alcun rappresentante nella massima divisione e con le scarse possibilità attuali dei rossoblu genoani di essere promossi, rischia di non averne alcuno nel prossimo torneo. La legge dello sport ha voluto che la Juventus in campionato lottasse ieri per i due punti (e li ottenesse) a dispetto dello stato di necessità dei liguri, così come giorni or sono ha imposto a Motta di attaccare Gimon- di, nel Giro d'Italia, sebbene il rivale fosse in difficoltà per una foratura. Il sentimentalismo ha poco a che fare con l'agonismo dello sport (e della vita del resto). * * Il maggior rimpianto che possono avere i blucerchiati è di essersi imbattuti in una formazione vivace e fresca, quando molte sono logorate dal torneo, e di aver subito la rete decisiva, dopo la breve gioia di un pareggio raggiunto a prezzo di tenaci sforzi. Si potrebbe aggiungere che la Juventus, pur avendo dominato ha segnato in modo occasionale, con un goal su punizione ed un altro su tiro tanto perfetto da dare l'impressione di essere soprattutto indovinato, ma un bilancio del genere porterebbe all'esame di molti altri particolari ed a co7itrastanti decisioni. E' indubbio però che la Juventus ha vinto meritatamente anche se la cronaca di questa partita cos'i importante ha come primo spunto un palo colpito da Cristin al quindicesimo minuto. Il centravanti della Samp è grezzo e non troppo scattante. Bercellino I ieri lo ha controllato senza remissione. Oristitt però possiede una dote istintiva e notevole: il tiro forte, improvviso, la classica stangata del centravanti. Una di queste pallonate, appunto, è andata a finire sul palo alla destra di Anzolin, ed è stata allontanata poi da un bianconero. La Juventus ha poi « sistemato > Salvadore che non aveva avversario diretto poiché Catalano, l'ala destra dei liguri, giocava a metà campo, insieme con Masiero (su Del Sol), Frustalupi (controllore e controllato accanto a Leoncini) e Sabatini il quale faticava dietro ad un Cinesinho in giornata di gran vena. Visto lo schieramento degli avversari Salvadore si è spostato a fermare Salvi e Gori, il terzino più adatto a giocare in avanti, si è messo alle calcagna di Catalano e tutto è filato per il meglio. La squadra iuventina ha ancora aumentato il suo ritmo, favorita anche dalla per noi errata eccessiva preoccupazione degli avversari. Persi per persi, i liguri avrebbero dovuto cercare di attaccare maggiormente: invece la stessa utilizzazione di Catalano all'ala indicava la ricerca di un inutile gioco difensivo. La Juventus dunque attaccava e al SI' Leoncini a pochi metri dall'area pestava sulla palla e cadeva. Dalle tribune si c avuto l'impressione che Masiero, accanto a lui, non avesse commesso fallo. Più tardi si è saputo che il blucerchiato aveva invece fermato con il suo piede quello del juventino. L'arbitro ha dunque concesso la punizione; Cinesinho faceva partire una staf¬ filata bassa, che sfiorava le gambe di Masiero e terminava in rete. Nulla da fare per Battara. 'La Juventus avrebbe potuto raddoppiare al 29'. Leoncini colpiva la traversa. Menichelli di testa riprendeva e mirava alto. Un episodio curioso poco dopo: il segnalinee alzava la bandierina per indicare un'uscita laterale su mancato intervento di Stacchini e non si accorgeva che questi, fulmineamente, era riuscito a fermare in tempo il pallone. Con un simpatico gesto di onestà, subito faceva notare all'arbitro il proprio errore cosicché questi rimetteva egli stesso in gioco la palla. Ancora un goal di Gori, annullato per fuori gioco al termine di una bellissima azione al 1,0', e si concludeva il primo tempo. La ripresa si iniziava con una traversa colpita da Menichelli e si ravvivava per il pareggio dei sampdoriani Sedicesimo minuto- Su calcio d'angolo un paio di blucerchiati pasticciano in area senza tirare: arriva di corsa Salvi e scaraventa in rete da pochi metri. Lo stadio torinese dà l'impressione di trasformarsi in una succursale di Marassi tanta è la gioia dei tifosi liguri. A dirlo sinceramente neppure ai torinesi questo uno a uno crea troppo dispiacere. Ma la sorte della Samp è segnata. Passano pochi minuti ed al SI,' Gori avanza per tirare e viene contra- stato fallosamente da Catalano. Su punizione, la sfera arriva a Cinesinho che la tocca a Menichelli. Da quattro o cinque metri fuori dell'area l'ala bianconera calcia di sinistro con estrema precisione e violenza. La palla entra nell'angolo alto alla destra di Battara il quale riesce a sfiorare il bolide, ma non a trattenerlo. Per la Samp non c'è proprio più nulla da fare. Ha lottato bene con l'esperienza di Vincenzi, la decisione di Morini, la tecnica di Frustalupi, l'irruenza di Cristin e di Salvi (questi i migliori tra i liguri). Però la Juventus da Anzolin a Stacchini con l'unica eccezione dello spaesato Traspedini aveva ieri tutti i suoi giocatori molto a posto. Proprio non poteva offrire alcuna speranza alla Samp. Paolo Bertoldi Juventus: Anzolin; Gori, Leoncini; Bercellino. Castano, Salvadore; Stacchini. Del Sol, Traspedini, Cinesinho, Menichelli. Samp: Battara; Dordani, Masiero; Vincenzi, Morini, Delfino; catalano, Sabatini, Cristin, Frustalupi, Salvi. Arb. : De Marchi. Reti: Cinesinho (J.) 21' del primo tempo: Salvi (S.) 16', Menichelli (j.) SI,' della ripresa. ' Spett.: 20 mila (biglietti venduti 15.907). Incasso 16 mi/ioni 61,!, mila lire.

Luoghi citati: Bologna, Genova, Italia