11 «Gemini» con perfetta manovra è sceso in mare a tre km dalla portaerei di Nicola Caracciolo

11 «Gemini» con perfetta manovra è sceso in mare a tre km dalla portaerei Trionfale rientro dopo 72 ore di viaggio nel cosmo 11 «Gemini» con perfetta manovra è sceso in mare a tre km dalla portaerei L'ammaraggio nell'Atlantico alle 16 (ora italiana) di ieri - Gli astronauti subito raccolti a bordo: apparivano in buone condizioni - Primi esami medici sulla nave da guerra «Wasp», poi la partenza per Cape Kennedy • Il presidente Johnson si congratula per radio-telefono dalla Casa Bianca - I due piloti hanno battuto il primato di precisione nella discesa, di durata nell'uscita nello spazio (Cernan è rimasto fuori dalla cosmonave per due ore), e nel numero degli « appuntamenti spaziali » (3) - Unico nèo dell'impresa: il mancato aggancio con il razzo-lepre (Dal nostro corrispondente) Washington, 6 giugno. Questa mattina, con una manovra i>erfctta, il « Gemini .9 » è tornato sulla terra andaìido a cadere alle 10 esatte della mattina (le 16 ora italiana) nell'Atlantico occidentale. 1 due astronauti, Thomas Stafford ed Eugene Cernan, sono stati rac- colti e portati, insieme all'astronave, a bordo della portaerei « Wasp » alle 10,51. A quanto risulta dai primi controlli medici, stanno benissimo. Dalla portaerei hanno potuto parlare per telefono con le loro mogli. Il presidente Johnson, che ha seguito l'ammaraggio al televisore dal suo ranch del Texas, ha telefonato ai due astronauti per congratularsi con loro. « Voi — ha detto il Presidente— ci avete fatto capire chiaramente qual genere di impresa sia tutta la faccenda, e il coraggio che ci vuole ». Il Presidente ha detto a Cernan e Stafford di essere rimasto particolarmente impressionato dall'efficienza che hanno dimostrato nello svolgere i compiti loro as-segnati. A Cernan Johnsonha detto: «Quella passeg-giatina è stata uno dei più bei capitoli di tutta la sto-ria spaziale ». Cernan sarà avanzato digrado per l'impresa spazia-£ Ì° J'U, comPluta conStafford e diverrà «coman- dante di Marina». Staffordfu nominato tenente colonnello alla fine della sua precedente impresa sulla « Gemini 8 ». La moglie di Cernan ha affrontato con calma i giornalisti nella sua abitazione dopo che il marito era apparso alla televisione a bor- do della portaerei «Wasp»: « Non posso dire se ero spaventata o no. E' la nostra vita questa. Quando è il tuo lavoro, è il tuo lavoro e basta». La moglie di Stafford ha detto: «Questa è la parte più deliziosa di tutta la giornata. Sono davvero contenta che sia tutto finito ». Alle 9,26 Stafford, mentre si trovava al di sopra dell'Oceano Pacifico, ha acceso in rapida successione i quattro razzi frenanti del Gemini. Dapprima insensibilmente, poi in maniera sempre più marcata, la capsula ha cominciato a rallentare ed a perdere quota. Cernan ha allora segnalato al centro spaziale di Houston: « Tutti e quattro i re- 1 trorazzi fn ordine ». Le con ldizioni atmosferiche nella < zona d'atterraggio appari | vano buone. Dalla portaerei 1« Wasp », l'ammiraglia del j ]a fiotta di soccorso, era |s(a(o segnalato un mare uranqumo e m cielo \pochissime nubi. A11„ „ ,„ ., _ ... ì Attf t9'\6' 11 Gemmi ha 'sorvolato la costa occxden- o i i n o 31 Tuttavia, per ragioni anco | rfl }|0), ì)Fn guarite, la vial rf , spaziale - c,lc'" " ° , , e . , s « è appannata (pare che lo \sforzo fisico dei rari eserci¬ tale degli Stati Uniti. Due minuti più tardi, a 75 chilometri d'altezza, i due astronauti sorvolavano le loro case a Houston, nel Texas. Alle 9,55 si è aperto il primo paracadute per frenare la discesa del Gemini. Pochi secondi più tardi, le macchine della televisione installate a bordo della portaerei «Wasp» hanno potuto riprendere la lenta e solenne ultima fase della discesa del Gemini in mare, appeso a un enorme paracadute a strisce. Il Gemini ha toccato l'acqua a pochissima distanza dalla «Wasp», nemmeno tre chilometri. Si tratta in questo campo di un record assoluto. Si conclude così quella che è stata una delle più intense e drammatiche settimane spaziali americane. Una settimana il cui bilancio presenta a un tempo successi e delusioni ma nella quale la parte positiva —• a giudizio della Nasa — finisce per prevalere di gran lunga sul passivo. Comunque non c'è dubbio che l'esperienza del « Gemini 9 » è stala particolarmente sfortunata. Ieri, infatti, Cernan si è avventurato per oltre due ore fuori dalla capsula per la più lunga e più spettacolare passeggiata nello spazio che ci sia mai stata zi che ha dovuto compiere 10 abbia fatto sudare e che 11 sudore a sua volta si sia trasformato in vapore) e perciò ha dovuto ritornare in anticipo sulla capsula rinunciando al forse più importante degli esperimenti che gli erano stati assegnati: quello di muoversi grazie a un apposito razzo portatile autonomamente ìiello spazio. Venerdì, secondo la tabella di volo, il Gemini avrebbe dovuto raggiungere un razzo lanciato in precedenza e quindi congiungersi con esso. La prima parte della manovra è stata ese guita senza intoppi o diffi colta di nessun genere. Comunque, giunti a pochi mc- tri dal veicolo bersaglio, Stafford e Cernan si sonoresi conto che l'agganciosarebbe stato impossibile.-l'apposito ricettacolo nel quale la parte anteriore del Gemini avrebbe dovuto inserirsi era ostruito dalle rimanenze di un coperchio protettivo di vetro sinteticoche avrebbe dovuto essere espulso. Bisogna ■ concludere che l'esperimento è stato inutile? Un tale giudizio, si fa rilevare alla Nasa, sarebbe eccessivo. Nelle settantadue ore durante le quali i due piloti sono rimasti nello spazio, sono state accumulate esperienze preziose. Per esempio il fatto che la visiera di Cernan ieri si sia appannata rappresenta l'insorgere di un problema nuovo che non era stato previsto da nessuno. La maggior parte delle battute d'arresto del programma Gemini sono state provocate, come in questo caso, dall'insorgere di dif ficoltà impreviste. Ottenere quante più informazioni possibili sul funzionamento dei meccanismi spaziali èquin di essenziale al fine di riuscire a portare entro i prossimi tre anni un equipaggio umano sulla Luna. Invece un successo spet- tacolare e senza ombre è stato ottenuto la settimana scorsa con l'atterraggio dolce sulla Luna di un veicolo sonda, il Surveyor, con a bordo una macchina da ripresa televisiva che ha già scattato finora quasi tremila fotografie della superficie lunare, alcune delle quali di stupefacente chiarezza, che sono state ritrasmesse sulla Terra. In questo campo gli americani sono chiaramente in vantaggio sui russi che sono riusciti fin dal febbraio scorso a lanciare una analoga sonda, il Luna 9, sulla Luna ma che però non hanno potuto ottenere più di 27 fotografie. A questo punto si pone un problema fondamentale. Gli avvenimenti della settimana scorsa modificano il quadro della gara tra russi e americani per la supremazia nello spazio? E' possibile fare un bilancio dei risultati ottenuti dai due concorrenti? E' estremamente difficile rispondere. I russi, forse per motivi di economia, hanno scelto un'altra strategia per prepararsi al salto verso la Luna. Limitano cioè al massimo i loro voli sperimentali: è dal marzo del '65 che non hanno più inviato intorno alla Terra un equipaggio umano. Qual è il loro prossimo obbiettivo? Da questa incognita ovviamente dipendono molte cose. Nicola Caracciolo L'emozionante epilogo della grande avventura spaziale: Stafford, a destra, e Cernan escono dall'abitacolo del Gemini 9 issato sulla portaerei Wasp (Telef. Ansa)

Luoghi citati: Stati Uniti, Texas, Washington