Bombardata la periferia di Hanoi da aerei americani per 50 minuti

Bombardata la periferia di Hanoi da aerei americani per 50 minuti Hw>2kmwM2kiico annuncio del Pentagono Bombardata la periferia di Hanoi da aerei americani per 50 minuti Distrutti grandi depositi nordvietnamiti di carburante - Colpiti anche obbiettivi a tre chilometri dal centro industriale di Haiphong - Nelle due zone era conservato il 60 per cento delle scorte di benzina del governo comunista - McNamara dichiara: «Siamo stati costretti a compiere questo passo per ridurre l'infiltrazione di aiuti ai ribelli del Sud Vietnam; abbiamo preso precauzioni per evitare sofferenze ai civili» - Il segretario dell'Orni. Thant, esprime rammarico per la grave incursione Saigon, 29 giugno. Per la prima volta dall'inizio delle incursioni sul Vietnam del Nord, aerei americani hanno bombardato oggi le periferie di Hanoi e del grande centro industriale di Haiphong. Il bombardamento, a tappeto, è durato 50 minuti. Sono stati distrutti i maggiori depositi nordvietnamiti di carburante: nelle due zone era conservato il 60 per cento delle scorte di benzina del governo comunista. Gli obbiettivi presi di mira nelle due incursioni sorgevano a 4800 metri dal centro di Hanoi e 3200 metri dal centro di Haiphong. Il portavoce militare americano ha dichiarato che l'azione, «decisa dopo consultazione col governo sudvietnamita », è stata agevolata dalle favorevoli condizioni atmosferiche. L'esito dei bombardamenti è stato positivo: dense nubi di fumo si sono levate, alte alcune migliaia di metri, sia dagli impianti di Hanoi che da quelli di Haiphong. In quest'ultima località, l'80 % dei depositi è stato distrutto, mentre per Hanoi è più diffìcile fare un calcolo, a causa del violento fuoco della contraerea. (Ansa) l i i è a o l i l a i i i e l L'Unione Sovietica era stata avvertita? (Dal nostro corrispondente) Washington, 29 giugno. Dopo mesi di incertezza e di. discussioni, il presidente Johnson ha deciso, autorizzando l'aviazione a colpire depositi petroliferi nei sobborghi di Hanoi e di Haiphong, un ulteriore allargamento della guerra. L'atmosfera a Washington in queste ore è tesa. Le reazioni della Cina rimarranno, come finora sono state, puramente verbali? L'Unione Sovietica non si sentirà forse obbligata ad agire in maniera più concreta di quanto finora abbia fatto per difendere il Nord Vietnam? Sono questi gli interrogativi del momento. Al Dipartimento di Stato e al Pentagono si ha fiducia che il conflitto potrà essere mantenuto nei limiti attuali. Comunque, che ci sia un certo rischio non lo nega nessuno. La Casa Bianca si è finora rifiutata di dare qualsiasi informazione sui bombardamenti. Il segretario alla Difesa, Robert McNamara, in unq, conferenza stampa nella qtìiile ha cominciato col leggere un comunicato preparato in precedenza, ha dichiarato che l'incursione è stata decisa per « controbattere l'uso crescente da parte del Nord Vietnam di autocarri e di giunche a motore per avviare uomini ed armi nel Sud Vietnam. Il movimento di autocarri verso il Sud Vietnam è raddoppiato nei pri- mi cinque mesi del 1966 inrapporto allo stesso periododel 1965. Oltre a ciò, il nu-mero di autocarri nel Sud Vietnam sta crescendo rapidamente e ci si aspetta che sarà, alla fine del '66, quasi il doppio che nel '65. Il consumo di petrolio è aumentato iti conseguenza. In media, rispetto all'anno scorso, i consumi di benzina sono aumentati tra il 50 e il 70 per cento ». Le intenzioni del governo del Nord Vietnam, ha aggiunto il Segretario alla Difesa, sono chiare: il tonnellaggio giornaliero di rifornimenti mandati al Sud è aumentato del 150 per cento rispetto al 1965. Le infiltrazioni di uomini del 120 per cento. Il che ha prò numi mi mm unii u vocato un aumento del numero di unità nord-vietnamite nel Sud di più del 100 per cento dalla fine del 1965. ■McNamara ha detto che l'azione americana si propone di raggiungere cinque obbiettivi principali: 1) neutralizzare il p0rtodi Haiphong attraverso il quale passa attualmente il 95 per cento di tutte le importazioni di petrolio nel Nord Vietnam; 2.) distruggere il petrolio già arrivato; 3) menomare ad Hanoi ! n sistema di distribuzione ) dei petrolio; ' o a a d r e l <hi obbligare il Nord Vietnam a destinare uomini, materiali, tempo e sforzi per far fronte alla nuova emergenza; 5) provocare un rallentamento delle infiltrazioni verso il Sud. Ogni sforzo, ha sottolineato McNamara, è stato coni piuto per risparmiare fetenze alla popolazione civile. La cosa è stata possibile perché gli obbiettivi ad Hanoi e la maggior 1<jfcte degli obbiettivi ad Haipiiong erano lontani dalla zona abitata. A tutti gli aviatori che hanno partecipato all'incursione è stato detto chiaramente che era loro sof- 0 l e obbligo fare di tutto per\tevitare vittime umane. McNamara ha anche dato alcuni particolari sul modo come sono stati condotti gli attacchi e sul doro risultato. Ad essi hanno partecipato quarantasei aeroplani uno solo dei quali è stato o\Perduto' ' depositi bombardati contengono all'incirca l l l i e d a i d e g a i o o drslèi a e o, ù e, o tè E' aa di di ia si nei none iio it 60 per cento delle riserve di petrolio del Nord Vietnam. McNamara ha concluso la lettura della dichiarazione dicendo: « La decisione di colpire questi obbiettivi è stata presa per diminuire e rendere più costosi al nemico i suoi sforzi d'infiltrazione. Il che è essenziale per salvaguardare la libertà del Sud Vietnam e per proteggere le vite dei vietnamiti, americani, australiani, neo zelandesi e coreani che combattono per difendere tale libertà ». Passando quindi a rispondere a domande di giornalisti, ha detto che la Cina -\non ,la nuUOi da temere dagli americani dato che gli obbiettivi della guerra nel Vietnam restano limitati. Gli Stati Uniti, è tornato ad affermare, non si propongono né di abbattere il governo del Nord Vietnam né di stabilire basi nel Sud Vietnam. Il solo obbiettivo della guerra è quello di permettere al Sud Vietnam di decidere del proprio destino. Ha quindi difeso l'utilità di bombardamenti contro il Nord Vietnam, bombardamenti iniziati nel febbraio del '65. Senza di essi il Nord Vietnam avrebbe potuto inviare nel Sud più truppe di quanto abbia fatto. E' possibile, d'altronde, che i russi siano stati informati in anticipo della de cisione americana, allo sco po di evitare probabilmente una loro reazione impulsiva sotto lo choc della notizia. Infatti il portavoce del Di partimento di Stato, Marshall Wright, ha annunciato | che « vari governi chiave interessati alla situazione inel Vietnam » erano stati'avvertiti di quanto si stava („..„„„..„„j - * * j 'preparando e si c rifiutato]di escludere che tra di essi]ci fosse l'Unione Sovietica.]Wright ha rifiutato di commentare la notizia che il primo ministro inglese Wilson si è pubblicamente dis-'^sodato dall'azione ameri- \Qdna II'segretario delle Natio-\, , m Unite, Thant, ha cornmen- ltato l'avvenimento in termi-\ni estremamente negativi. IliSUO portavoce ha infatti tei-' to alla stampa la seguente dichiarazione: «Il Segretario generale in varie occaT sioni ha indicato che a suo avviso il primo passo verso la cessazione della guerra è l'interruzione dei bombar 'damenti contro il Nord Vietnam. E' quindi con profondo dispiacere che ha accolto rapporti dei bombardamenti ». Anche negli Stati Uniti le reazioni, per quanio ancora frammentarie, sono state per lo più negative, Nicola Caracciolo // ministro americano della Difesa Robert McNamara indica ai giornalisti le zone di Haiphong maggiormente colpite dai bombardamenti di ieri (Tel. Ansa) I00~200 — 300 ~*0O TS00

Persone citate: Johnson, Marshall Wright, Nicola Caracciolo, Robert Mcnamara, Thant, Wright