Un suggestivo spettacolo apre il Festival di Spoleto

Un suggestivo spettacolo apre il Festival di Spoleto Pelléas et Mélisande» Un suggestivo spettacolo apre il Festival di Spoleto La regia di Menotti e i costumi di Ter-Araturian mettono in risalto i personaggi dell'opera di Debussy - Stasera « L'Avventura di Maria » di Svevo (Dal nostro inviato speciale) Spoleto, 24 giugno. Cantavano tutti in francese sul palcoscenico del Teatro Nuoro. In realtà, uno solo denti interpreti di « Pelléas et Mélisande », con il quale sta¬ .vera .si è aperto il 9° « Festicai. dei Due Mondi », viene dalla Francia. E' il baritono Aulire Jonqueres,che nel dramma j ili Mneterlinck musicato da Deìbussy sostiene la parte del ye\ln>i0 e violento Golaud. Gli alUri sono americani, malesi, ita- ] ,. ,, ■ ,. I.inni. Anche quest'anno lope- ra dì apertura, continuando ] unn simpatica tradizione della rassegna spoletina, è stata eseguita nella lingua originale da un €CUSt» largamente internazionale. In esso, nomi di artisti già affermati, come il mezzosoprano Anna Rey- \nolds, s'ulternano a quelli di giovani promesse come il poco più che ventenne John West, costretto ad invecchiarsi per la parte del canuto re Arl.-el. Il «Pelléas» non è più una opera di battaglia come all'inizio del secolo: pacificamente apprezzata la sua musica, ogni ripresa può riaccendere curiosità e interesse con le novità dell'allestimento. E' avvenuto stasera con la regia di Menotti e soprattutto con le scene e i costumi di Houben Ter-Araturian, un americano di orl¬ \ i/me armena che ha yia lavo- ]" ' ., , ! , * 1 rato a Spoleto. Ispirandosi a diverse correnti delle arti figurative più o meno contemporanee all'opera, egli si ù ricluumato, con un certo eclettismo, ai preraffaelliti e all'art notiveau, al simbolista Recioti e ali espressionista Klimit, non senza qualche digressione di gusto liberty. Racchiusi nelle dolenti curve delle scenografie di TerAraturian, i personaggi hanno acquistato rilievo. E giustamente la regia di Menotti li ha costantemente portati in primo piano evitando che, disperdendosi, diminuissero la suggestione e il mistero dell'esangue dramma maeterlinchiano. I risultati, discutibili in alcuni casi, sono stati eccellenti nell'insieme, e in particolare nell'ultima luminosissima scena della morte di Mélisande. Con i suoi applausi il pubblico ha mostrato di apprezzarli. . Era un pubblico un po' speciale quello di stasera, diverso da quello che nei prossimi giorni affollerà, si spera, le repliche di questo e degli altri spettacoli. L'inaugurazione di Spoleto offre, all'inizio dell'estate, un'occasione di mondanità ed eleganza alla società romana. A Spoleto non si può mancare, la vicinanza alla capitale agevola il viaggio. Le poltrone del Nuovo — quindicimila lire l'una — ranno a ruba, anche se quest'anno non sono entrati in azione i bagarini. Lo sfolgorio delle « foi¬ o r , e a a i a i , o iettes » ha poi avuto, per co- a. e 6, ci di i .si dire, un riconoscimento ufficiale: l'apertura del Festival è una delle prove del concorso indetto da una rivista femminile per l'assegnazione del titolo di « donna più elegante o \ d'Italia n. /; teatro era gremito di pera isonaggi della politica, del i- gran mondo, del teatro e del e- cinema. c'erano il sottosegretario Sa- [Uzzolii, in rappresentanza del llllllllllllllMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIMIII governo, il direttore generale, dello Spettacolo Franz De Biase per il ministro Corona, l'ambasciatore americano a Roma; Remigio Paone, il maestro Thomas Schippers; le attrici Nadja Tiller e Franca Faldini; i registi Luchino Visconti, Giorgio De Lullo, Paolo Spinola; l'attore Romolo Valli. Lo spettacolo ha avuto liete accoglienze. Con gli interpreti già citati, sono stati calorosamente applauditi i due protagonisti, Judith Blegen e John Reardon, il basso Teodoro Rovetta, il maestro Werner Torl.anowsky che ha diretto la valorosa orchestra del « Verdi » rfi Trieste, lo scenografo e, con il suo aiuto Lamberto Puggelli. naturalmente Giancarlo Menotti, non soltanto nella sua veste di regista. Anche un minuscolo spoletino è staio festeggiato. E' il ragazzo prodigio Lorenzo Muti die costituiva un'altra novità dello spettacolo: probabilmente per la prima volta nella storia del «Pelléas», ia parte del piccolo Ynild non era affidata, come di consuetudine, ad una donna. Domani pomeriggio sarà inaugurata la mostra « Tre secoli di disegni teatrali» che, con il materiale offerto da un ricco collezionista texano, stata ordinata nelle sale di Palazzo Collicola. Domani sono anche attesi i danzatori e le danzatrici africani della Sierra Leone, che aggiungeranno una nota di colore e di vivacità al Festival. E alla sera l'attesa prima mondiale di una commedia di Italo Svevo, « L'avventura di Maria ». presentata dallo Stabile dell'Aquila. Svevo e Spoleto, un accostamento insolito, davvero « una novità ». Alberto Blandi

Luoghi citati: Aquila, Francia, Italia, Roma, Sierra Leone, Spoleto, Trieste