Auto al seguito urta uno scooter sbanda e falcia venti spettatori

Auto al seguito urta uno scooter sbanda e falcia venti spettatori Famiglia torinese di quattro persone ferita sull'autostrada di Milano Prato, lunedì mattina. Un gravissimo incidente è avvenuto ieri in località Fontanelle. Un'automobile al seguito di una corsa ciclistica, dopo aver tamponato un vespista, è uscita di strada falciando una ventina di persone che ai bordi della rotabile assistevano al passaggio dei corridori. Diciannove sono i feriti. L'incidente è avvenuto alle sedici e trenta in via Roma, a poche decine di metri dal traguardo. I primi corridori avevano già tagliato il nastro di arrivo quando da Gragnana sono giunte le auto al seguito della gara. Fra queste era l'Alfa Romeo 1900 condotta da Francesco Becheri. Stando ai primi accertamenti compiuti dai carabinieri, il Becheri si è accinto a sorpassare un vespista, Silvano Gelli, ma nel tentativo l'auto ha urtato il vespista stesso che è finito a terra rimanendo ferito. La macchina poi è sbandata in piena velocità, per finire sul lato sinistro e investire un gruppo di spettatori che assistevano alla conclusione della corsa. Tutti gli investiti sono stati lanciati l'uno sull'altro nel fosso che costeggia la strada. Organizzati i soccorsi, i feriti venivano trasportati all'ospedale di Prato ove ricevevano le cure del caso. I più gravi sono Antonia Moraldi, di 40 anni, da Firenze e Piero Coppini, di 1" anni, residente nei pressi di Prato, giudicati guaribili in due mesi per fratture varie. Gli altri guariranno da un minimo di otto a un massimo di trenta giorni. Anche il conducente dell'Alfa è rimasto ferito ed è stato giudicato guaribile in una ventina di giorni. Venezia, lunedì mattina. Una « 1500 » con due passeggeri è precipitata nel Piave l'altra notte verso l'una, sulla strada che conduce a Jesolo. Uno dei due viaggiatori è morto, l'altro è ricoverato all'ospedale di San Dona di Piave in preda a «choc»; le sue condizioni non destano però alcuna preoccupazione. I due viaggiatori, Antonio Grosso di 20 anni e Renato Zanin di 19 anni, entrambi di Roncade (Treviso), stavano rincasando dopo aver partecipato ad una festicciola. In località Porte Grandi, poco dopo Caposile, il Grosso, che era alla guida, ha perso, pare per un malore, il controllo dell'autovettura, che sembra procedesse a velocità sostenuta; la macchina, dopo aver zigzagato sull'asfalto, è precipitata nelle acque turbinose del Piave. Mentre il conducente è riuscito a salvarsi a nuoto, lo Zanin è rimasto prigioniero della macchina ed è morto annegato. La sua salma è stata recuperata ieri mattina insieme con la vettura. Biella, lunedi mattina, (p. m.) In via Rosselli, alla periferia della città, un'auto guidata da Guido Ogliaro, di vent'anni, residente in via Torino 68, ha investito alle spalle Fernando Bertoncini, di 62 anni, da Gaglianico, che rincasava in bicicletta. Sbalzato di sella, il ciclista è ricaduto sul cofano dell'auto e ha sfondato il parabrezza. L'infelice ha riportato lesioni gravissime in diverse parti del corpo. Portato all'ospedale, è stato ricoverato in pericolo di vita. Milano, lunedì matt. (c. b.) Gravissimo incìdente nel tardo pomeriggio di ieri sull'autostrada Milano-Torino, a circa un chilometro dal casello di Arluno. Durante un sorpasso, un'Anglia ha tampo nato una « 500 » sulla quale viaggiava una famiglia torinese. Il bilancio della, sciagura è di cinque feriti, di cui due in condizioni disperate. L'inci dente è accaduto esattamente alle 17,15. Alla guida della utilitaria era Rosario Tavano, 35 anni, abitante a Torino in via Monte Cimone. Al suo fianco sedeva il figlio Franco di 8 anni mentre sui sedili posteriori erano la moglie Concetta Pasquariello, di 28 anni e il secondo figlio, Carlo, di 4 anni. La « 500 » procedeva in direzione di Torino a velocità non elevata; dietro ad essa è improvvisamente sopraggiunta un'Anglia condotta da Antonio Bernareggi, 39 anni, abitante a Magenta, che correva invece a notevole andatura. Il Bernareggi si deve essere reso conto solo all'ultimo istante che l'utilitaria davanti a lui andava pianissimo. Alla disperata ha tentato un sorpasso, mala sua auto ha sbandato, urtando in piena velocità la «500». Le due macchine, come impazzite, hanno cominciato a roteare sull'asfalto, capotando più volte, fino ad arrestarsi l'una poco distante dall'altra. Gli occupanti venivano trasportati all'ospedale di Magenta. Di essi apparivano in gravi condizioni Rosario Tavano ed il figlioletto Carlo, mentre la donna, l'altro bambino e il Bernareggi venivano giudicati con prognosi comprese tra 1 venti e i dieci giorni. I medici, dopo una sommaria medicazione, hanno ordinato il trasporto sia del piccolo Carlo, sia del padre al Policlinico di Milano. Novara, lunedì matt. (b.) Due autovetture si sono scontrate frontalmente ieri sera alle 21, alla grande curva del Baluardo Quintino Sella, in pieno centro cittadino. Si lamentano sei feriti, quattro dei quali sono stati ricoverati all'ospedale Maggiore; si tratta dei coniugi Osvaldo Jolanita e Piera Mella, giudicati guaribili in trenta giorni, e Carmelo Ario e Mario Gardini che hanno riportato ferite al capo. Gli altri feriti, subito dimessi, sono Sergio Miolo e Giuseppe Chirco. Cuneo, lunedì mattina,, (d.) Il ventiduenne Giuseppe Lubatti, elettricista, residente a Carrù, mentre percorreva in motocicleta la provinciale per Dogliani, è uscito di strada per cause imprecisate, rotolando in un prato. Soccorso da alcuni automobilisti di passaggio, è stato trasportato al nostro ospedale e ricoverato in osservazione per la frattura comminuta del gomito destro e choc traumatico. Grave incidente a Prato durante una corsa ciclistica Auto al seguito urta uno scooter sbanda e falcia venti spettatori Diciannove i feriti, lanciati uno sull'altro nel fosso - Un giovane morto a Jesolo nella vettura precipitata nel fiume - A Biella: morente un ciclista travolto alle spalle da un'auto