Stasera «Luisa Sanielice» nuovo romanzo sceneggiato

Stasera «Luisa Sanielice» nuovo romanzo sceneggiato C K O ÌV A C A ^E>jl,jT£VISIVA Stasera «Luisa Sanielice» nuovo romanzo sceneggiato Si ispira ai tragici fatti della Repubblica partenopea del 1799: protagonisti Lidia Alfonsi e Giulio Bosetti Stasera sul canale nazionale alle 21 avremo l'esordio del romanzo sceneggiato «Luisa Sanfelice». Il romanzo, in sette puntate, è stato scritto appositamente per la televisione da Ugo Pirro (autore de «Le soldatesse») e da Vincenzo Talarico e si ispira alle convulse, tragiche vicende della Repubblica partenopea del 1799, periodo su cui Benedetto Croce ha compiuto uno studio fondamentale, e principalmente alla figura di Luisa Sanfellce che fu condannata alla pena capitale dalla reazione borbonica nel settembre del 1800. La trasmissione è stata realizzata negli studi napoletani dal regista ed ex attore Leonardo Cortese e si avvale di molti esterni girati nei dintorni della città, più o meno nei luoghi stessi dove si svolsero i fatti. I due protagonisti sono Lidia Alfonsi e Giulio Bosetti. Sul valore e sul tono del romanzo nulla si sa: bisognerà vedere se gli autori e il regista hanno puntato su una ricostruzione storica seria degli avvenimenti (pur con le necessarie coloriture drammatiche e spettacolari) oppure se hanno preso pretesto dalla storia per mettere in piedi non diciamo un fumetto ma un racconto di grandi effetti teatrali e di violenti contrasti. Seguirà, alle 22,15 circa, «La domenica sportiva » mentre sul secondo canale ci sentiamo di raccomandare soltanto le vecchie comiche di Harry Langdon alle 22. Nel pomeriggio, alle 14,30, ripresa diretta delle finali dei mondiali di tennis femminile dal Circolo della stam pa - Sporting di Torino. * * « Studio Uno » di ieri sera mancava delle barzellette di Walter Chiari e delle imita zioni di Rita Pavone che erano state, assieme al monologo di Franca Valeri, le uniche cose divertenti di queste ultime puntate. In compenso abbiamo avuto il debutto del fratello della Pavone. Forse s'è iniziata una nuova moda: la moda dei cantanti che lanciano i parenti i quali non abbiano un'occupazione fissa e redditizia o siano addetti a lavori casalinghi. A quando il cuginetto di Celentano? A quando la zia di Claudio Villa? Per adesso registriamo il battesimo canoro del signor Pavone, ex-gestore di bar e se abbiamo capito bene ex-rappresentante di elettrodomestici. Ci asteniamo da qualsiasi giudizio che potrà essere dato solo quando il Pavone entrerà a far parte stabile del mondo della musica leggera e dello spettacolo. Del che d'altronde, non dubitiamo; tanti entrano, entrerà anche lui: l'ingresso è libero a tutti. Ma torniamo a «Studio Uno ». A parte la Valeri, ancora una volta pungente e acuta, la puntata ci è parsa estremamente debole. Anthony Quinn non è stato sfruttato e così dicasi di Teddy Reno. La Rita, privata del suo numero più vivace, ha brillato meno del solito. Disastrosa la chiacchierata affibbiata ad un'attrice comunicativa come Bice Valori: con un testo simile la Valori faceva una magra figura anche perché si afferrava la metà di quel che diceva. Luttazzi ha detto: «Non capisco se sono io che raffreddo l'ambiente ». Era forse un'autocritica? Sempre carine e sgonnellanti le giovinette che attorniano la Pavone sempre scatenati i giovincelli. Ma non bastano, evidentemente, per tirare su la trasmissione. Però il successo non è mancato. E che successo. Ci riferiamo al pubblico in sala: un pubblico che non si stancava mai di applaudire con calore e con entusiasmo, persino con ritmo. Sì, anche con ritmo Alla fine gli invitati battevano le mani tutti insieme a colpi cadenzati, quasi fossero diret¬ ti da un maestro concertatore. Quando la tv si convincerà che il successo presso il pubblico vero, quello che sta davanti ai televisori in casa sua, non lo si ottiene con battimani fasulli? * * Ha fatto seguito la prima puntata di un programma che vuol essere un panorama dell'industria italiana. Sul secondo canale gli appassionati della lirica sono stati accontentati da un concerto operistico ben nutrito e gli appassionati di gialli da un telefilm delle serie Hitchcock che se anche non portava la firma del « mago » del brivido conteneva egualmente una discreta dose di maliziosa suspense. * * Domani, lunedì, come di consueto il canale nazionale offrirà « Tv 7 », « Anteprima » con un reportage sul festival di Cannes e un telefilm poliziesco; sul secondo canale, contemporaneamente, andrà in onda il film « Gli uomini preferiscono le bionde» della serie dedicata a Marilyn Monroe: in questa pellicola, che è del 1953 e porta la firma di Howard Hawks, la Monroe è affiancata da Jane Russell. u, Jj2>

Luoghi citati: Cannes, Pavone, Torino