Sono stati spesi 1700 miliardi per il turismo in Italia nel '65

Sono stati spesi 1700 miliardi per il turismo in Italia nel '65 Sono stati spesi 1700 miliardi per il turismo in Italia nel '65 Metà della somma è stata portata dagli stranieri con un aumento del 24% rispetto all'anno precedente - Il valore del patrimonio alberghiero nazionale è di 2500 miliardi (è al secondo posto nel mondo dopo gli Stati Uniti) - L'attività turistica dà lavoro a 270 mila persone (Nostro servizio particolare) Roma, 9 maggio. La prossima settimana, dal 16 al 19 maggio, si terrà al palazzo dei congressi dell'Eur una conferenza nazionale del turismo. Ai lavori parteciperanno ministri, parlamentari, amministratori locali, nonché esponenti del mondo finanziario, culturale e sportivo. Il presidente del Consiglio Moro assisterà alla seduta inaugurale di lunedì mattina. Gli invitati al convegno sono oltre 2000. La manifestazione vuol essere, nelle intenzioni del ministro del Turismo Corona, un pubblico riconoscimento del ruolo « strategico » delle attività turistiche nell'economia italiana. Nel 1965 le spese per consumi, effettuate nel nostro paese dai non residenti, sono cresciute del 24,2 per cento in termini monetari e del 21,4 in termini di quantità, raggiungendo l'elevato ammon tare di ben 842 miliardi. La spesa dei turisti italiani in patria è invece aumentata in misura assai più contenuta (di appena il 2-3 per cento in termini reali), tanto che si calcola che essa sia stata egua le o di poco superiore alla spe sa degli stranieri in Italia. Secondo stime molto prudenti, il giro d'affari complessivo della industria turistica arriverebbe pertanto a circa 1700 miliardi: nessuna impresa può vantare da sola un fatturato di oltre 1000 miliardi. Dopo la battuta d'arresto del 1963, anno in cui il saldo netto del turismo aumentò solo del 3,5 per cento, l'apporto valutario ha ripreso ad aumentare con tassi soddisfacenti: di oltre il 10 pei cento nel 1964; di oltre il 28 nel 1965, sebbene il costo della vita sia lo scorso anno cresciuto di circa il 3 per cento, ossia in misura nettamente inferiore al precedente triennio 1962-64. Il fatto è che, mentre si stabilizzavano ì prezzi, all'interno, venivano ingrossandosi e qualificandosi le correnti provenienti da oltre frontièra; d'altro canto il numero dei turisti italiani all'estero cresceva, ma con ritmo via via meno celere, e altrettanto può dirsi della loro spesa oltre frontiera: 114 miliardi nel 1963; 130 nel 1964 (+14,2 per cento rispetto al 1963); 142 miliardi nel 1965 (+8,5 per cento). L'influenza del turismo sulla bilancia dei pagamenti è quasi sempre decisiva agli effetti del suo equilibrio: il saldo della bilancia turistica ha coperto il disavanzo commerciale per il 96 per cento nel 1959, il 49% nel 1960, il 60% nel 1961, il 51% nel 1962, il 29% nel 1963, il 65% nel 1964 e il 24% nel 1965. Se si escludono gli anni anormali per motivi opposti (di recessione il 1959 e il 1965 e di «boom» il 1963), è lecito affermare che il turismo consente di fronteggiare il deficit della bilancia commerciale in misura oscillante fra il 50 e il 65 per cento. Ma le ripercussioni positive non sono finite. Lo sforzo del ministero del Turismo per mantenere invariate le tariffe alberghiere e per diffondere il « tutto compreso » e il « menu turistico » giova anche ai viaggiatori nazionali. Non meno importante è il fatto che le prospettive favorevoli sollecitano nuovi investimenti nel settore. L'industria alberghiera ha infatti accresciuto la propria ricettività nel 1965 di oltre 48 mila posti-letto, con una spesa complessiva (in base ad una me dia unitaria di 2 milioni e 250 mila lire) di circa 108 miliardi. Essa ha così consolidato ulte¬ riormente il suo primato in Europa e il secondo posto nei mondo (dopo gli Stati Uniti), facendo salire il valore del patrimonio alberghiero nazionale a circa 2500 miliardi. Nel giro di 17 anni le aziende sono passate dalle 20 mila del 1949 alle 37 mila attuali, aumentando al ritmo di 1000 esercizi all'anno. Tutt'altro che trascurabile, infine, è il contributo del turismo all'occupazione: 270 mila persone sono impiegate direttamente e circa un milione indirettamente. ar. ba. L'apporto del turismo alla bilancia dei pagamenti (Variazioni percentuali riferite all'anno precedente) Attlvo (1) Passivo (2) Saldo netto Annl | | . j . miliardl var. % mlllardl var. % milliard! j var. % 1963 582 + 9,9 114 +47,9 168 + 3,5 1964 647 +11,1 1 130 +14,2 517 I +10,4 1965 805 +24,4 142 + 8,5 663 +28,4 (1) L'attivo è costituito dalle spese dei turisti esteri in Italia. (21 II passivo è rappresentato dalle spese del turisti italiani all'estero. tiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiitiii(iiiiiiiii(iii(iiiiiiiiiiiitiiitiii

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Stati Uniti