Un convegno in Campidoglio sulle fondazioni culturali

Un convegno in Campidoglio sulle fondazioni culturali Un convegno in Campidoglio sulle fondazioni culturali L'Istituto accademico di Roma premia due torinesi: la prof. Levi Montalcini per la biologia, il prof. Del Noce per la filosofìa (Nostro servizio particolare) Roma, 12 maggio. Si è aperto stamane in Campidoglio il primo Convegno nazionale sulle funzioni e le finalità delie fondazioni culturali, organizzato dall'Istituto accademico di Roma e dalle fondazioni « Adriano Olivetti » e « Giorgio Cini ». L'incohtro, che proseguirà sino a sabato 14 maggio, intende proporre anche in Italia l'adeguamento della legislazione (dalla maggiore autonomia all'applicazione di esenzioni fiscali) ai compiti di promozione del progresso civile cui le fondazioni assolvono. « Lo Stato non può pensare a tutto » — è stato detto nei discorsi inaugurali —, di conseguenza deve esistere una larga sfera riservata alle iniziative autonome e collaterali come sono appunto le fondazioni di cultura. In una società pluralistica — ha rilevato, ad esempio, il ministro per la Ricerca Scientifica Rubinacci — lo sviluppo delle conoscenze non è dominio esclusivo delle università e dei centri specializzati statali, ma impone « il concorso di quanti possono operare ». Negli Stati Uniti — ha ricordato Campilli, presidente del Cnel e dell'Istituto accademico di Roma — 15.000 fondazioni, favorite da un'appropriata legislazione giuridico-fiscale, erogano ogni anno più di 625 miliardi di lire per il progresso culturale. Anche in Italia vanno risolti i problemi legislativi e fiscali, delle fondazioni che sostengono, con liberalità, iniziative a vantaggio della società. Stamane è stato annunciato che l'Istituto accademico di Roma, iniziando la propria attività, ha conferito due premi di ricerca da due milioni ciascuno ai professori Rita Levi Montalcini, biologa, e Augusto Del Noce, filosofo, entrambi laureatisi all'Università dì Torino. La riforma legislativa dovrà far si che le fondazioni abbiano sempre la « facoltà di rompere il cerchio corporativo di coloro che detengono le chiavi del potere culturale », facoltà da realizzare con il finanziamento di «trusts di cervelli indipendenti ». In conclusione, come ha sostenuto Eugenio Montale nella prolusione, solo le fondazioni possono salvare le libertà della cultura. Nel pomeriggio, a Palazzo Torlonia, sono state illustrate le prime relazioni: concernevano l'inadeguatezza della legislazione italiana sulle fondazioni, gli orientamenti sempre più aperti delle leggi tedesche, l'urgenza di applicare le esenzioni fiscali alle fondazioni e ai loro sostenitori, come avviene negli Stati Uniti. 1. f.

Persone citate: Adriano Olivetti, Augusto Del Noce, Campilli, Del Noce, Eugenio Montale, Giorgio Cini, Levi Montalcini, Rita Levi Montalcini, Rubinacci, Torlonia

Luoghi citati: Italia, Roma, Stati Uniti, Torino