Altri tre ricoverati ieri a Biella per i gelati (ma tutti migliorano)

Altri tre ricoverati ieri a Biella per i gelati (ma tutti migliorano) valesoema, durante il quale i pazienti dovranno curare con particolare attenzione l'apparato gastro-enterico ». Anche le condizioni di Bianca Ghezzi, di 60 anni, che ieri destavano qualche preoccupazione, sono migliorate: la donna, sofferente di cuore, ha superato la crisi e si avvia lentamente verso la guarigione. I medici la tengono sotto costante controllo. Nel pomeriggio si sono svolti i funerali di Carolina Maroino vedova Tricerri, di 88 anni, deceduta domenica pomeriggio. Ieri il prof. Augusto Fortina, in collaborazione con la professoressa Maria Teresa Tognacca, aveva eseguito la autopsia della salma. Sono stati prelevati dei campioni di fiora intestinale che saranno sottoposti ad analisi. Assai lunghi e laboriosi saranno anche gli esami In corso presso il laboratorio d'igiene e profilassi di Vercelli, dove sono stati portati 1 recipienti e il materiale usato dal Bertinetti per la confezione dei sorbetti. I risultati saranno noti soltanto fra quaranta giorni. Dovranno poi essere confrontati con quelli eseguiti in ospedale sui ricoverati. Le ricerche per stabilire la natura dell'intossicazions si presentano molto difficili. « 7n- dividuare il germe è come cercare un ago in un pagliaio » ha detto uno dei chimici preposti alle analisi. In città la «psicosi» del gelato che intossica è scomparsa. I produttori di gelati «sfusi » lamentano una leggera flessione nelle vendite: i consumatori si orientano con più fiducia verso i prodotti confezionati. Bruno Bertinetti, gerente del chiosco ai giardini pubblici, non si è fatto vedere in città II locale è chiuso con i sigilli della polizia. E' ancora prematuro parlare di responsabilità ma la maggior parte dei cittadini ha dimostrato molta comprensione nel confronti del gelataio, giudicato da tutti vittima delle circostanze. Al bar « Giardini » si gustavano i migliori gelati della città: in pochi anni il Bertinetti era riuscito ad acquistarsi la fiducia del pubblico con la bontà del suo prodotto. E' probabile che l'intossicazione collettiva sia stata provocata da qualcuno degli ingredienti, latte o uova, non perfettamente conservati. Certi batteri, come le salmonelle, si riproducono rigogliosissime anche nel latte condensato, ingrediente usato dal Bertinetti nella lavorazione. f. for. Altri tre ricoverati ieri a Biella per i gelati (ma tutti migliorano) L'unica degente grave, una signora di 60 anni, ha superato la crisi ed è fuori pericolo - Dei 90 intossicati accolti in ospedale, parecchi sono già stati dimessi - Ancora incerte le cause dell'avvelenamento (Dal nostro inviato speciale) Biella, 14 giugno. Ancora tre persone sono state ricoverate oggi all'ospedale di Biella per l'intossicazione provocata dai gelati. Rita Parente di 19 anni, da Carisio; Assunta Scaglione di 26, da Gaglianico e Fabrizio Lideo di 8, di Biella. Tutte e tre avevano consumato il gelato al bar « Giardini » nella sera di giovedì scorso. I primi disturbi (nausea, tremiti, febbre alta) li hanno avvertiti ieri notte. La situazione è in netto miglioramento: degli ottantasei ricoverati nei giorni scorsi all'ospedale, in massima parte donne e bambini, parecchi hanno già' potuto lasciare il letto. Nel pomeriggio due bimbi sono stati dimessi. Il decorso dell'intossicazione negli adolescenti è più veloce: la febbre raggiunge punte altissime, anche oltre i 40 gradi, ma scompare repentinamente. «Tuffo va per il meglio — ha dichiarato oggi il prof. Aldo Cionili, uno dei primari delle divisioni mediche dell'ospedale —. il pronto ristabilimen- I0 degli ammalati supera an che le più rosee previsioni. Naturalmente gli organismi escono debilitati da questa prova: alla guarigione clinica deve seguire un lungo periodo di con¬

Luoghi citati: Biella, Carisio, Gaglianico, Vercelli