Ad Aosta è arrivato il commissario per convocare il Consiglio regionale

Ad Aosta è arrivato il commissario per convocare il Consiglio regionale Mentre si fa più aspra la polemica tra i partiti Ad Aosta è arrivato il commissario per convocare il Consiglio regionale Oggi il dott. Padalino si incontra con i capi dei gruppi politici - Ieri il vice prefetto Parenti, su incarico del ministro Taviani, ha consegnato al presidente della Giunta Caveri il decreto di Moro - Il funzionario è stato fatto entrare per un ingresso di servizio nel palazzo della Valle, perché le porte principali erano chiuse Questa sera in municipio si riunisce il consiglio comunale di Aosta per la nomina del nuovo sindaco (Dal nostro inviato speoialej Aosta, 19 maggio. La giornata festiva non ha interrotto l'attività dei partiti e non ha ostacolato la procedura di applicazione del decreto con il quale il presidente del Consiglio on. Moro ha nominato un commissario. II prefetto dott. Guido Padalino, ispettore generale al ministero dell'Interno, è giunto oggi pomeriggio. Lo abbiamo incontrato in un albergo del centro: «Come vede — ha detto — sono arrivato da pocM minuti. Prima ho bisogno dì orientarmi. Ogni dichiarazione sarebbe prematura. Domattina avrò Qualche contatto locale per stabilire il programma e fissare la sede del mio ufficio ». I suoi compiti sono precisati nel decreto: «Il prefetto dott. Padalino — dice il disposto ministeriale — è nominato commissario del governo con l'incarico di indire la convocazione del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, fissandone la data e l'ordine del giorno, e di assicurare il libero accesso alla sede assembleare dei consiglieri regionali, per l'esercizio delle loro funzioni, di intesa con il presidente della Giunta regionale secondo le istruzioni ' a questi impartite dal governo ai sensi dell'arti colo 44 dello statuto speciale della Regione, o direttamente in caso di inadempienza del l'organo regionale ». L'arrivo del dott. Padalino è stato preceduto, in mattinata, dalla notifica del decreto al presidente della Giunta regionale avv. Caveri. Il ministro dell'Interno on. Taviani ha affidato l'incarico al vice prefetto dott. Marcello Paren ti che è giunto in città poco prima delle 11 proveniente dà Roma. Si è incontrato con l'avv. Caveri nel Palazzo della Valle verso le 11,45. Il foglietto con l'annuncio della chiù sura degli uffici per due giorni era stato rimosso. Però l'ingresso principale era ugual mente bloccato a causa delia giornata festiva. Il dott. Parenti è entrato dalla porta di servizio, sui retro dell'edificio. Si è fatto accompagnare dall'usciere. L'avv. Caveri si trovava nel suo ufficio a colloquio con esponenti dell'Union Valdòtaine e del partito comunista L'incontro con il rappresentante del governo «è stato improntato alla massima cortesia ». Nel pomeriggio abbiamo chiesto una dichiarazione all'avv. Caveri. Ha risposto: «Non ho niente da dire». Il segretario del pei Piero Germano invece ha fatto pervenire ai giornali una lunga nota nella quale polemizza contro la nomina del commissario e parla di « azioni antiautonomistiche e di illegalità anticostituzionali e antistatutarie ». I comunisti hanno espresso il loro pensiero anche con un ordine del giorno della federazione regionale e con un manifesto firmato pure dall'Union e dallo psiup. II manifesto, apparso oggi nelle strade, dice tra l'altro: <I giornali non hanno avuto il coraggio di informare che i sindaci di 45 Comuni su 74 e 16 consiglieri regionali su 35 hanno chiesto a Saragat nuove elezioni. Alle votazioni per il nuovo deputato si unisca la consultazione elettorale regionale, chiesta dalla maggioranza dei valdostani. Chi tenta di impedire le elezioni si pone al di fuori della democrazia». Risulta che i dirigenti comunisti e della Union hanno chiesto l'autorizzazione a tenere un comizio in piazza Chanoux, domenica dalle 10 alle 12,30. II segretario del psi Franco Frojo ha detto: « Gli unionisti almeno tacciono. Invece i comunisti si comportano in modo sbalorditivo. Nel momento in cui bloccano il Palazzo della Valle per due giorni ed impediscono alla maggioranza del Consiglio regionale di funzionare, si proclamano vittime di soprusi e si ergono a difensori della democrazia. Vogliono le elezioni, ma si oppongono a che i consiglieri regionali, regolarmente eletti, si riuniscano per votare ». Si mettono In rilievo anche altre contraddizioni: «J comunisti ed i rappresentanti dell'Union, anche se hanno solo più 16 consiglieri regionali su SS, non vogliono abbandonare il governo della regione e cercano di giustificare il loro atteggiamento con pretesi attacchi all'autonomia. Nel Municipio di Aosta, dove le elezioni si sono svolte l'anno scorso, dove i partiti del centro-sinistra hanno una larga maggioranza e dove sono in gioco solo problemi cittadini che non riguardano l'autonomia regionale, si comportano allo stesso modo. Dal momento in cui sono diventati minoranza, tentano ogni espediente per rimanere al potere e chiedono nuove elezioni ». E' probabile che il commissario governativo convochi il Consiglio regionale mercoledì prossimo. Alcuni affermano che i comunisti e gli unionisti cercheranno nuovi pretesti e nuovi appigli. Lo schieramento o i o à n a i a i o. o o ro o: Il ra o e ». l n n , n 5 i . e del vari gruppi è noto. Il centro - sinistra, con l'apporto esterno dei due liberali, ha la maggioranza, in quanto dispone di 19 seggi su 35 (13 democristiani, 2 socialisti, un socialdemocratico, un campagnard, 2 liberali). Gli unioncomunisti, che detengono tuttora il potere e che si sono sinora rifiutati di convocare il Consiglio, hanno solo 16 seggi su 35 (9 comunisti, 7 unionisti). In città c'è una viva attesa per la riunione del Consiglio comunale che avrà luogo domani sera. Il sindaco comunista rag. Giulio Dolchi, per evitare la revoca, ha rassegnato le dimissioni. Restano però in carica, e non possono essere revocati, quattro assessori: due comunisti (Della Marra e Monami) e due unionisti (Artaz e Berton). Il centro-sinistra ha la maggioranza con 21 consiglieri su 40. Questa sera, a meno di altre sorprese, si conta di poter eleggere a sindaco l'avv. Giorgio Chanu della de e di designare due assessori: il geom. Milanesio del psi e il prof. Jorrioz del psdi. Questi tre (sindaco e due assessori) rappresenteranno l'effettiva amministrazione di centro-sinistra. In Giunta resterebbero però anche i quattro assessori union-comunisti, se pure privi di ogni potere, cioè « denudati ». Un esponente socialdemocratico ha osservato questa sera: «7 quattro assessori "nudi" avranno una funzione importante. Ricordare in ogni momento ai cittadini di Aosta ed a tutti i valdostani che il pei e l'Union predicano la democrazia ma non la rispettano: quando sono minoranza pretendono ugualmente di restare al potere ». Sergio Devecchi Il dottor Guido Padalino ieri sera all'arrivo ad Aosta

Luoghi citati: Aosta, Roma, Valle D'aosta