«Medium» sedusse una sedicenne nel corso delle riunioni spiritiche

«Medium» sedusse una sedicenne nel corso delle riunioni spiritiche «Medium» sedusse una sedicenne nel corso delle riunioni spiritiche A Napoli - L'uomo si faceva aiutare da un medico travestito da fantasma In Tribunale il P. M. ha chiesto 8 anni per il « medium » e 5 per il sanitario (Dal nostro corrispondente) Napoli, 8 maggio. E' ripreso oggi in tribunale a Napoli il processo al « medium » che, aiutato da un medico travestito da fantasma, sedusse una studentessa sedicenne durante una lunga serie di sedute di spiritismo: il P. M. ha chiesto la condanna del «medium» a 8 anni e del sanitario a 5. I due imputati sono contumaci. Protagonisti della vicenda, avvenuta nel maggio 1960, sono Luana Ponticello che in quel tempo frequentava un istituto d'arte, il medico Fulvio Di Pascale, di 48 anni ed il falegname « medium » Luigi di Mauro, padre di quattro figli. In un locale adibito ad autorimessa in via Aniello Falcone, il Di Mauro esercitava, autorizzato dalla Questura, l'attività d'indovino, servendosi di un « tavolino parlante » per consultare gli spiriti. Frequentavano "il locale una trentina di persone di diversa condizione sociale. Una sera capitò a queste riunioni la sedicenne Luana Ponticello accompagnata dalla madre, Grazia Esposito di 56 anni In quell'occasione il «tavolino parlante » espresse la prefe¬ renza di uno «spirito eletto» per la ragazza, colmandola di complimenti. Il «medium» la pregò poi di intervenire ancora alle riunioni con scopi che, l'accusa, ha definito « immorali ed osceni ». Avvalendosi delle forze della suggestione, intimidì la ragazza, costringendola ad abbandonare la casa materna e a trasferirsi nella sua. Il raggiro fu compiuto con l'aiuto del «fantasma » del principe di San Severo !l quale, in realtà, era il medico Di Pascale che indossava un bianco lenzuolo. Nell'aprile 1961 la ragazza dava alla luce un bimbo: secondo l'accusa, Luana Ponticello era stata sedotta dal Di Mauro con la complicità del medico. L'istruttoria si concluse col rinvio a giudizio del Di Mauro, accusato di sottrazione di persona incapace e di aver sedotto la Ponticello con pratiche occulte. A sua volta il Di Pascale fu accusato di aver concorso nella vicenda al solo scopo di apparire padre agli occhi del pubblico, quando invece era noto che non era in grado di avere figli. Invano, per sottrarsi allo scandalo, il DI Pascale si offri di sposare la studentessa, che respinse indignata ogni compromesso. Il medico, inoltre, è accusato di falsità in atto pubblico, avendo denunziato a suo nome all'ufficio anagrafe il bimbo della Ponticello. Oggi il P. M. dott. De Francìscis ha sostenuto che, in un simile ambiente, era molto difficile per una minorenne avere un perfetto controllo del suo spirito critico e delle sue facoltà mentali. Egli ha concluso chiedendo la condanna del «medium» ad otto anni e del medico a cinque. Il processo riprenderà il 12 maggio. a. 1.

Persone citate: De Francìscis, Di Mauro, Di Pascale, Esposito, Luana Ponticello

Luoghi citati: Napoli, San Severo