Cinque morti e quattro feriti (due gravi) per un sorpasso imprudente presso Roma

Cinque morti e quattro feriti (due gravi) per un sorpasso imprudente presso Roma Spaventosa sciagura sufi1'AureHa affollata al bivio di Fregene Cinque morti e quattro feriti (due gravi) per un sorpasso imprudente presso Roma Tra le vittime due donne e una bimba di sei anni - Un'auto con 4 persone a bordo (tutte uccise) ha sbandato in fase di superamento ed ha invaso l'altra corsia scontrandosi con la vettura sulla quale viaggiava un ingegnere (morto) con la famiglia - Altre tre macchine sono piombate nel groviglio - Incidenti sulle strade del Piemonte: morto uno scolaro di Santo Stefano Belbo - Una studentessa di Borgosesia travolta e uccisa davanti casa - Feriti un consigliere provinciale di Asti e la moglie - Un morto e un moribondo in Valle d'Aosta Roma, lunedì mattina. (I. g.) Causa un sorpasso condotto con imprudenza ed incertezza una vettura che procedeva sull'Aurelia in direzione di Civitavecchia ha superato lo spartitraffico e si è scontrata con un'altra auto che procedeva in senso opposto. Un attimo dopo, una dopo l'altra, tre vetture sono piombate sulle prime due. Il bilancio è tragico: 5 morti (tra cui due donne e una bambina di 6 anni) e 4 feriti (2 dei quali gravissimi). Quattro delle vittime viaggiavano sull'auto investitricc. Sono Michele De Marco, di 49 anni, impiegato, che conduceva la vettura; Bianca Vincenzo, di 40 anni; Monica Gova, di 6 anni; e Clara Guglielmetti di 44 anni I feriti fanno tutti parte della stessa famiglia, quella dell'ingegner Armando Milizzi, che guidava la macchina investita ed è stato ricoverato all'ospedale San Carlo insieme alla moglie Anna; l'ingegnere è morto 4 ore dopo il ricovero, mentre le condizioni della moglie e di uno dei figli, Luigi, sono disperate; con prognosi tra i 10 e i 15 giorni sono stati invece ricoverati altri due bimbi della coppia: Maria (6 anni) ed Agnese (3). L'incidente è avvenuto poco dopo le 18 in prossimità del bivio di Fregene, a 20 chilometri dalla capitale. La vettura condotta da Michele De Marco procedeva a velocità sostenuta: tutto il traffico — intensissimo, composto in maggioranza di gitanti che rientravano a Roma al termine della giornata festiva — era infatti spostato sulla opposta corsia. D'improvviso, per superare una vettura straniera, l'utilitaria del De Marco ha sbandato sulla destra e ha superato lo spartitraffico. In quel momento, sopraggiungeva in senso contrario la macchina dell'ingegner Milizzi, che aveva da poco lasciato Fregene con la famiglia. L'ingegnere ha tentato, sterzando, di evitare l'urto; purtroppo, la manovra non è riuscita, e le due auto si sono scontrate quasi frontalmente. Dopo pochi istanti, sono giunte le altre tre vetture, occupate da gitanti domenicali- Verano in tutto 10 persone, delle quali una sola è rimasta ferita in modo non grave. S. Stefano Belbo, lunedi matt. (g.f.) Uno scolaro di nove anni è morto ieri, vittima di un incidente stradale, avvenuto lungo la provinciale Santo Stefano Belbo-Fossano. Si tratta di Filippo Cacciatore, abitante a S. Stefano Belbo. Il ragazzo, a bordo di una bicicletta, stava percorrendo verso le ore 14,30 la strada all'altezza del bivio per Camo quando, per cause non ancora accertate, veniva urtato e travolto da un'auto. Alla guida di quest'ultima era il proprietario Giancarlo Scavino di 20 anni, abitante a S. Stefano Belbo in località Marini. L'urto è stato violento e il ragazzo decedeva sul colpo per le gravi ferite riportate. Saint-Vincent, lunedì mattina. (r. o.) Un morto, un moribondo e una ragazza ferita per una «500» fuori strada in valle di Champoluc. L'incidente è avvenuto alle 17,15 all'altezza di Vollon, in comune di Brusson. Alla guida della «500>, di proprietà della signora Maria Fantazzini, era Massimo Fantazzini, di 25 anni, nato a Verrès e residente nel comune di Sarre. Lo accompagnavano Gino Fragotto, di 28 anni, residente anch'egli Sarre, imbianchino, e la ventiseienne Emilia Rollandin, nata e residente ad Aosta. Per cause che i carabinieri stanno ora cercando di appurare, dopo avere divelto un paracarro a mano destra rispetto alla direttrice di marcia, l'utilitaria saltava da un muretto di circa un metro e mezzo d'altezza nella scarpata sottostante, dove capottava più volte. I primi soccorritori, automobilisti di passaggio e abitanti del villaggio di Voi lon, estraevano dai rottami della «500» già cadavere Massimo Fantazzini. mentre Gino Fragotto veniva avviato all'ospedale di Ivrea e la Rollandin verso l'ospedale di Aosta con macchine di passaggio. All'ospedale di Ivrea il Fragotto veniva ricoverato con prognosi riservatissima per frattura della base cranica, coma e ferite varie, mentre la Rollandin risulta avere riportato un trauma cranico e la sospetta frattura del ginocchio sinistro, per cui è stata giudicata guaribile in trenta giorni. Borgosesin, lunedì mattina (g.) Un mortale incidente è avvenuto sabato sera a Borgosesia. Una studentessa stata uccisa da un'auto a una sola decina di metri dalla propria abitazione. In un primo momento gli stessi sanitari dell'ospedale di Borgosesia si erano pronunciati con ottimismo sulle condizioni della ragazza, giudicandola guaribile in soli otto giorni, salvo complicazioni; ma durante la nottata la studentessa si è aggravata sensibilmente e verso le 4 di ieri mattina domenica ha cessato di vivere. Si presume che nell'incidente abbia riportato la frattura della base cranica. La vittima è la diciannovenne Rita Senaldi, abitante a Montrigone di Borgosesia. Frequentava presso l'istituto tecnico « B. Caimi » di Varallo Sesia il corso per ra gionieri ed era prossima a sostenere gli esami per il conseguimento del diploma. La disgrazia è avvenuta verso le 18,30 di sabato, nel momento in cui la Senaldi stava attra versando il largo Barbaglia (diretta alla propria abitazio ne. Nel preciso istante in cui si è trovata al centro del piazzale è sopraggiunta una 600 guidata dal meccanico Fran co Giacobini di 25 anni da Fo bello, il quale non ha neppure abbozzato il tentativo di frenata e l'ha urtata con violenza, scaraventandola sull'asfalto. Asti, lunedì mattina, (v. m.) Il consigliere provinciale Mario Verderio di 42 anni, medico dell'ospedale civile di Asti, e la moglie Rosemma Bordone di 40 anni, residenti nella nostra città in via Rossi 5, sono rimasti fe-'riti in un incidente stradale accaduto ieri in corso alla Vittoria. Il dott. Verderio pilotava la propria auto avendo al fianco la moglie quando, per cause ancora imprecisate, andava a schiantarsi contro un grosso albero. Nell'incidente i coniugi riportavano serie ferite per cui sono stati ricoverati all'ospedale per fratture e lesioni agli arti inferiori e dichiarati guaribili in trenta giorni ciascuno. Mestre, lunedì mattina. (b.) Due imprenditori edili, che stavano ritornando da una battuta di caccia in Ju¬ Cavasin e Nazareno Perale, goslavia, sono stati coinvolti ieri alle 13 in un incidente stradale sulla statale triestina; uno di essi è morto. Anche una ragazza che rincasava a piedi è rimasta uccisa nell'incidente. I due. Angelo entrambi di 30 anni, l'uno abi tante a Spinea e l'altro a Mestre, viaggiavano su una «Flavia» coupé diretti verso San Dona di Piave quando, in prossimità dell'abitato di Ceggia, la vettura, che era pilota dal Perale, ha investito e ucciso la giovane Elda Maria Gressani, di 20 anni, del luogo, e quindi è finita contro un platano. Nell'incidente il Cavasin ha riportato gravissime ferite, per le quali è morto mentre lo trasportavano all'Ospedale di San Dona di Piave; il Perale invece ha ri portato ferite guaribili in una quindicina di giorni Due delle auto coinvolte nel tragico scontro sulla via Aurelia (Telefoto)