Tre morti, no moribondo in uno scontro frontale tra due auto a Carignano

Tre morti, no moribondo in uno scontro frontale tra due auto a Carignano La sciagura ieri sera per eccessiva velocità Tre morti, no moribondo in uno scontro frontale tra due auto a Carignano Una delle macchine, su cui si trovavano sei giovani, ha sbandato ed ha investito in pieno la vettura d'un commerciante di Villastellone - Tre feriti leggeri DAL NOSTRO INVIA TO Carignano, lunedì mattina. Tre persone hanno perso la vita, una quarta è morente e tre altre hanno riportato ferite in una terrificante collisione fra due auto, avvenuta, alle 19,15, sullaprovinciale Carignano-Villastellone a 200 metri dal ponte sul Po. Le vittime sono un negoziante di Villastellone che rincasava al volante della sua utilitaria ed un gruppo di giovani di Carignano in gita sulla vettura di uno di loro. Il cozzo, quasi frontale, è stato violentissimo perché l'auto invéstiirice viaggiava a velocità che. tutto fa presumere assai elevata, anche se mancano per ora precise testimonianze in proposito: le condizioni dei due veicoli dopo la sciagura non lasciano tuttavia molti dubbi in proposito: la vetturetta, speronata dalla più potente macchina piombatale sul fianco sinistro è ridotta ad un ammasso di lamiere contorte nella bassa scarpata che fiancheggia la strada ed il fianco sinistro dell'altra auto è sventralo. I due conducenti sono morti entrambi: sul colpo l'investito ed un'ora dopo l'investitore, che era stato trasportato alle Molinette di Torino in."un estremo tentativo di strapparlo alle conseguenze delle ferite apparse subito gravissime al pronto soccorso dell'ospedale di Carignano. A questo nosocomio è giunto cadavere' anche quello dei passeggeri che sedeva alle spalle del guidatore, mentre l'amico che gli era al fianco lotta con la morte alle Molinette dov'è, ricoverato con prognosi riservatissima per frattura cervicale e commozione cerebrale. I feriti non sono gravi, due di essi anzi, non sono stati neppure ricoverati essendo usciti dall'incidente con lievi contusioni ed escoriazioni; l'altro guarirà in pochi giorni. Il brigadiere Secchi, dei Carabinieri di Carignano, ha durato fatica a ricostruire le modalità dello scontro, anche perché nessuno degli scampati era in grado di rispondere con precisione ad un interrogatorio, ma la posizione delle auto e le dichiarazioni dei primi soccorritori forniscono un quadro abbastanza attendibile: è stato un improvviso sbandamento della « 1300 » dei giovani carignanesi a provocare il disastro. La vettura si dirigeva verso la cittadina, distante poco più di un chilometro, di ritorco da V Mas lettone; la fzutfftti'a 'l: propnéppfié, l'imbìanchtifio ' RtyijUU&IJpàta. di 26 anni, residente, presso una zia. invia Savoia 34: al suo fianco, era* ififabbro diciottenne Flavio Margaria, via S. Remigio 9 ed all'altra estremità del sedile l'operaio Silx-io Alforno, pure diciottenne, piazza Martiri 1; sul divanetto posteriore da sinistra verso destra erano il panettiere Giulio Tortore, 21 anni, via S. Remigio 10, l'operaio diciottenne Aldo Gosverde, via Cesare Battisti 19 ed il carrozziere Giorgio Griffa, 2£ anni che abita in regione Garavella 19. In prossimità del ponte sul Po, in una curva a largo raggio, la macchina ha deviato sulla sinistra, forse per una frenata troppo brusca nell'imminenza dell'incrocio con una vetturetta sbucata all'improvviso, in leggera discesa, dall'uscita dal ponte; balzando, ormai priva di controllo, sull'altra carreggiata ha colpito in pieno l'utilitaria e l'ha sfasciata scaraventandola fuori strada. La morte dell'investito, il negoziante Giovanni Perlo, di 61 anni, da Villastellone è stata istantanea ma l'urto era stato micidiale anche per il guidatore e per il compagno che viaggiava presso lo sportello posteriore sinistro, i tranciato nel rovinio delle lamiere. All'ospedale di Carignano i dottori Nino Penneiro, Guglielmo Vigada ed Antonio Collo provvedevano, dopo sommarie cure, all'inoltro del Data e del Margaria alle Molinette di Torino, dove il primo doveva spegnersi poco dopo ed il secondo è in imminente pericolo di vita. Giulio Tortore era deceduto durante il breve tragitto verso il pronto soccorso per le numerose fratture e lesioni interne e non si è potuto che procedere alla constatazione. Ad Aldo Gosverde i sanitari medicavano alcu?ie ferite lucerò contuse in varie po-'i del corpo di non rilevtvte entità, formulando prognosi benigna, di soli 10 giorni; il giovane era stato sgessato appena la settimana scorsa dal braccio sinistro che si era rotto in un incidente d'auto sulla stessa strada. Silvio Alforno e Giorgio Griffa, i due passeggeri del lato destro potrebbero dirsi incolumi salvo qualche ecchimosi ed abrasione di poco conto. La tragica fine dei loro amici li ha tuttavia sconvolti al punto da. spingerli alla fuga non appena usciti dalla carcassa dell'auto. Raggiunte le loro case in stato di « choc » emozionale sono stati medicati e messi a letto con una somministrazione di sedativi che li ha piombati nel sonno. Stamane saranno probabilmente interrogati per fornire all'inchiesta dei carabinieri i molti elementi che ancora mancano, u. z. Una delle due vetture proiettata dall'urto nel fosso laterale (foto Aloisio) j Giovanni Perlo (a sin.) di 61 anni, e Rinaldo Data, di 26 Giulio Tortore, 21 anni di essi anzi non sono stati Flavio Margaria, 18 anni numerose fratture e lesioni

Luoghi citati: Carignano, Torino, Villastellone