Perde la testa e spara ad un giovane che gli importunava moglie e figlia

Perde la testa e spara ad un giovane che gli importunava moglie e figlia Perde la testa e spara ad un giovane che gli importunava moglie e figlia Arrestato - E' un torinese, 39 anni, custode al Valentino - Ha ferito ad una coscia un ventitreenne di Corio - La lite, a conclusione di una gita, nel Canavese Umberto Fiore (a sinistra,) e Mario Aseglio Gianinet anni è 11 feritore. E' nato a Corio, abita a Torino in via Saluggia 10 con la moglie, operaia, e la figlia Daniela di 9 anni. E' invalido del lavoro: l'anno scorso è caduto dal tetto del Palazzo dello Sport, è stato in pericolo di vita, è guarito dopo due mesi. Ma non è più stato lo stesso. Ha un grave esaurimento organico e frequenti crisi depressive. E' custode della Palazzina dei Glicini, al Valentino, ma da una settimana era in mutua, il me dico gli aveva consigliato qualche giorno di distensione e di serenità. Sabato è partito con la moglie e la figlioletta per Corio. Ieri alle 17 sono andati alla frazione San Giovanni e con loro c'erano alcuni parenti. Nei prati attorno alla chiesa c'era festa: qualche bancarella di dolci e di bibite, gruppetti di gente facevano merenda. L'Aseglio aveva un giradischi e ha fatto un po' di musica, è cresciuta l'allegria. Si è bevuto del vino. Poi, sono arrivati i fratelli Fiore — Emilio di 26 e Umberto di 23 — con il loro amico Giovanni Baima Griga di 17 anni, tutti di Corio. Da questo momento la festa si è avviata verso il litigio. Le versioni sono diverse. Dice Umberto Fiore, il ferito, che suo fratello Emilio, danzando con una conoscente, ha inavvertitamente urtato Mario' Aseglio, il quale subito ha attaccato briga: insulti, schiaffi, poi la pistola. Dicono invece la signora Aseglio e alcuni testimoni che i Fiore, appena arrivati, hanno incominciato a infastidire con frasi e con gesti, poi sono passati all'aperta provocazione. Daniela è scoppiata a piangere. I genitori sono intervenuti e la madre è stata gettata a terra da uno dei giovani UE' stata lei — dice Umberto Fiore — che ha dato uno schiaffo per prima »). Anche Mario Aseglio è stato atterrato e la moglie implorava: <t. Lasciatelo stare., che non sta bene, è malato ». Sono accorse altre persone che hanno separato i rissanti, ma l'Aseglio era fuori di sé, ed è corso alla sua « Volkswagen », ha preso dal cassetto del cruscotto una pistola calibro 6,35 ed è ritornato con l'arma in pugno: « Se non ci lasciate tranquilli, sparo » ha detto. Umberto Fiore gli era davanti e l'ha sfidato: € Avanti, spara». (Racconterà poi, in ospedale, che era certo si trattasse di una pistola-giocattolo, di plastica). L'Aseglio ha abbassato un poco l'arma e ha esploso un colpo: voleva sparare per terra allo scopo d'intimorire gli avversari, invece il proiettile ha trapassato la coscia di Umberto Fiore. Il giovane si è accorto di essere ferito soltanto dopo alcuni secondi, quando ha sentito il sangue scorrere lungo la gamba. Pallido, tremante. l'Aseglio si è offerto di accompagnarlo all'ospedale, ma il fratello, Emilio Fiore, ha voluto trasportarlo lui. Lo sparatore è rimasto lì nel prato, vicino al giradischi spento, tra la moglie e la figlia che singhiozzavano. Sono arrivati i carabinieri di Corio e lo hanno portato al carcere di Ciriè. I. c. (Dal nostro inviato speciale) Corio Canav., 27 giugno. La gita domenicale di una famiglia torinese si è conclusa con l'arresto del padre, che aveva sparato tin colpo di pistola contro un gruppo di giovani, ferendone uno. <Tormentavano mia moglie e mia figlia, Ilo perso la testa », ha detto ai carabinieri. E' un dipendente comunale, conosciuto da tutti come uomo mite e tranquillo. ,11 ferito guarirà in pochi giorni. Il litigio è avvenuto nel tardo pomeriggio durante la festa patronale della frazione San Giovanni di Corio. Mario Aseglio Gianinet di 39

Luoghi citati: Ciriè, Corio, Torino