Tanassi e De Martino parlano del partito socialista unificato

Tanassi e De Martino parlano del partito socialista unificato Due articoli oggi suii' Avanti! Tanassi e De Martino parlano del partito socialista unificato Il leader socialdemocratico riafferma l'impossibilità di un dialogo con i comunisti Il segretario del psi sottolinea che le leggi del sistema economico non si possono modificare « con la forza dello Stato e del potere politico »: nell'attuale situazione italiana sono impensabili altre nazionalizzazioni dopo quelle delle aziende elettriche (Nostro servizio particolare) Roma, 29 giugno. Socialisti e socialdemocratici, avviandosi sempre più rapidamente all'unificazione, stanno moltiplicando le manifestazioni unitarie. Oggi a Pistoia il vice-segretario del psi Brodolini e quello del psdi Cariglia hanno parlato in uno stesso comizio. Domani l'Acanti! pubblicherà sulla prima pagina articoli del segretario del psi De Martino e del segretario del psdi Tanassi. Tanassi si occupa principalmente dei rapporti tra il futuro partito socialista unificato e i comunisti. Dopo aver notato che nella storia del socialismo, segnata da ampie lacerazioni e da limitate riunifìcazioni, per la prima volta il processo di unificazione interessa milioni di lavoratori. Tanassi all'erma che il problema dell'unità di tutti i lavoratori impone « il confronto e In. contestazione della intero concezione comunista ». A suo giudizio, le contraddizioni del comunismo sono nella conce -ione leninista che ha finito per negare la libertà in modo permanente senza neppure realizzare i principi internazionalistici. Perciò i comunisti italiani, volendo condurre veramente i] discorso unitario che continuamente propongono, dovrebbero rivedere le loro concezioni a partire dal 1921. « Noi non pensiamo, aggiunge il segretario del psdi. c7ie la crisi del comunismo possa, almeno per ora, shoccare sul terreno della democrazia italiana. Tale crisi sarà lunga e diffìcile, e compito nel partito socialista unificato sarà quello di impedire che la crisi del comunismo sia pagata dai lavoratori con un indebolimento delle loro organizzazioni ». Ai critici di sinistra dell'unificazione è dedicato l'articolo di De Martino, che sviluppa in tal modo anche i principi ideologici del nuovo partito. Replicando ai comunisti i quali sostengono che con l'unificazione- il psi rinunzierà alla lotta per il socialismo. De Martino rileva che «nei paesi occidentali il movimento operaio si è organizzato nei partiti socialisti democratici, i comunisti vi hanno scarsissima influenza, e. i popoli non sem¬ bziglocinlipsolitannds'gme dstpecnceiaigucilvndsrtalotecnzidestrpdatasmridurnvsinsdctrff NIM111111 ri 111H If 11M TI 11 1111111111M111M1111111M ri IM M brano molto ansiosi di rivoluzioni radicali bensì di un progresso continuo e stabile delle loro istituzioni politiche e sociali ». Certo, dice De Martino, non è stato realizzato il socialismo in questi paesi, « e si può criticare che una società socialista, nel senso dell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, non è stata ancora creata in nessun paese dell'Europa occidentale: ma se per socialismo s'intende democrazia, uguaglianza, progresso ed elevamento della condizione sociale e culturale dei lavoratori, si deve riconoscere che molto c stato compiuto». Secondo De Martino, bisogna tener conto che il capitalismo privato esiste e continuerà ad esistere «per vario temiio» e che le leggi del sistema economico non si possono modificare «con la forza dello Stato e del potere politico ». Si può intervenire sul sistema, egli aggiunge, «ma non si potrà in alcun modo ridurre il saggio del profitto al di sotto di un certo limite, perché in. tal caso nessuno può illudersi che il sistema funzioni». «Ciò non vuol dire, prosegue De Martino, die un governo socialista debba lasciare tutto com'è: esso si può proporre di modificare l'arca dell'economia privata, ma non può illudersi di farlo a getto continuo e senza tener conto del grado di ricchezza di un paese ». Dopo aver così ridimensionato la prospettiva delle nazionalizzazioni, De Martino dice che il criterio-guida deve essere un continuo confronto tra l'area pubblica e l'area privata: se il vantaggio sta dalla parte della prima, la lotta democratica per il socialismo è vinta; altrimenti essa risulta faticosa e difficile. Psi e psdi continueranno domani, nei sottocomitati di unificazione, i lavori per ìa redazione dello statuto del nuovo partito e per la convocazione socialista della « Costituente L'on. Nettai sta intanto procedendo alla ste- stira della carta ideologica del partito unificato. Le con- clusioni dovrebbero essere tratte a meta luglio. f. d. 1. iM M Jl 1111111 MI III IMM MI IU1111 f [IIM11H111l 11

Luoghi citati: Europa, Roma