«Non volevo ucciderlo*, ma dargli una lezione» dice il diciassettenne che aggredì il padre a bastonate

«Non volevo ucciderlo*, ma dargli una lezione» dice il diciassettenne che aggredì il padre a bastonate La tragedia familiare nella caseina di Casorate presso Pavia «Non volevo ucciderlo*, ma dargli una lezione» dice il diciassettenne che aggredì il padre a bastonate L'aveva colpito domenica durante una lite - La vittima, 56 anni, era stato trovato due giorni dopo a ietto con la testa fracassata - La moglie e i sette figli l'accusavano di essere un inetto e l'avevano relegato a vivere solo - Il giovane parricida, accusato di omicidio preterintenzionale, spalleggiato dalla madre e da una sorella ha sostenuto di non saper nulla, poi ha confessato (Dal nostro corrispondente) Pavia, 19 maggio. Il giallo di Gasorate è stato risolto. Antonio Pelosi, il mungitore di 56 anni trovato morto nel suo letto, è deceduto per emorragia cerebrale, come accertato dalla perizia necroscopica, in seguito alla tremenda bastonata infertagli dal figlio Isidoro, di 17 anni, durante V alterco avvenuto domenica nel tardo pomeriggio. Il sostituto procuratore del la Repubblica, Edgardo Santa chiara, ha spiccato mandato d'arresto nei confronti del gio vane Isidoro Pelosi per orni cidio preterintenzionale. Il ragazzo è stato associato alle carceri di via Romagnosi attesa di essere trasferito Milano, dove sarà giudicato, data l'età, dal Tribunale dei minorenni. Per questo fatto il magistrato inquirente non ha potuto infatti nemmeno emettere mandato di cattura ma soltanto, come abbiamo detto, un mandato di arresto precauzionale. Spetta ora al giudice istruttore presso il Tribunale milanese decidere definitivamente in merito. La confessione di Isidoro Pelosi è venuta ieri pomeriggio dopo le 17, allorché il tenente dei carabinieri Prece e i sottufficiali Latini e Pollini, passando davanti alla camera di sicurezza della caserma di Casorate, dove il ragazzo era stato.rinchiuso, si sono affacciati a guardarlo e il maresciallo Latini gli ha detto: « Torniamo ora dai funerali di tuo padre ». A queste parole Isidoro è scoppiato in lacrime e, come per liberarsi da un grave fardello, si è deciso a parlare. € Sì, sono stato io — ha detto — a colpire mio padre alla testa con una bastonata, ma non volevo ucciderlo, volevo soltanto dargli una lezione ». Quindi ha raccontato come era avvenuto il tragico fatto. Domenica pomeriggio, verso le 18, Isidoro arrivava alla cascina Dell'Acqua, sua residenza, in motocicletta, recando sul sedile posteriore l'amico Armando Barchedi, detto Mario, di 18 anni, che frequentava da tempo la sua casa e che, secondo gli inquirenti, aveva una relazione con la sorella tredicenne dì. Isidoro, Ambrogino. Mentre l'amico entrava in casa e Isidoro si fermava a sistemare il motociclo, si affacciava alla finestra della sua stanza il padre, che cominciava ad inveirgli contro. Quindi l'uomo scendeva e si presentava minaccioso sull'uscio continuando a lanciare insulti. A questo punto il ragazzo raccolto un nodoso bastone lo calava con forza sulla testa del 9enitore: intontito dal col v° a munoit°re non aveva la '.°™£e arola^larlollandoRisa |j„a je scale' e tornava al atta giaciglio. Non era questa la prima voita che avvenivano alterchi o 1111111111111 [ I r 111P111 [ ! 111 ' 11M ! i > 111 ! {Mi ! 111L11 ! 11 ( 11 ] 1 scambi di botte tra padre e figlio. Da anni ormai si susseguivano episodi del genere. La moglie e i suoi sette figli in età compresa fra i 5 e i 10 anni accusavano l'uomo di essere un inetto, ubriacone senza voglia di lavorare e causa del loro permanente stato di miseria. Per questo lo tenevano lontano da loro facendolo vivere in una stamberga del cascinale priva di ogni conforto. Quindici minuti dopo la lite Antonio Pelosi ridiscendeva per chiedere soccorso. Una vicina di casa, Fernanda Schiavi, lo medicava alla meglio e quindi, malgrado i consigli della stessa, il Pelosi rifiutava di chiamare un medico e ritornava al suo giaciglio. Richiesto di cosa fosse accaduto, affermava di essere stato assalito da uno sconosciuto. Isidoro Pelosi intanto entrato in casa, dove l'amico Barchedi stava parlando con la sorella, lo invitava ad uscire (il Barchedi ignorava tutto del fatto l e insieme sulla moto si recavano a Besate, un paese a pochi chilometri da Casorate, in provincia di Milano, da dove poi Isidoro rientrava mezz'ora più tardi. I vicini, che prima non lo avevano notato, credevano fosse giunto in quel momento a casa per la prima volta: per questo il giovane ha potuto respingere con sicurezza, spalleggiato dalla madre e dalla, sorella minore per quasi due giorni, le accuse dei carabinieri. Per tutta la serata nessuno si curava più di quanto poteva essere accaduto al capofamiglia. Dopo avere cenato, i ragazzi uscivano e anche la madre si recava al cinema. Quando rientrarono a notte fatta, la figlia Ambrogina fece loro notare che il padre si lamen fava, ma nessuno le diede retta. Lunedì mattina, la ragazzasi recava nella stanza del pa dre per prendere una roncola. Entrava in punta di piedi per non farsi sentire e ne usciva con l'attrezzo: in quel momen to Antonio Pelosi era già morto. Solo verso sera, quando Isidoro rientrò dal lavoro nei campi, chiese del padre: nessuno sapeva nulla. Egli saliva allora le scale, entrava nella stanza del genitore e faceva la macabra scoperta. Scattava quindi subito tutta la messin. scena, sotto la regìa della ma dre, per far apparire la morte del Pelosi come dovuta a causa naturale. Il cadavere veniva traspor tato al piano inferiore, ripulì to e rivestito; si apprestava la camera ardente. L'indomani mattina, martedì, si chiamava il parroco, che però faceva presente la necessità di denunciare il decesso in municipio; veniva allora avvertito il medico condotto, dott. Viazzoli, che però, dopo una ricognizione sul cadavere, avvertiva i carabinieri. Il resto è noto. L'autopsia eseguita dal medico legale prof. Alfredo Guarneri di Pavia accertava — come abbiamo detto — che la morte, dovuta ad emorragia cerebrale in conseguenza delle bastonate ricevute dall'Antonio Pelosi dal figlio, era sopravvenuta nella notte tra domenica e lunedì, ad ora imprecisata. m. n. Isidoro Pelosi, il giovane parricida (Telefoto Ansa) La vittima Antonio Pelosi, di 56 anni (Telefoto)

Persone citate: Alfredo Guarneri, Antonio Pelosi, Dell'acqua, Fernanda Schiavi, Latini, Pollini

Luoghi citati: Besate, Milano, Pavia