I corridori scioperano al Tour per chiedere «libertà di doping»

I corridori scioperano al Tour per chiedere «libertà di doping» CJffftuoi*<#*o e ussufih* vpisodiv tf u t*ff fife In florclcoux- Miai/oreite I corridori scioperano al Tour per chiedere «libertà di doping» Dopo sei chilometri di gara i ciclisti effettuano una sosta di tre minuti - Proseguono poi per un tratto, tutti insieme, a piedi, bicicletta alla mano - Il gesto compiuto come reazione agli esami antidoping cui erano stati sottoposti alcuni concorrenti martedì a Bordeaux - Il francese Anquetil afferma: « Certi eccitanti sono utili agli atleti » Sul traguardo di Bayonne vince l'olandese Karsfens - Classifica generale immutata (Dal nostro inviato speciale) Bayonne, 29 giugno. Centoventidue ciclisti, vale a dire tutti quelli rimasti in gara nel Tour de France, si sono fermati stamane, poco prima di mezzogiorno, al sesto chilometro della tappa Bordeaux - Bayonne. Hanno compiuto tutti insieme o quasi, approfittando della libera campagna ai lati della strada, la stessa l'unzione fisiologica che la sera prima i medici del Ministero francese della Gioventù e dello Sport avevano imposto, in ben diverse circostanze, a qualcuno di loro per effettuare il controllo anti-doping. I concorrenti hanno poi compiuto a piedi, con la bicicletta a mano, un tratto di strada mentre febbrilmente gli organizzatori della corsa chiamavano a rapporto i rappresentanti dei direttori sportivi, per chiedere ragione di questo « sciopero ». Dopo tre minuti lo sciopero era terminato, i corridori sono risaliti in bicicletta, paghi del loro gesto prio il fuoriclasse francese è stato uno dei promotori della clamorosa protesta: «Tutti i lavoratori del mondo — ha detto Anquetil — hanno il diritto di esprimere la loro protesta contro una legge che ritengono ingiusta. Anche noi lo abbiamo fatto. Vi sono delle medicine che non sono droghe e che, utilizzate in giusta dose, aiutano il fisico dei corridori a resistere ad un ritmo di corsa che sovente ha toccato i cinquanta all'ora. Ciascuno ha diritto di curarsi, ma a noi corridori sono negate, dalla nuova legge, le possibilità di usufruire di determinati medicinali, che alcuni medici considerano droghe ed altri no ». Lo sciopero dei ciclisti al Tour si ricollega, come già si è detto, al controllo a sorpresa effettuato ieri sera, dopo l'arrivo a Bordeaux. Non è stato né rapido né facile mettere esattamente a fuoco una situazione coperta ufficialmente dal segreto istruttorio. Soltanto stamane alla partenza si è potuto accertare che i medici designati dal Ministero, accompagnati da un ufficiale di poliIzia, hanno sottoposto ad un l controllo sanitario ed al pre1 lievo delle urine sei corridori: ■■ Raymond Poulidor ed i suoi "giovani compagni di squadra I della Mercier Bellone e Guim; bard, il belga Van Springel | della Mann, ed altri due giojvani, Milliot e Delocht della Pelforth Questo intervento improvviso della legge ha destato un notevole malcontento, non soltanto per i motivi esposti questa sera da Anquetil. ma anche perché l'applicazione del provvedimento — sempre I secondo l'opinione dei corri| dori — offre possibilità di notevoli sperequazioni. «La legge deve essere eguale per tutti — dicono i cicliisti — o controllo per tutti o Iper nessuno». Un ragionamento teoricamente logico ma di l difficile attuazione pratica, i Da qui c nato lo « sciopero » 'dei corridori, uno sciopero platonico che non potrà certo impedire l'applicazione della legge francese pubblicata sul «Journal Officici» del 2 giugno 1966, ma che fa capire come il problema del controlIlo sugli stimolanti nelle attiI vita sportive è tutt'altro ehe j risolto. ! Tornando alla corsa, sui 201 i chilometri da Bordeaux a Bayonne, essa he avuto il suo episodio centrale in una fugarli Darrigacle subito -dopo il passaggio dalla sua città, Dax, a 65 chilometri dal traguardo. Nella scia di Dar- I rigade si sono portati, ad on-1date successive, altri venticin-jque corridori, tra i quali il oj nostro De Rosso, spalleggiato -ida De Prà e da Willy Altig, - lo spagnolo Gabica. nonché i -1 beigi Van Looy e Brandts, il i;campione del mondo Simpson. - Tanto Anquetil quanto Poulidor ni sono stati colti di sorpresa o i mentre si trovavano in fondo l al plotone insieme alla maglia a j gialla Rudi Altig. Per sette- od ottu chilometri Anquetil e la sua squadra spalleggiatie 'senza troppo impegno dagli -luomini di Poulidor. hanno do jvuto condurre una furibonda-j caccia a cinquanta all'ora, per - raggiungere la pericolosa pat o ! tuglja in fuga, oi Dopo questo episodio la cor,;sa si è «addormentata», cono ! sentendo all'olandese Nijdam ]di andarsene da solo a vincere -jil traguardo della montagna di ! quarta categoria a Birìache. ja ventotto chilometri dal tra- i guardo, e di continuare poi e j verso Bayonne con la legittima 1speranza di ottenere una vit- toria di tappa. Nel finale il plotone, per iniziativa soprattutto di Van Looy e di Planckaert, si è riscosso, ha raggiunto Nijdam già nell'abitato di Bayonne, di modo che come ieri sulla pista del velodromo si sono presentati oltre cento corridori per disputarsi lo sprint della nona tappa. | Gerhen Karstens, compagno di squadra di Nijdam, è riuscito abilmente ad approfittare dell'aspra lotta fra il giovane Planckaert e l'anziano Van Looy. ed a piazzare prima la sua ruota sullo striscione d'arrivo, davanti allo stesso Planckaert, Janssen, Van Looy e Sels. Rudi Altig, naturalmente, ha conservato la magi.» gialla, ma questa conferma stava per essere controbilanciata da un'altra notizia negativa per la Molteni: Fornoni, sofferente da un paio di giorni pettina dolorosa tendiniU alla gamba destra, è arrivato a Bayonne con oltre ventidue | minuti di ritardo, fuori tempo I massimo per soli 27 secondi. |La giuria lo ha indulgentemente ripescato, ma le condizioni fisiche del corridore lom: bardo sono tali da far ritenere probabile un suo «forfait.» do, mani sulle salite. I ' Gianni Pignata Anquetil, il secondo da sinistra in primo piano, guida i corridori nello «sciopero anti-doping» (Telefoto) Ordine d'arrivo 1. Karstens, km 201 in 5 ore 15'58", alla media oraria di km 38.168 2. Planckaert s. t. 3. Janssen » 4. Van Looy » 5. Sels » Segue, sempre col tempo di Karstens, tutto il plotone, con Rudi Altig 24», Anquetil 42-, Poulidor 43°, De Rosso 93° e Bitossi 116". Classifica generale 1. Rudi Altig, in 44 h 48'19" 2. Van Vlierberghe a 47" 3. Sels a 52" 4. Reybroeck » 5. Janssen * 6. Ha rings » 7. De Pra » 8. Den Hartog » 9. Brandts a 1' 10. Karstens a 1'02" 11. Planckaert a 1'03" 12. Van Looy » 18. Poulidor » 26. Anquetil » 27. De Rosso » 79. Bitossi a 2'39"

Luoghi citati: Bayonne, Bordeaux