Una scuola modello a Torino accoglie 90 bimbi subnormali di Giorgio Lunt
Una scuola modello a Torino accoglie 90 bimbi subnormali Una scuola modello a Torino accoglie 90 bimbi subnormali Gli ospiti, dai 3 ai 15 anni, frequentano l'asilo e le elementari - In un ambiente razionale con i metodi più moderni si cerca di ricreare in loro le capacità intellettive - L'Istituto, che porta il nome di Maria Montessori, sarà inaugurato domani Il recupero dei minorati psi-chici — una vasta gamma dipiccoiì infelici, con anomalie intellettuali più o meno gravi è un problema sociale di cui tutti sentono parlare: sui giornali, nei dibattiti scientifici, nei congressi pedagogici. Ma l'opinione pubblica ignora, o ne ha una conoscenza superficiale e frammentaria, i metodi più moderni per trasformare queste creature — che apparentemente sembrerebbero destinate a condurre un'esistenza vegetativa — in esseri non diciamo normali, tuttavia in grado dì inserirsi senza eccessivi squilibrii nella colletr tività. A Torino — nella zona collinare di Cavoretto — si inaugura domani una « scuola speciale » per minorati psichici, intitolata a Maria Montessori. Si affianca all'analoga istituzione già funzionante da alcuni anni nella vicina zona di Valsalice, ma che accoglie soltanto ragazzi e ragazze « ascolastici », cioè incapaci di assimilare un'istruzione vera e propria. La dottoressa Augusta Grosso — che dal 1953 presiede la sezione torinese dell'Ente Montessori e della nuova scuola è l'ispiratrice appassionata — ci ha accompagnati ieri in una visita agli impiantì e attrezzature, illustrandoci le finalità e i metodi educativi dell'opera. Nulla dei < collegio » o della scuola di tipo comune. I novanta minorati, fra i 3 e 1 15 anni, hanno a disposizione un ambiente quasi fiabesco. Aule che paiono saiottini, una cucina da grande albergo, servizi igienici razionali, un parco, una palestra per la ginnastica terapeutica, minuscoli laboratori In cui esercitare la fantasia in piccoli lavori. I sistemi montessoriani, adottati in ogni parte del mondo per scoiar; normali, si completano qui con quelli della scienza medicopedagogica. Il difficile, delicato compito d! sviluppare nei bimbi minorati il residuo di intelligenza, è affidato ad un gruppo di spécialiste in ortopedia, fisioterapia, dietologia, ortofrenia, eccetera. Una « équipe » che lavora non solo con la preparazione didattica montessoriana, ma soprattutto con l'amore che è l'anelito di queste creature. Hanno bisogno di una guida, ma più ancora di affetto, calore umano, dolcezza. Spesso non li trovano nelle famiglie, per incomprensione o modesto livello sociale. Qui, in quest'oasi di serenità, la scuola materna e la scuola elemen- tare diventano non un sacrìfìcio, bensì uno svago. La sco- perta di un piccolo mondo, le basi per un futuro insperato. La « Scuola speciale Montessori » di Cavoretto s'inaugura ufficialmente domani, ma funziona già dallo scorso dicembre. E' sorta dalia collaborazione tra il Comune, la Provincia e l'Opera montessoriana. Quasi tutti gli allievi sono a carico dei suddetti enti, perché provengono da famiglie povere. Ogni mattina un servizio di pullman (a carico delia Provincia, e che comporta una spesa annua di 25 milioni) preleva a casa i bambini e lì riporta a domicilio alle 17. Lo stabile — un'ex villa, opportunamente riattata — è stato donato dal Comune, che provvede anche allo stipendio delle insegnanti della scuoia materna (quelle elementari sono statali, ma con diploma montessoriano e ortofrenico). Un'istituzione che bisogna visitare, per capirne l'importanza e i risultati. Nulla è stato trascurato per dare alla singolare comunità i mezzi per superare la disgrazia che l'ha colpita fin dalla nascita. Senza scosse né costrizioni, attraverso una paziente opera d'incoraggiamento e di emulazione, si «creano» — è il termine appropriato — facoltà intellettive, si ripara a tante ingiustizie di madrenatura. Torino, anche in questo campo, dimostra di essere all'avanguardia, grazie all'interessamento dei pubblici amministratori e all'abnegazione di chi, sulle orme della famosa dottoressa e pedagoga Maria Montessori, persegue un nobile scopo: sottrarre centinaia di giovani alla schiavitù dell'abulia e delia rassegnazione. Giorgio Lunt
Persone citate: Maria Montessori, Montessori
Luoghi citati: Torino
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