Sparò alla fidanzata che è rimasta paralitica: condannato a 12 anni

Sparò alla fidanzata che è rimasta paralitica: condannato a 12 anni li p. m. aveva chiesto una pena di 18 anni Sparò alla fidanzata che è rimasta paralitica: condannato a 12 anni La ragazza in questi giorni è a Lourdes, spera nel miracolo - L'imputato racconta ai giudici la storia del suo infelice amore : « La credevo infedele ed ero sconvolto dalla gelosia, ma non volevo ucciderla » La Corte d'Assise (pres. Luzzatti, p. m. Bonu, cane. Santostefano) ha condannato a 12 anni dì reclusione Orlando Crepaldi, .35 anni, già meccanico alla Fiat Miraflori, riconosciuto colpevole di tentato omicidio premeditato della fidanzata Irma Roncorato, 30 anni, operaia alla Osram. Il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto 18 anni. Il sanguinoso dramma passionale scoppiò la mattina dell'8 gennaio 1965 in via. Stresa angolo via Foligno, nei pressi dell'abitazione della donna. Il Crepaldi conosceva l'orario di lavoro della Roncorato: l'attese dietro l'angolo e, non appena la vide spuntare, le sparò un colpo di pistola da meno di un metro. Il proiettile raggiunse la colonna cervicale e solo con un diffìcile intervento chirurgico Irma Roncorato potè sfuggire alla morte, rimanendo tuttavia paralizzata dal torace in giù. Nei giorni scorsi, in barella, è partita per Lourdes in pellegrinaggio, fidando in un miracolo. Orlando Crepaldi, un uomo dal volto scavato e tormentato, ha narrato la storia del suo infelice amore. « Irma ed lo ci conoscemmo per caso circa 6 anni fa nell'ambulatorio della Mutua Fiat. Simpatizzammo subito, anche perché entrambi siamo originari del Veneto. Ben presto cominciammo a fare pro¬ getti matrimoniali. Ma dopo qualche tempo cominciarono i litigi: ero convinto che Irma mi fosse infedele ». Presidente — E' vero che fu lei a lasciarla? Crepaldi — Sì, nel settembre del 1065, pochi mesi prima del fatto. Me ne andai per una ventina di giorni a Diano Marina e tentai di fare amicizia con un'altra donna. Ma Irma mi era rimasta nel sangue, non facevo altro che pensare a lei. Alla fine, disperato, decisi di abbandonare Torino e mi licenziai dalla Fiat, ma non fui capace dì partire. Pedinavo Irma, qualche volta l'avvicinavo; fu cosi che appresi che si era fidanzata con un altro, un giovane che si chiama Piero Ghisetti. Presidente — Quando e come si procurò la pistola? Crepaldi — L'ebbi da un amico, Franco Reginato, al quale avevo prestato dei quattrini. Non poteva pagarmi e allora mi propose la pistola. Il 7 gennaio, me la misi in tasca. Non pensavo di uccidere Irma, volevo soltanto farle paura, convincerla che ero deciso ai gesti estremi. Quando la vidi apparire sparai, non so nemmeno come e perché ». Due ore dopo 1 carabinieri lo arrestavano nello stesso bar di via Lemie. Il difensore, avv. Giorgio Delgrosao, ha sostenuto che la premeditazione non è affatto provata e che, in ogni caso, le attenuanti generiche non potevano essere rifiutate: il Crepaldi è « incensurato, con un passato esemplare, travolto da una cocente passione ». La Corte, come abbiamo detto, ha contenuto la pena in 12 anni. I giudici hanno pure trasmesso gli atti al p. m. perché indaghi su una eventuale responsabilità dì Franco Reginato, colui che forni la pistola, sia pure in buona fede. Il Crepaldi ha rivelato il nome del Reginato, per la prima volta, nell'udienza di ieri. Orlando Crepaldi alla lettura della sentenza - L'ex fidanzata Irma Roncorato

Luoghi citati: Diano Marina, Stresa, Torino, Veneto