Appello di Saragat ad adempiere tutte le norme della Costituzione di Fausto De Luca

Appello di Saragat ad adempiere tutte le norme della Costituzione Vent'anni fa si riuniva l'Assemblea Costituente per la prima volta Appello di Saragat ad adempiere tutte le norme della Costituzione II Capo dello Stato, che presiedette la Costituente, ha parlato a Montecitorio davanti alle massime autorità della Repubblica ed ai parlamentari - Ha insistito su due concetti: fedeltà «allo spirito della Costituzione, patto solenne di uomini liberi» e impegno «perché ciò che in essa è enunciato diventi concreto e ciò che è indicato come traguardo risulti conseguito» (Nostro servizio particolare) Komn, 24 giugno. Il presidente della Repubblica Suragat, che il 25 giugno 191,6 presiedette la prima riunione dell'Assemblea Costituente, è intervenuto oggi alla celebrazione della storica ricorrenza nella Sala della Lupa nel Palazzo di Montecitorio. Per l'occasione Montecitorio era stato pavesato con i drappi rosso e oro in cui campeggiano le lettere incrociate «CD» (Camera Deputati). Sulla piazza prestava servizio d'onore un reparto di carabinieri con bandiera e musica, che ha presentato le armi all'arrivo del Presidente, alle 10 in punto. All'ingresso del palazzo il Presidente è stato ricevuto dai vicepresidenti anziani del Senato e della Camera Zelioli Lanzini e Paolo Rossi, dai questori anziani, dai segretari generali. Con questa scorta e con il seguito dei suoi consiglieri il Presidente ha attraversato l'atrio e, per lo scalone di sinistra, ha raggiunto il primo piano dove erano ad attenderlo il presidente del Senato Merzagora e il presidente della Camera Bucciarelli-Ducci. Nella Sala della Lupa erano presenti l'ex presidente della Repubblica Gronchi, il presidente del Consiglio Moro, il presidente della Corte Costituzionale Ambrosini, il sen. Terracini nella sua qualità di ex presidente della Costituente, il sen. Ruini che presiedette i lavori della «Commissione dei 75 » per la redazione delta Carta Costituzionale; i vice presidenti delle due assemblee con i presidenti delle commissioni e dei gruppi parlamentari; i deputati e i senatori in carica, che fecero parte dell'Assemblea Costituente. Saragat ha preso posto tra Merzagora e Bucciarelli Ducei che ha pronunciato il discorso di saluto al Presidente della Repubblica, ricollegando i lavori dei costituenti e lo spirita che li animò alle tradizioni risorgimentali. Bucciarelli Ducei ha ricordato l'opera di Saragat quale primo presidente della Costituente e il discorso di apertura di quel consesso, concludendo con l'annuncio che, seguendo l'esempio dell'on. Enrico De Nicola nel primo decennale della Costituzione, i presidenti delle due Camere hanno preso l'iniziativa di pubblicare una. serie di studi sulla Carta Costituzionale, sui problemi di attuazione, sulle parti inattuate, invitando così gli studiosi ad una «verifica del rendimento » degli istituti e alla manifestazione dì pareri e consigli che possano servire al miglioramento della nostra vita politica e costituzionale. Inoltre, per promuovere tra i giovani lo studio della Costituzione, è stato deciso di assegnare, negli anni accademici 1906-1060, quindici borse annuali di perfezionamento agli autori delle migliori tesi di laurea in materie pubblicistiche sui temi della Costituzione. Saragat ha così risposto: t Siamo qui a rievocare l'apertura dei lavori dell'Assemblea Costituente non come una data che appartenga alla storia personale di taluni di noi, bensì come avvenimento fondamentale nella storia della nazione Ma rischieremmo di dare alla presente celebrazione un vuoto tono encomiastico e retorico, se non ne facessimo argomento di riflessione e di seri propositi. E se non tenessimo conto che la riconquista della libertà, di cui la Costituente fu espressione e consacrazione, fu a sua volta pagvtgsl con duro martirio, spaventose sciagure e un'eroica lotta «he costò il sacrificio di tante vite. Conquistata a questo prezzò e oggetto d'inlinite speranze; attese, entusiasmi, dei quali quella lotta si alimentò, la libertà deve essere per noi'non un modo o una forma, ma la condizione e la sostanza della nostra vita politica; non una coccarda e neppure un emblema, ma la regola inderogabile di ogni manifestazione, quale che sia, dell'evoluzione e del progresso del nostro Paese >. Ricordando poi che la Costituente doveva « ridare un nuovo assetto alla struttura dello Stato » e che lavorò in un clima dì ideale continuità con il Risorgimento, Saragat ha detto: « Il collaudo di questi vent'anni ci porta a credere che W sl la Carta Costituzionale interpretò rettamente, nella misura che umanamente è da attendersi, istanze vitali. Soprattutto essa fissò certi princìpi, come quello fondamentale dell'articolo 1 (« L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La, sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione »), e in genere tutti i principi del preambolo e della parte prima che sono suscettibili di applicazione illimitata, che possono in misura sempre più penetrante, permeare l'attività dei cittadini e stimolare l'opera delle nostre libere istituzioni >. Wgtl President,? si è poi rivolfcKi^tij parlaméktari defij^ndoli « idea-% eredi dell'Assemblea Costituente». « Ciò . comporta per voi, come per tutti i cittadini —- ha proseguito —, un impegno' preciso: la fedeltà alla; Costituzione. Fedeltà, essenzialmente, allo spirito della Costituzione, perché la lettera potrebbe essere anche mutata; la Costituzione stessa contempla e regola questa ipotesi. Ma lo spirito, il nucleo essenziale, l'insieme dei principii basilari e fondamentali, quello no, non può mutarsi, non può violarsi. Esso è garanzia della nostra libertà, lievito della nostra vita civile; esso è il vincolo che tutti ci lega, patto solenne di uomini liberi che tutti ci impegna contro ogni attentato, comunque ordito e da chiunque tramato, ai danni della libertà. Al contrario, forti di questo spirito e interpreti di esso, noi dobbiamo adoprarci affinché si dispieghi nella sua reale efficacia il dettato costituzionale; affinché ciò che è enunciato in via programmatica divenga concreto, ciò che è additato come traguardo risulti conseguito ». Un applauso ha accolto le parole del Presidente. Poi l'on. Bucciarelli Ducei ha consegnato al Capo dello Stato una medaglia in oro che reca su un lato un'incisione dell'aula di Montecitorio e, sull'altro, la scritta «ventennale dell'Assem¬ blea Costituente - 191,6-1966 ». Il Presidente si è intrattenuto qualche minuto in conversazione con i parlamentari, poi con lo stesso rituale dell'arrivo ha lasciato il palazzo e ha fatto ritorno al Quirinale. Fausto De Luca Il presidente Saragat pronuncia a Montecitorio il discorso per il 20° anniversario della Costituente (Tel. A. P.)

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