Cantanti e orchestrali del Teatro Regio di Parma bloccati senza soldi durante la tournée in Canada

Cantanti e orchestrali del Teatro Regio di Parma bloccati senza soldi durante la tournée in Canada Cantanti e orchestrali del Teatro Regio di Parma bloccati senza soldi durante la tournée in Canada L'organizzatore del viaggio aveva promesso cifre favolose: 5 milioni a sera alla Tebaldi oltre 4 a Del Monaco, 225 milioni fra tutti gli artisti - Dopo le 30 mila lire di anticipo al momento della partenza i componenti la «troupe» non hanno più ricevuto nulla ■ Ora si sono rifiutati di dare altre recite, la maggior parte non ha i mezzi per rimpatriare (Dal nostro corrispondente) Parma, 29 giugno. Le notizie, provenienti da Montreal delle difficoltà finanziarie in cui sono venuti a trovarsi i complessi del Teatro Regio di Parma in Canada, e il conseguente annullamento delle ultime recite della tournée, hanno destato nella nostra città viva sensazione. Gli artisti italiani hanno ricevuto solo un minimo anticipo sui loro compensi; i conti degli alberghi devono ancora essere pagati; il ritorno della, compagnia in Italia è problematico; benché il contratto prevedesse la copertura completa delle spese di trasporto, la società aerea interessata non ha ancora ricevuto alcuna somma dall'impresario della tournée. Fin da quando venne annunciata a Parma la. spedizione in Nord America, vi fu chi espresse dei dubbi, dato l'eie vaio costo dell'impresa, ammontante a circa 360.000 dal lari, pari a circa 225 milioni di lire. Attraverso indiscrezio ni si è venuti a sapere che le paghe per i cantanti più fa mosi erano veramente esage rate. Ottomila dollari a recita (cinque milioni di lire) per la soprano Renata Tebaldi. che ha raggiunto la troupe dagli Stati Uniti; settemila per Mario Del Monaco; seimila dollari per il baritono Tito Gobbi. Queste paghe toccano livelli cosi alti ed insoliti, che diversi bravi cantanti italiani non accettarono appunto nel timore che la tournée vaufra- gasse per ragioni finanziarie. E' questo ad esempio il caso del tenore Gianni Raimondi, che lia rifiutato la scrittura preferendo riposarsi nella sua villa di Guardasone, in provincia di Parma. Della troupe fanno parte, oltre agli artisti già citati, altri nomi di rilievo. Fra i cantanti Marcella Pobbe, Aldo Protti, Fedora Barbieri, Renata Scotto, Suma Korat, Anselmo Colzani, Plinio Clabassi e molti comprimari di buon valore, come Giovanni Foiani, Vittorio Pandano, Anna Di Stasio ed altri. Fra i direttori di orchestra sono Alberto Prete, Fulvio Vernizzi e Roberto Bensì. Il bilancio della tournée doveva ancora prevedere le speso per /|7 orchestrali e 51 coristi; infine le scene, gli attrezzi, eccetera. Il signor Olan, l'organizzatore canadese che si definisce « president la Compagnie des grandes premières de Montreal», era sfato a Parma il 20 maggio scorso, ed aveva avuto un lungo colloquio conclusivo con il dott. Negri, sovraintendente del Teatro Regio, sui particolari della spedizione. Pare che il dott. Negri, in base agli accordi, si fosse impegnato solo per l'orchestra ed il coro, mentre ai cantanti aveva pensato direttamente il signor Olan, tramite un'agenzia italiana. Alla fine di quel colloquio il signor Olan era stato avvicinato da un giornalista della «Gazzetta di Parma», al quale egli aveva dichiarato con molta sicurezza: «Faccio la stagione lirica senza contributi, con le mie sole forze. Ho fiducia nel dottor Negri che cura in Italia l'organizzazione ». All'esplicita domanda se non temesse di non riuscire a coprire l'ingente spesa per l'organizzazione, Olan aveva risposto: «Oh no. La stagione lirica verrà a costare 360 mila dollari. I giornali di Toronto e Montreal hanno previsto che ci rimetterò 100 mila dollari, ma io so che per male che vada farò pari e pari. Non è improbabile che ci guadagni qualcosa. Comunque vadano le cose, sarà un'utile esperienza per il prossimo anno. In Canada vi è molta passione per la lirica e l'attesa è grandissima in quanto gli spettacoli visti finora erano tutti di second'ordine, portati dal Teatro Metropolitan di New York. Penso poi di riportare l'anno prossimo ancora il Teatro Regio in Canada, e credo di essere nel giusto pensando che gli spettacoli piaceranno ». Queste dichiarazioni ottimistiche dell'organizzatore non valsero a fugare dubbi e timori. Ad un certo momento si sparse la voce che mister Olan, essendo sua moglie appassionata di lirica aveva voluto farle un regalo: una intera compagnia d'opera italiana con grandissimi nomi... Nel corso della sua visita a Parma il signor Olan aveva depositato un assegno di 1000 dollari per le spese di prova in teatro. A quanto è dato sapere l'assegno è stato coperto solo dopo la prima recita di « Otello » a Montreal. La partenza della troupe av venne il mattino dell'11 giugno' da Parma: a bordo di vari pul-\ man le masse corali ed orche-i strali guidate dal dott. Negri,\ raggiunsero i cantanti all'ae-\ roporto di Milano, da dove in aereo decollarono alla ^oZra! del Canada. Non fu, a dire ili vero, una partenza felicissima: era sempre stato detto che Za! trasvolata sarebbe avvenuta a bordo di jet; in realtà cantanti, orchestrali e coristi furano imbarcati su di un vecchio aereo che impiegò più di 24 ore. A questo non tranquillizzante preavviso, altri ne fecero seguito, a confermare nei loro dubbi coloro i quali avevano sin da principio diffidato della spedizione < kolossal >. Alla serata inaugurale sarebbe dovuto intervenire anche il sindaco di Parma Baldassi, ospite d'onore dell'organizzazione: egli avrebbe dovuto ricevere il biglietto gratuito di andata e ritorno iti aereo. Ma il biglietto non giunse mai, e il sindaco non si è mosso. Informazioni e richieste da Montreal, hanno spiegato che il motivo era dovuto ad economia, l'ospitalità al sindaco di Parma sarebbe costata un milione di lire, e l'organizzatore preferiva risparmiare. Aldo Curti Marcella Pobbe è rientrata ieri a Milano dal Canada