Bliznetsov (5,05) e Dionisi (4,91) migliorano i primati nazionali del salto con l'asta

Bliznetsov (5,05) e Dionisi (4,91) migliorano i primati nazionali del salto con l'asta Interessante confronto Biglia-Urss di atletico ieri a Torino Bliznetsov (5,05) e Dionisi (4,91) migliorano i primati nazionali del salto con l'asta Il sovietico e l'italiano hanno dato vita ad un avvincente duello - Dionisi ha superato di 31 centimetri il suo precedente limite personale - Nel finale, mentre Bliznetsov tentava di saltare 5,10, l'asta si è spezzata; per poco l'atleta non si è ferito - Frinolli ed Ottoz hanno dominato Anisimov e Mikajlov - Contrastata vittoria di Berruti su Politiko nei 200 metri - Circa 5000 spettatori Almeno cinquemila spettatori, cifra notevole per una manifestazione di atletica leggera specialmente a Torino, hanno assistito ieri allo stadio comunale all'incontro fra gli universitari italiani e sovietici. Il pubblico è uscito soddisfatto, tutti parlavano di Dionisi e di Bliznetsov, i due grandi protagonisti della gara di salto con l'asta che ha portato l'azzurro ed il rivale a battere i primati nazionali, di Ottoz e di Mikajlov, di Frinolli e di Anisimov, di Berruti e Politiko. Iniziatasi poco prima delle 17, la prova del salto con l'asta si è conclusa dopo due ore e mezzo di lotta, malgrado fossero in lizza soltanto tre concorrenti dei quali uno, Cassol, si è fermato alla misura di metri 4,20. Con il regolo a 4,40 il giovane azzurro Dionisi ha saltato con sicurezza, mentre il sovietico ha « passato > il turno, entrando in lizza soltanto a metri 4,60. Questa mi sura è stata superata dai due avversari al primo dei tre salti a disposizione. Per l'atleta italiano — il cui primato personale era appunto di 4,60 — li risultato f&mbrava già eccellente; si pensava che il sovietico avrebbe proseguito la ga ra da solo, nel tentativo di passare il proprio limite, il 5,03 realizzato domenica scorsa a Mosca. Il regolo veniva posto a 4,80 Bliznetsov lo valicava con sicurezza, Dionisi scattava in una rincorsa velocissima e an dava deciso al di là della bar riera, passandovi sopra con almeno dieci centimetri di < sicurezza ». Per il diciannovenne atleta del C.S. Fiat era il re cord nazionale (lo deteneva il triestino Rossetti con 4,75), e la misurazione di controllo au mentava la soddisfazione di Dionisi, in quanto il risultato veniva portato a 4,81. Pareva già un « salto », eccezionale per 11 ragazzo di Riva del Garda, che fra gli ap plausi del pubblico riceveva i complimenti di Bliznetsov e degli altri atleti sul campo. Il regolo veniva alzato a 4,90 con mille acrobazie dei giudici non abituati a certe misure sui campi italiani: per sistemare la sbarra sui ritti non bastava il solo carrello, si doveva mettergli in cima uno sgabello, ad un certo punto pareva di assistere ad un assalto alle mura di un castello da parte dell'armata Brancaleone. Intanto aumentava il nervosismo degli atleti: la gara di salto con l'asta richiede potenza e molta calma, infatti si prega il pubblico di tacere prima di ogni rincorsa. A 4,90 (rimisurato poi in 4,91) Dionisi sor prendeva ancora: sorvolava il regolo al primo tentativo, ricadeva nella buca piena di pezzi di gommapiuma seguito dall'urlo di entusiasmo della folla. Bliznetsov realizzava la misura soltanto al secondo salto. | Il regolo saliva quindi a 5 metri. Qui si fermava la magnifica progressione di Dionisi: in un giorno il ragazzo aveva migliorato di 31 centimetri (da 4,60 a 4,91) il proprio limite, aveva lottato da pari a pari con l'atleta considerato favorito nei prossimi campionati d'Europa, aveva dimostrato molto coraggio perché con l'attrezzo in fibra di vetro, che si flette e fa da molla, l'asta è anche una gara pericolosa. Lo confermava proprio il finale di Bliznetsov: il sovietico saltava 5 metri, poi 5,05 (record nazionale), tentava 5,10 per avvicinarsi al primato europeo del tedesco Preussger (5,15) ed a quello mondiale dello statunitense Seagren (5,32). Bliznetsov falliva il primo tentativo a 5,10, e nel secondo l'asta, flessa dalla violenza dell'imbucata e dal peso dell'atleta, si spezzava con un secco rumore. Per miracolo il sovietico non si feriva infilzandosi su uno dei tronconi dell'attrezzo: era l'ultimo brivido di una delle più appassionanti gare d'atletica svoltesi a Torino ed in Italia. Tra le altre gare della giornata i duelli più attesi erano nuelli fra Ottoz e Mikajlov sui 110 ostacoli, di Frinolli ed Anisimov sui 400 ostacoli: in entrambe le gare hanno vinto gli azzurri. Ottoz, scattato come una furia al via, è stato in testa su tutti gli ostacoli finendo in 13"7, ad un decimo di secondo dal suo limite nazionale. Mikajlov, secondo in 14"1, è stato insidiato anche dall'altro italiano Liani, finitogli a spalla. Sui 400 ostacoli Frinolli ha stroncato nel primo mezzo giro il rivale Anisimov, ed ha finito da dominatore con oltre venti metri di vantaggio, mentre il sovietico — provatissimo — calava vistosamente. Il tempo di Frinolli, 50" netti, è il migliore realizzato quest'anno in tutto il mondo. Nei 200 piani, contrastato arrivo fra Berruti e Politiko: la vittoria è stata assegnata all'italiano. Ne! salto in alto, il ventunenne asso sovietico Valéry Skvorkov ha confermato le sue doti vincendo con metri 2,15. dimostrandosi a disagio sulla pedana un po' «molle» nei confronti di quelle dei campi ai quali è abituato. La Scelkanova nel salto in lungo, Zubov nei 100 metri, Gelobowskij nei 1500 metri, hanno ottenuto le altre vittorie per gli ospiti. Fra gli italiani, lieto ritorno al successo di Lievore (m. 77,58) nel lancio del giavellotto, e nel duello nel disco fra Asta (m. 55.47) e Grossi (55,41); quest'ultimo ha realizzato il limite personale Bruno Perucca Gennadi Bliznetsov nel salto a metri 5,05, nuovo primato sovietico (Moisio)

Luoghi citati: Brancaleone, Europa, Italia, Mosca, Riva Del Garda, Torino