Stasera l'addio del pigro Oblomov

Stasera l'addio del pigro Oblomov CRONACA TELEVISIVA Stasera l'addio del pigro Oblomov Stasera,- sul secondo canale, quarta e ultima puntata del romanzo sceneggiato « Oblomov» con Alberto Lionello: abbiamo spiegato ripetutamente i molteplici motivi per cui il romanzo ci è parso positivo p degno di grande attenzione. Chi sino ad ora non l'avesse visto (c'era, sul canale nazionale, la forte concorrenza del documentario «Dal fascismo alla Repubblica») non perda la puntata conclusiva: comunque merita d'essere seguita l'interpretazione comico - tragica di Lionello. Seguirà la rubrica di divulgazione « Orizzonti della scienza e della tecnica ». Il «primo» sarà aperto dal debutto di « Salute sotto inchiesta», una trasmissione di Ugo Zatterin sulle malattie moderne. Alle 22 le «Letture di Dante » (episodio di Sordelio affidato a Giulio Bosetti). Chiuderà il canale «Tribuna politica ». Nel pomeriggio alle 15,30 ripresa dell'arrivo della penultima tappa del Giro, BellunoVittorio Veneto. * * India misteriosa di tipo vagamente salgariano; donne affascinanti, ammaliatrici e traditrici; contrabbando di diamanti; indigeni strangolatori; e Alan Ladd che con l'aiuto di William Bendix, il suo nasuto e corpacciuto amico, risolve tutto. Questo, in sintesi, il volto di «Calcutta», il terzo film di Ladd riesumato ieri sera. Il regista è John Farrow, abbastanza noto vent'anni fa come manipolatore di vicende avventurose. Bisogna dire però che 1 suoi prodotti, riesaminati oggi, si rivelano alquanto modesti. Nel dopoguerra Hollywood credeva ancora nell'autorità assoluta del divo (e anche il pubblico ci credeva): quindi ci si preoccupava che il protagonista campeggiasse adeguatamente, che i suoi primi piani avessero una frequenza tale da soddisfare i fans: il resto — molto spesso — doveva soltanto servire di pretesto e di contorno. Prendiamo ^Calcutta*-: il giallo sembra avviarsi bene, all'inizio c'è una effettiva tensione; poi, rapidamente, tutto s'acc&r toccia, procede a incontri e dialoghi fra le quattro pareti di una stanza,, e finisce afflosciandosi. Non c'è una sequenza da ricordare particolarmente, non c'è un'inquadratura originale, non si sente il minimo sforzo da parte del regista. Alan Ladd funziona ancora. In fondo la pellicola, sotto sotto, con il ripudio di un'azione intensa mirerebbe al ritratto psicologico dei personaggi. Naturalmente non ci riesce. Ha Ladd non ne soffre: è una specie di manichino biondo, bello, piccolo e azzimato che si scatena con freddezza e lineamenti impassibili, precursore, d'altronde, di tanti 007 e 016 e XZ3 dei nostri giorni. Accanto al divo c'era Gali Russell: carina, bravina; un'attrice sfortunata, morta giovane dopo aver inseguito invano la celebrità. Martedì, serata debole debole. Il pezzo forte (si fa per dire) de «L'approdo» era un servizio sulla poesia dialettale italiana, culturalmente impegnato ma non in grado certo di trattenere davanti al video una platea di qualche consistenza specie con questi primi caldi. « Sprint » ha allineato curiosità e inchieste sportive su un piano dì decorosa mediocrità; infine, per coloro che avevano resistito intrepidamente al sonno, la rubrica « La fede e gli uomini » ha offerto un pezzo interessante, anche se non allegro: due buddisti che parlavano degli spaventósi suicidi dei loro correligionari a Saigon Al solito, la vera trasmissione positiva, l'unica della giornata, è stata la ripresa del Giro. * * Rispunta Giuochi senta frontiere, il telequiz europeo che non ha mai destato molti entu stasml. Del resto la stessa tv sembra stimarlo assai poco: il primo incontro, fra Tivoli (Italia) e Antoing (Belgio), l'ha piazzato sabato sul secondo canale alle 22. Fatto curiosis Simo: la tv svizzera annuncia il medesimo incontro stasera alle 21. Com'è possibile? u. bz.

Persone citate: Alan Ladd, Alberto Lionello, Giulio Bosetti, John Farrow, Ladd, Ugo Zatterin, William Bendix

Luoghi citati: Belgio, Hollywood, India, Italia, Saigon, Tivoli