Al campo del Catania squalifica di una giornata

Al campo del Catania squalifica di una giornata Per il lancio di sassi e la sospensione della gara di domenica scorsa Al campo del Catania squalifica di una giornata La partita, come era nelle previsioni, data vinta al Torino per 2-0 - Squalifiche a Fantazzi (due turni) e Potetti (uno) - Per una curiosa illogica norma di regolamento la punizione al terzino granata viene ad essere raddoppiata - La squalifica gli impedisce di giocare anche l'odierna finale della Coppa De Martino contro l'Inter (Dal nostro corrispondente) Milano, 18 maggio. La partita incompiuta di Catania, che i granata stavano già vincendo per 2 a 0 al momento della sospensione, è stata aggiudicata al Torino con lo stesso punteggio, com'era del resto nelle previsioni. Pure la squalifica del campo catanese per una giornata era attesa, cosicché le decisioni assunte dal giudice sportivo della Lega nazionale non hanno destato alcuna sorpresa e sono valse soltanto a sancire ufficialmente quanto doveva essere adottato in base al regolamento di disciplina Alle delibere concernenti il risultato d'ufficio derivante dalla punizione sportiva a carico della società siciliana e la squalifica del campo da scontarsi all'apertura della prossima stagione calcistica (primo turno eliminatorio della Coppa Italia) si sono aggiunte le sanzioni che hanno colpito 1 giocatori Fantazzi (Catania) e Potetti (Torino), il primo squalificato per due giornate ed il secondo per una domenica di campionato. Per una curiosa norma del regolamento la punizione a Poletti agli effetti pratici viene a contare doppio. Il terzino, infatti, non solo non potrà giocare domenica a Bergamo, ma neppure oggi a Modena nella finale della Coppa De Martino contro l'Inter. Il fatto è che la squalifica per una giornata di campionato « congela » per così dire l'attività di un calciatore dal momento della comunicazione ufficiale fino al termine della giornata stessa. Vi è tuttavia l'eccezione della Coppa Italia, le cui gare vengono equiparate a quelle del campionato. Per il torneo giovanile De Martino il regolamento non fa concessioni, nemmeno se si tratta di una finale di notevole importanza come quella tra i granata e l'Inter. Il Torino presenterà ricorso. Se non altro l'azione del club piemontese varrà a sottolineare e possibilmente a far notare una regola chiaramente assurda. Tornando agli incidenti d: Catania potranno interessare le motivazioni e le argomentazioni delle delibere ricavate dal referto dell'arbitro De Robbie che ha descritto così gli incidenti: 14° minuto di gioco, primo lancio di sassi in campo; 34°, più esteso lancio di sassi di diverse dimensioni, di alcune bottiglie vuote e di altri oggetti mentre due spettatori tentavano di superare la rete di protezione, non riuscendovi perché impediti dalla forza pubblica; 44°, dopo che il lancio di i oggetti n campo era aumentato d'intensità un giocatore del Torino veniva colpito di rimbalzo e senza conseguenze da un sasso al capo, mentre un guardalinee rimaneva colpito da un altro sasso alla schiena riportando una leggera contusione. « A questo punto », precisa la motivazione. « l'arbitro visto il persistere della situazione di pericolo per l'incolumità della terna arbitrale e del giocatori considerava terminata anzi tempo la gara ed invitava i guardalinee ed i giocatori a seguirlo negli spogliatoi ». «Ne! secondo tempo l'arbitro e le squadre rientravano in campo a titolo di mera apparenza ed al solo scopo di evitare l'aggravarsi dello stato di tensione del pubblico; ma — continua la motivazione — dopo ventun minuti i sostenitori locali rinnovavano il lancio dei sassi prima verso la panchina dei tesserati della squadra ospitata e quindi con crescente intensità sul campo di gioco così da costringere gli ufficiali di gara, i giocatori e le altre persone tesserate ammesse in campo a rientrare definitivamente negli spogliatoi ». Il giudice sportivo ha inoltre squalificato per due giornate Boninsegna e Mandolini (Varese). Pagani (Brescia) e Morelli (Messina), espulsi e per una domenica Vinicio (Lanerossi Vicenza), Governato (Lazio), Magna¬ gli (Varese) e Guelfi (Messina). Tra 1 risultati omologati figura anche quello della partita Lazio-Sampdoria delF8 maggio. La Samp, come è noto, aveva protestato per un rigore negato dall'arbitro e per altre decisioni, ma tali proteste non possono essere prese in considerazione. Leo Cattini La classifica Dopo le deliberazioni della Lega la classifica in coda al campionato resta cosi stabilita: Torino al 10° posto con punti 30 e quindi matematicamente sicuro della salvezza. Seguono: 11° posto Foggia e Lazio, p. 21); 13° posto: Cagliari e Atalanta p. 28; 15° posto Spai e Sampdoria p. 27; 17° Catania p. 22; 18° Varese p. 15. Catania e Varese sono già « matematicamente » retrocesse.