I torinesi approfittano dell'ora estiva per rientrare tutti dopo il tramonto

I torinesi approfittano dell'ora estiva per rientrare tutti dopo il tramonto Sconfortanti risultati della prima domenica con il nuovo orario I torinesi approfittano dell'ora estiva per rientrare tutti dopo il tramonto La prolungata luce del giorno ha indotto molti a trattenersi fuori città per cena - I soliti ingorghi per le strade sono avvenuti alle nove di sera invece che alle otto - Scontenti anche i contadini I torinesi hanno dimostrato, nel primo giorno di attuazione dell'ora estiva, che il rientro dalle gite domenicali non avviene affatto prima del crepuscolo, «con notevole vantaggio per la circolazione e minor pericolo di incidenti ». Niente di questo. La «punta* massima del traffico di ritorno, nei giorni festivi fra la metà di maggio e la metà di giugno si registrava fra le 19,30 e le 21. Ieri sera ha assunto proporzioni considerevoli solo verso le 20,30. Dopo le 22 colonne di auto entravano ancora in città: dalla strada della Valle di Busa, dalle arterie che collegano Torino col mare, dalle autostrade. Era successo che molti automobilisti, in gita con la famiglia, avevano rinviato la partenza fino a quando non era cominciata a scendere la sera. Poi, dato che l'ora della cena stava passando e Torino era ancora lontana, si sono fermati per strada, nei ristoranti, nelle trattorie di campagna, sotto i pergolati, nel fresco della sera. In questo modo alle 23 sulle strade v'era ancora un grande movimento. Anche i contadini si sono mostrati scontenti dell'ora estiva; meglio: hanno continuato regolarmente, come richiede il loro lavoro, a seguire l'ora solare. I cinematografi hanno registrato larghi vuoti nelle sale, anche all'ultimo spettacolo: i gestori stanno ora studiando se non sia opportuno ritardarne l'orario. I torinesi, ieri mattina, si erano svegliati tardi; solo verso le undici le vie hanno cominciato ad animarsi, come dopo la notte di Capodanno o dopo l'ultima sera di Carnevale. L'ora perduta per lo spostamento degli orologi è stata recuperata approfittando della giornata festiva. A sera in molte famiglie A sorto un problema nuovo: era difficile mandare a letto i bambini e, una volta coricati, convincerli a dormire. Fuori era ancora chiaro, per i piccoli non era l'ora del sonno. Nelle vie molti orologi ag¬ giornati fin da venerdi o sabato hanno ancora il cartello di «fuori servizio »; altri segnano l'ora vecchia. Per le ferrovie l'introduzione dell'ora estiva ha coinciso con l'entrata in vigore del nuovo orario. Ieri mattina i convogli a lungo percorso che avevano viaggiato tutta la notte sono giunti a destinazione con 1(5-50 minuti di ritardo: in molti casi i macchinisti erano riusciti a gua¬ dagnare qualcuno dei sessanta minuti perduti per lo spostamento degli orologi. Il nuovo orario, che prevede notevoli spostamenti per parecchi treni, ha fatto affollare gli uffici informazione. Molti viaggiatori non trovavano più i loro treni abituali, cercavano di ristabilire il filo di coincidenze spostate. Ore 20,30, a Moncalieri: il sole è già tramontato, ma la lunga colonna è ancora in viaggio

Persone citate: Busa

Luoghi citati: Moncalieri, Torino