Bonn chiede al governo francese chiarimenti sul ritiro degli aerei

Bonn chiede al governo francese chiarimenti sul ritiro degli aerei Bonn chiede al governo francese chiarimenti sul ritiro degli aerei Convocato al ministero degli Esteri l'ambasciatore di Parigi Gli apparecchi francesi in Germania erano 75:15 sono già partiti (Dal nostro corrispondente) Bonn, 14 giugno. La notizia, data ieri dal ministero degli Esteri tedesco e parzialmente smentita da fonti parigine, che la Francia ritirerà le proprie forze aeree in Germania, ha disorientato gli ambienti politici di Bonn. Se ieri vi era sorpresa e costernazione, oggi la ridda di voci e di smentite ha suscitato soltanto una penosa confusione. Da Parigi non è venuta alcuna comunicazione ufficiale, ma ufficiosamente è stato detto che soltanto 15 dei 75 apparecchi francesi in Germania saranno ritirati. Contemporaneamente dalle basi aeree francesi nel Baden meridionale è venuta la notizia che 1 15 aerei in questione erano già partiti alla volta della Francia. Data questa situazione, Il segretario di Stato agli Esteri, Carstens, ha invitato oggi a colloquio nel suo ufficio l'ambasciatore francese a Bonn, Seydoux, e gli ha chiesto Informazioni sulle « precise intenzioni francesi riguardanti l'eventuale ritiro di unità ae- ree dalla Germania ». Seydoux ha preso tempo, assicurando che chiederà notizie al suo governo. Bonn, come si vede, si trova in una condizione spiacevole, di non sapere nulla delle intenzioni dell'alleato, e proprio nel delicato momento in cui sono cominciate trattative bilaterali per fissare lo statuto che le truppe del generale Massu dovranno avere dopo l'uscita di Parigi dall'integrazione atlantica. Domani poi, a Parigi, cominceranno negoziati tra i quattordici del Consiglio permanente della Nato e la Francia per decidere i compiti che le forze francesi in Germania dovranno assumersi per la difesa dell'Occidente. SI è convinti nei circoli diplomatici di Bonn che il Presidente francese, nel decidere il ritiro di una parte delle sue forze aeree abbia voluto indebolire la posizione tedesca nelle trattative bilaterali, per far comprendere che la Francia è poco interessata alla permanenza dei suoi soldati nella Repubblica federale e che Bonn farebbe bene a valutare attentamente le condizioni che è disposta a offrire per il loro ulteriore stazionamento. Rimane da rilevare che negli ambienti politici di Bonn si è molto più preoccupati di quanto non si ammetta. Si teme che De Gaulle abbia adottato la cosidetta « tattica del salame» (un pezzo oggi, uno domani) e che se non verrà soddisfatto, possa preparare un altro colpo di scena, annunciando il ritiro dalla Germania delle sue truppe di terra. t. s.

Persone citate: Carstens, De Gaulle, Massu, Seydoux