Dimissionario il sindaco (pci) d'Aosta Il nuovo eletto sarà un democristiano?

Dimissionario il sindaco (pci) d'Aosta Il nuovo eletto sarà un democristiano? Affa vigilia di uttseve vevaeato dai Consiglio Dimissionario il sindaco (pci) d'Aosta Il nuovo eletto sarà un democristiano? Il centro-sinistra ha 21 seggi contro 18 Union-comunisti e un rappresentante liberale - Il Consiglio convocato per venerdì 13 - Ma i comunisti e l'Union (a quanto sembra) si ostinano a non lasciare i posti in Giunta: la legge comunale non prevede che gli assessori decadano dall'incarico nel caso di dimissioni del Sindaco (Dal nostro corrispondente) Aosta, 9 maggio Il rag. Giulio Dolchi, sindaco comunista di Aosta, ha rassegnato oggi alle 13 le dimissioni. La giunta comunale minoritaria union-comunista ha convocato immediatamente il Consiglio per venerdì prossimo, 13 maggio, alle 21. All'ordine del giorno sono la presa d'atto delle dimissioni del sindaco Dolchi e la nomina del nuovo sindaco che, forse, sarà un de. In una lettera indirizzata dal rag. Dolchi all'assessore anziano del Comune, il comunista Della Marra, il sindaco dimissionario ha comunicato che le sup dimissioni sono < immediate, definitive ed irrevocabili ». Esse precedono di qualche giorno la terza ed ultima seduta del Consiglio, già predisposta per lunedì 16, nella quale, a scrutinio segreto, si sarebbe completata la procedura di revoca iniziata da tempo dai consiglieri del centrosinistra che in Consiglio comunale hanno la nuova maggioranza dopo l'alleanza tra psi, de e psdi. Come si ricorderà, il psi era prima alleato degli union-comunisti, mentre ora i rapporti di forza sono i seguenti: ventun consiglieri di centrosinistra (sedici de, tre psi e due psdi), più uno liberale, contro 18 union-comunisti. Nella lettera all'assessore Della Maria il rag. Dolchi, dopo aver ricordato che la posizione assunta dagli amministratori del partito comunista e dell'Union Valdòtaine, che non hanno dato le dimissioni pur essendo ormai in minoranza, « a ispirata dalla volontà di ottenere, con tutti i mezzi legali, nuove elezioni», invita gli assessori rimasti a proseguire nell'azione perché — egli dice « mentre è possibile la. revoca del sindaco, che deve lasciare il suo incarico, non è possibile, a termini di legge, obbligare gli assessori alle dimissioni, o la revoca nei loro confronti ». In questa specifica miieria la legge comunale è infatti lacunosa. Casi come quello di Aosta si sono registrati altrove e nei giorni scorsi doveva essere presentata alla Camera una proposta di legge che con templaHa non soltanto la revoca del sindaco ma anche quella degli assessori. Che cosa accadrà, venerdì prossimo, al Comune di Aosta? Il Consiglio si riunirà e la maggioranza di centro-sinistra eleggerà un altro sindaco (con ogni probabilità l'avvocato Giorgio Chanu designato da tempo dalla de). Dei sei assessori in carica, però, i quattro appartenenti all'Union Valdòtaine ed al partito comunista non lasceranno i loro posti, né il voto . del Consiglio potrà rimuoverli 0 farli decadere. Il Consiglio dovrà limitarsi a scegliere i due posti di assessore rimasti vacanti in Giunta dopo le dimissioni dei socialisti Carello e Milànesio I quattro assessori dell'Union e del pei, rimanendo al loro posto ostinatamente e malgra do tutto, saranno assessori co sedetti emidi», privi di incarico (perché 6 il sindaco che, raccogliendo in sé tutte le mansioni dell'amministrazione, le adirla per mandato ai vari assessori: Igiene, Viahilità. Istruzione, ecc.) e pertanto potranno non essere convocati nelle riunioni della Giunta. Tuttavia, mancando in Giunta il numero legale, tutte le decisioni — anche quelle che solitamente sono di pertinenza della Giunta — dovranno essere in ogni caso prese a maggioranza dal Consiglio. Va da sé che non sarà una amministrazione molto spedi ta ed il Consiglio dovrà riunirsi più volte al mese: il com portamento ostruzionistico degli union-comunisti non permetterà ai nuovi amministratori di fare diversarmente. < Le dimissioni del rag. Giulio Dolchi da sindaco della città ili Aosta erano attese — ha detto il geom Milànesio, psi —, Esse sono cadute tra la seconda e la terza seduta della procedura di revoca che i partiti del centro-sinistra avevano iniziato per venire in possesso del potere che loro spetta le gittimamentc. € Se il rag. Dolchi — ha pio seguito Milànesio — non avesse rassegnalo le dimissioni sa rebhe stato comunque revocato d'autorità, con decreto del Capo dello Stato E' sconcertante constatare come il partito co munisti! monili allo sbaraglio 1 suoi uomini iù rappreseli fativi per combattere una bat taglia che ha già perduto il 23 e 2>i maggio 1!)fS5. quando il non equivocabile responso elettorale toglieva loro ben quattro seggi e premiava invece i partiti del centro-sini stra, con un incremento in voti, in seggi e in percentuale «Eletto il nuovo sindaco e i due assessori — ha concluso Milànesio — il oentro-sinlstra, che dispone della maggioranza assoluta del Consiglio co mimale, potrà finalmente ini ziare a lavorare». II capogruppo della de, geo metra Pollicini ha dichiarato « Le dimissioni del sindaco Dolchi non ci colgono di sorpresa, in quanto noi le inter¬ pretiamo come un espediente per evitare le conseguenze derivanti dall'epilogo della procedura di revoca. La de prende atto di ciò, e si appresta ora, unitamente agli altri partiti del centrosinistra, all'elezione del nuovo sindaco nella persona già designata dell'avvocato Giorgio Chanu che rappresenterà la volontà politica e programmatica della maggioranza di centro-sinistra al Comune. « Ci auguriamo — ha detto ancora Pollicini — c7ie questo avvenimento possa segnare l'inizio del ritorno alla normalità amministrativa ad ogni livello. Oggi gli union-comunisti possono rendersi conto che la linea illegalitaria e antidemocratica fin qui seguita se può paralizzare il normale andamento di pubbliche amministrazioni per qualche tempo, alla fine riesce sconfitta da chi invece ha preferito il rispetto dei principi fondamentali che debbono regolare il vivere democratico dei cittadini». Il prof. Jorrioz, che oltre ad essere capogruppo del psdi è anche segretario della federazione valdostana del partito, ha dichiarato: «Le dimissioni del sindaco Dolchi sono una normale conseguenza dell'azione intrapresa dai partiti del centro-sinistra. Dimissioni che, va detto, se non fossero state date in questo momento, sarebbero state superate dalla revoca -che doveva avvenire alla terza votazione, fra una settimana. La volontà politica del pc e dell'U. V. sì potrà valutare solo quando l'intera Giunta avrà pure rassegnato le dimissioni, in modo tale che il centro-sinistra, che ha una chiara maggioranza, possa assumere l'amministrazione della città di Aosta.)). Domani sera si riuniranno in una seduta pre-consiliare i consiglieri della de, del psi e del psdi. Si sceglieranno fra l'altro i nominativi dei due nuovi assessori. Per il partito socialista italiano sembra ormai certa la candidatura del geom. Bruno Milànesio, mentre per il psdi non è stato ancora decìso fra il prof. Giorgio Jorrioz e il signor Gianni Torrione. Italo Vaglienti

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