ichèle Morgan passa inosservata fra la gente che cerca Modesty Blaise di Gigi Ghirotti

ichèle Morgan passa inosservata fra la gente che cerca Modesty Blaise Nuove primedonne sotto i riflettori per la rassegna dei cinema ichèle Morgan passa inosservata fra la gente che cerca Modesty Blaise Grande attesa per il film inglese, che sarà proiettato oggi, alla presenza di Margaret - Monica Vitti, nelle vesti di una eroina dei fumetti, si prepara a lanciare la moda femminile del futuro (Dal nostro inviato speciale) Cannes, 6 maggio. Piove sul festival di Cannes piove sullo smeraldo, grosso come un uovo, che adorna la scollatura della sua presidentessa, Sophia Loren; piove su Margaret e consorte che arrivano a Cannes domani per una « prima » di grande effetto, Modesty Blaise; e piove su Monica Vitti, che incarna, per l'appunto, la superdonna Modesty Blaise, nell'omonimo film di cui diremo; piove su Anna Karina, la protagonista della scabrosa Religieuse che il ministro delle Informazioni ha vietato, e il ministro degli Affari culturali, Malraux, ha autorizzato (ma solo per il festival). Stasera, all'uscita del pubblico che aveva assistito alla Religieuse, è comparso davanti al Palazzo del Festival Un omino barbuto, a cavallo di una vecchia bicicletta, che avanzava scampanando con un campanaccio da bovina al pascolo. L'omino si chiama Aguigui, ha una bella barba bianca, raccolta in piccole trecce ornate con gaie margheritine. E' fondatore e « leader » diciamo, così, di un movimento per la pace perenne e universale di cui si vanta d'essere l'unico apostolo e seguace. Dunque, usciva dalla sala del festival il pubblico elegante della Religieuse e lo strano pe dotatore pacifista si dà a scampanare, fra la folla. « Siamo tutti peccatori, ri cordiamoci che la morte ci aspetta! », andava gridando a tutti i venti. Arriva la polizia, ferma l'omino: «E' vietato non si può star qui a fare chiassate! » dice il brigadiere. « Fratelli poliziotti. saremo tutti polvere, presto o tardi! ». « Via, via, non facciamo scenate! », insisteva il brigadiere. «Ricordatevi che Siam qui di passaggio! », insiste il pacifista allontanandosi sotto la pioggia. E' la prima pioggia, dicono, che mai abbia bagnato il Festival di Cannes dal giorno in cui nacque alla luce della Costa Azzurra e dei riflettori, e cioè da vent'anni. Vent'anni fa, la primadonna assoluta del Festival di Cannes fu Michèle Morgan, protagonista del film La sinfonia pastorale, tratto dal romanzo di Gide. E' passata una generazione. Michèle Morgan è qui anche lei, sotto la pioggia di Cannes: gli occhi sono sempre splendidi, la sua abbondante quarantina (Michèle Morgan ha accompagnato a nozze, qualche giorno fa, il suo primogenito) conserva il fascino dei tempi migliori. Ma nessuno si occupa più di lei: altre primedonne, altre storie sono sotto i riflettori. E incominciamo da quella che Monica Vitti incarna nel flint Modesty Blaise che andrà in scena domani alla presenza di Margaret d'Inghilterra, in un crepitare di colpi pubblicitari. Stamattina, sbarcata alla stazione di Nizza, Monica è salita su una « Ferrari » rossa e ruggente, che a grande ve locità, scortata da quattro po liziotti in motocicletta, l'ha portata a Cannes. Qui giunta, l'attrice s'è resa immediatamente irreperibile. Ma prima di salire sulla « Ferrari », a Nizza, Monica Vitti, in un cappottino bianco che le lasciava quasi scoperte le ginocchia, ha risposto a un serrato questionario. * Domani dovrà fare la riverenza alla principessa Margaret: si è preparata un pochettino? ». « Nemmeno per sogno » risponde Monica Vitti. « Si dice che nel film di domani lei intende dar vita ad un nuovo mito femminile: la superdonna del secolo, una James Band al femminile... ». « La parte mi piaceva, e l'ho accettata subito, appena mi fu offerta. Però, quanto alle parentele con James Bond, credetemi, il mio regista, Joseph Losey, non ci pensava affatto. E' una cosa tutta diversa, vedrete! » Abbiamo qui sotto gli occhi la trama del nuovo film della nostra attrice Questa Modesti/ Blaise, dunque, non ha marito. Anzi si capisce che un marito non se lo terrebbe accanto nemmeno dipinto. A servirla, provvedono alcune macchine elettroniche, che adempiono alle funzioni di maggiordomo o di dama di compagnia. Basta premere un bottone. Quanto ai sentimenti, nessun problema: Modesty Blaise ha disseminato amici e amanti in tutte le parti del mondo, e per lei, quindi, da quel lato, non c'è che il problema della scelta. A differenza di James Bond, che -dopotutto, povero diavolo, lavorava al soldo del governo, Modesty Blaise-Vitti agisce per mero spirito d'avventura: il suo solo piacere è quello di cacciarsi nei guai, anzi di provocarli, per poi venirne fuori con l'aiuto delle sue macchine e della sua immaginazione. Le serve un arcot Si slaccia la cintura, ed ecco l'arco. La freccia! La matita per le labbra sarà la freccia. La gentildonna pratica sport d'ogni genere (judo, karaté) e spara terribili pugni ai suoi nemici. Il peggio è che, a quel che sembra, questa storia di Modesty Blaise (personaggio famoso attraverso i fumetti i?i tutto il mondo anglosassone) pare abbia un eccezionale potere d'attrazione. Gli esperti che hanno sondato gli umori del « mercato di consumo femminile* assicurano che proprio questo è il messaggio atteso dall'umanità femminile, e proprio Modesty Blaise sarà il modello ispiratore della nuoi:a generazione che sta avanzando. Perciò, in concomitanza con il film, escono domani in tutto il mondo oggetti, libri, abiti ispirati tutti all'incredibile Modesty Blaise. Altro che l'alienazione di cui Michelangelo Antonioni ha fatto messaggera Monica Vitti! Persino le morbose peccatrici della Religieuse appaiono, dopotutto, meno temibili dell'ultrafemmina che prenderà il via domani dallo schermo di Cannes. Se Modesty Blaise attacca, come promettono gli esperti di mercato, siamo davvero in buone mani, per i prossimi vent'anni. Speriamo solo che ritorni il bel tempo. Gigi Ghirotti Monica Vitti ieri all'arrivo a Cannes. Il film Modesty italiana è la protagonista, sarà presentato questa aera Blaise, del quale l'attrice al Festival (Telef. A. P.)