Il Tour, dopo tante polemiche prende il via stamane da Nancy

Il Tour, dopo tante polemiche prende il via stamane da Nancy Il Tour, dopo tante polemiche prende il via stamane da Nancy La rinuncia di Zilioli, da aggiungersi a quelle di Motta, Gimondi, Adorni e Dancelli, ha colpito gli sportivi francesi - I giornali scrivono che il ciclista torinese ha avuto paura della legge « anti-doping » - Come questa verrà applicata - Arrivo a Charleville (Dal nostro inviato speciale) Nancy, 20 giugno. Per lutti vigilia agitata, per noi italiani vigilia grigia, persino un po' malinconica. Il «caso Zilioli>, quel «si» che di colpo è diventato un «no> da aggiungersi, piuttosto inatteso, alle rinunce di Gimondi, di Adorni, di Motta e di Dancelli, ha, in un certo senso, raggelato l'ambiente. In Francia il Tour è davvei-o cosa grossa, è un avvenimento profondamente sentito: ed oggi il ciclismo italiano, dì nuovo importante come ai tempi dì Coppi e di Bartali, stupisce per la sua diserzione e l'uomo della strada, che, per dare un giudizio, si lascia, condurre dal sentimento, non riesce a trovare i motivi di tanti « forfaits». Il tifoso, nelle sue reazioni uguale, sotto tutti i cieli, si arrabbia. E si arrabbia in modo particolare, perché non capisce, crede a, chissà quale manovra sotterranea. In realtà i motivi sono diversi e lo stesso calendario internazionale ha delle colpe. Il programma 0 troppo intenso. Attualmente sono in tabellone il Giro della Spagna, il Giro d'Italia, il Giro della Svizzera ed il Giro di Francia. La Vuelta, in pratica, non conta e poco conta il Giro della Svizzera, schiacciato com'è tra il Giro d'Italia ed il Tour. Continuare così, per noi, è follia. Che fare, allora? Esiste una doppia soluzione, la prima prevede la riduzione a due sole settimane di gara dei due Giri più importanti, la seconda anticipa, almeno a stagioni disparì — una stagione sì ed una no — la creazione di un Giro d'Europa. Un'idea magari non originale, ma un'idea mai realizzata con serietà di intenti. Giro d'Europa: 20-25 tappe, che verrebbero a sostituire, appunto a stagioni alternate, i Giri d'Italia, di Svizzera e di Francia. Esistono, naturalmente, enormi difficoltà in sede di realizzazione pratica, ma, ad incaponirsi con i metodi seguiti sinora, si va verso tempi scuri Lo dimostra il Tour del '66, un onesto pensamento di quel che sarebbe stato, senza Anquet.il, il Giro dì recente concluso. Un Anquctil — badate bene — clic »ion si è certo impegnato allo spasimo. E non basta. Oggi leggiamo, sui giornali francesi, un discorso strano, un discorso fatto co?i tono pacato, nel quale si affaccia il dubbio che la rinuncia di Zilioli e di Balmamion sia motivata, nella sostanza, dall'avere avuto conferma della legge anti-doping che entrerà in vigore nel Tour. Noi, che abbiamo seguito da vicino lo svolgersi affannoso della vicenda della Sanson, possiamo sinceramente sostenere di no, magari permettendoci la magra soddisfazione di un sorriso, nel pensare alla «fuga* di Anquctil al momento del controllo anti-doping sul traguardo della LiegiBastogne-Licgi. Ma è indiscutibile che il problema del doping esiste ed è problema serio, anche se non è stato la causa dei « tira e molla » della Casa torinese, dovuti invece a semplice ingenuità, una ingenuità clic fatalmente ha indotto ad interpretazioni di gusto maligno. Bisogna risolverlo, questo problema. E stamattina i direttori siiortivi delle compagini impegnate nel Tour si sono setititi ribadire dagli organizzatori che, in Francia, né più né meno che in Belgio, esiste una legge dello Stato contro l'uso di talune sostanze eccitanti, il cui elenco è ben determinato, Dalle parole ai fatti: che cosa succederà in proposito al Giro di Francia? Esattamente questo. Che un medico, non al seguito della corsa, ma comunque semiire con il consenso degli organizzatori, può presentarsi a qualsiasi arrivo, accompagnato da un ufficiale giudiziario o da un poliziotto, ti medico nutre dei dubbi sul corridore Tizio o sul corridore Caio? Ebbene, l'atleta in questione ha l'obbligo di sottoporsi ad un immediato controllo, die sarà controllo vasto ed approfondito nel quadro di una vera e propria inchiesta; e l'inchiesta permetterà eventualmente anche delle perquisizioni sia nei confronti del corridore in causa, sia nei confronti del suo «entourage ». fn base ai risultati, l'inchiesta o si chiuderà con un nulla di fatto se i risultati saranno negativi, o proseguirà regolarmente con mia denuncia in tribunale. In caso di condanna, anche i dirigenti sportivi saranno liberi di intervenire per aggiungere san¬ ioni sportive ad eventuali san-zioni penali. E, naturalmente, i risultati dei vari esami saranno resi iloti soltanto al momento di un eventuale processo, magari ad un mese o addirittura a due di distanza dalla corsa soggetta a controllo. Una cosa seria ed onesta, che ci trova pienamente consenzienti, sia pure con un briciolo di curiosità per assistere all'attuazione pratica. Malignità per malignità: i francesi si divertono ad avanzare il dubbio che Zilioli e Balmamion abbiano rinunciato al Tour per timore di questa legge; noi, allora, aspettiamo di sapere che la legge è entrata in vigore magari in una tappa a cronometro, con una serie di esami eseguiti, guarda il caso, al signor Anquctil. E' una piccola malignità, una semplice battuta che vuole risollevare un ambiente piuttosto di umore nero. Perché, parlando sul serio, siamo convinti che la legge verrà applicata in modo esemplare, in modo cioè severo e giusto. Sarà un bene per il ciclismo in genere, sarà un bene per il Tour in particolare. Un Tour che prende domani l'avvio con una specie di broncio nei confronti degli italiani rimasti a Prima tappa, Nancy- casa Charleville, 20R chilometri di pressoché completa pianura, la occasione buona per belgi ed olandesi a tentare la conquista della maglia gialla. Anquctil monterà guardia stretta, a Poulidor, Poulidor monterà guardia stretta ad Anquctil. E gli italiani, capeggiati da Bitossi e da De Rosso, gareggeranno a occhi aperti per evitare brutte sorprese- Gigi Boccacini 1 i V t **YX LUSSEMBURGO CHARLEVILLE ^ ° 1 \ >Km.208,5 ^Mo'ntmedy km.141,5 COTE DE LA CHEVÉE 15 Briey Metz. km.65,5 Auboué. Moulinsles-Meizi km.48,5: Pont à Musson^ unni''/ " Chalons NANCY PARTENZA Questo il percorso della prima tappa del Tour, la Nancy-Charleville di km 208,5