Spietata campagna in Cina contro i più noti intellettuali

Spietata campagna in Cina contro i più noti intellettuali Una persecuzione sempre più aspra e sistematica Spietata campagna in Cina contro i più noti intellettuali Il « Quotidiano dell'esercito » critica duramente l'ex direttore dell'organo del p. c. « Quotidiano del popolo », Teng Tuo, definendolo «antipartito» e «antisocialista» • Altre personalità bersagliate: Wuttan, vice-sindaco di Pechino, e Kuo Mo Jo, massimo esponente dell'«intellighenzia» cinese - Polemiche fra i giornali Nostro servizio particolare TOKIO, lunedì mattina. Una polemica che non ha precedenti nella Cina popolare è scoppiata sulla stampa cinese._ La rivista « Chiari ■/./.a:, (ri uà n g Ming Jinpao), organo dell'« Intellighenzia », accusa infatti il « Giornale di Pechino » e la rivista bimestrale « Fronte », anch'essa di Pechino, di aver preso le difese, pretendendo di condannarne l'opera dello scrittore « unti-partito e anti-socialista » Teng To. Costui è l'ex direttore del massimo organo del partito comunista cinese, « Il Quotidiano del Popolo » di Pechino. Anche un articolo apparso ieri sul « Quotidiano dell'esercito di liperazlone » e citato in parte da Radio Pechino in una trasmissione in lingua giapponese, accusa Teng di avere svolto attività anti- partito e di avei scagliato « frecce av- velenate contro il sistema so cialista » servendosi come « strumenti» di due altre pubblicazioni comuniste, il « Jih Pao », un giornale del mattino di Pechino, e il settimanale «Chen Hsien » (Il fronte). Il « Quotidiano dell'esercito di liberazione » cita, a prova dell'opposizione di Teng al comunismo, un suo libro pubblicato nel 1961 con il titolo « La libera rondine delle montagne ». In tale opera, secondo il giornale, Teng attacca violentemente il partito comunista; critica le realizzazioni compiute dal comunismo e dalla dittatura del proletaria to; si affianca ai « deviazionisti della destra » incoraggiandone la ripresa; afferma che il partito dovrebbe ritirarsi immediatamente dietro le quinte. In sostanza, secondo il « Quotidiano dell'esercito di liberazione », con il pretesto di voler dare informazioni e spiegazioni, Teng si è rivela, to in realtà un elemento « antipartito » e « antt'socialista », quanto dire un chiaro appo sitore del regime cinocomunista. L'attacco a Teng To è tanto più clamoroso in quanto si tratta, a giudizio di esperti di cose cinesi, della personalità di maggior prestigio del giornalismo comunista. Quali conseguenze avrà per il futuro di Teng To il violento attacco del « Quotidiano dell'Esercito di Liberazione », ovviamente ispirato in ulto loco, non è dato per ora di sapere. Lo stesso giornale, contemporaneamente alle critiche rivolte all'ex direttore del « Quotidiano del popolo ». rivela indirettamente che Wu Han, vice sindaco di Pechino e autore di drammi di ispirazione storica, ha fatto un'autocritica riconoscendo di aver commesso una serie di errori e di essersi ispirato « a vedute laudali ». Al pari di Kuo Mo Jo, il massimo intellettuale cinese, che ha compiuto recentemente una umiliante autocritica, non sembra che Wu Ham sia stato in qualche modo punito. Nel commentare il giro di vite cui sono sottoposti gli intellettuali chiesi, il noto critico e romanziere giapponese Fumio Hayashi scrive sul quotidiano < Uomiurl * che la campagna organizzata dai leaders cinocomunisti « è un atto privo di saggezza» ed equivale in pratica « a dar fuoco alla propria casa ». Oltre a questa significativa polemica vi è da registrare che la Cina comunista ieri ha respinto nuovamente l'offerta di colloqui con gli Stati Uniti per negoziare una pace nel Vietnam come « una frode per prendere respiro nei riguardi della crisi in patria e all'estero e riprendere poi la escalation bellica ». L'agenzìa « Nuova Cina » afferma che le elezioni di novembre costringono il presidente americano Johnson a tenere in seria con- siderazione l'impopolarità della guerra vietnamita presso l'elettorato. « Intanto i tirapiedi e complici degli Stati Uniti — continua Nuova Cina — hanno intensificato la loro attività, sia apertamente che in segreto, per mandare avanti il progetto. Tra di essi vi sono il primo ministro britannico Harold Wilson, U primo ministro giapponese Eisnku Sato, U primo ministro indiano signora Indirà Gandhi e il segretario generale dell'Orni, U Pliant ». « / revisionisti sovietici — conclude l'agenzia —, complici volontari dell'imperialismo americano, stanno anche conducendo intense attività dietro le quinte », dice l'agenzia cino-comunista. r, S.