Duello Ferrari-Porsche domenica nella Targa Florio
Duello Ferrari-Porsche domenica nella Targa Florio Duello Ferrari-Porsche domenica nella Targa Florio La corsa, valevole per il campionato mondiale di automobilismo, è giunta alla 50" edizione Correranno il prototipo « 330/P Z », le « Dino » e le « Carrera 6 » - Il ritorno di Giancarlo Baghetti Ritorna domenica, quale quarta prova del campionato mondiale marche e del trofeo internazionale prototipi, la Targa Florio. La più anziana ]corsa automobilistica del mondo è giunta quest'anno alla cinquantesima edizione: sessantanni di vita (si disputò la prima volta nel 1906), migliaia di episodi lieti e tristi, dalla Itala di Alessandro Cagno alla Ferrari di Vaccarella e Bandini in un arco di tempo che comprende la storia e l'evoluzione dell'auto. La Targa Florio ha sempre avuto un valore particolare sul piano tecnico ed umano, una Casa costruttrice non poteva ritenersi soddisfatta della bontà di un proprio modello se questo non aveva vinto almeno una volta la competizione, un pilota ritenersi veramente « arrivato » senza aver trionfato sul traguardo di Cerda. Le strade prive di asfalto (o con il manto rappezzato alla meglio), le mille curve, i saliscendi del circuito delle Madonie mettevano (e mettono) a dura prova le vetture, sottoposte, alle più rudi sollecitazioni in ogni loro parte, impegnando i guidatori in una lotta contro il tempo e la fatica. Anche oggi la Targa, pur se presenta caratteristiche che possono sembrare superate nel confronto con i moderni percorsi autostradali, costituiscono un collaudo di grande importanza. Sempre valido rimane il giudizio di Ettore Bugatti, il grande costruttore francese che conquistò dal 1925 al '29 cinque edizioni consecutive della gara: « Una Casa che segua regolarmente la Targa Florio può attingervi tutta una serie di insegnamenti quali le sarebbe impossibile di trarre altrimenti, sia pure attraverso prove e collaudi su pista od in laboratorio ». Sono gli organi dello sterzo, le sospensioni, il cambio che il più delle volte cedono logorati dallo sfòrzo continuo. Ben lo sanno gli americani della Ford, le cui trasferte in Sicilia si sono sempre concluse malamente. Quest'anno, ritenendo inutile esporre al ri schio di brutte figure i loro poderosi ma troppo ingombranti prototipi di sette litri — i « Mark 11 » —, hanno deciso di non partecipare alla competizione, lasciando via li fiero alle più agili Ferrari i Porsche. La Casa di Maranello allinea il €Ì30/P3* di ìfiOO eme che, sotto la guida di John Surtees e Mike Parkes, s'impose nella « 1000 Km » di Man za, e tre « Dino-S » di 2000 eme, due del tipo spider e una berlinetta. Le quattro vetture verranno affidate rispettivamente a Vaccarella-Bandi?:!, Casoni - Biscaldi, Guichet ■ Ba ghetti e Parkes-Snarfiotti Me rita sottolineare non tanto l'assenza di Surtees (all'inglese le corse su circuiti stradali non sono mai piaciute), quanto il ritorno di Giancarlo Ba- e o a ghetti al volante di una Ferrari, ti pilota milanese sembra aver riacquistato la vena di un tempo, nei primi mesia ]del '66 ha condotto con peri-a sò ii, aldi oe ul a a ne ee, e na. o a aao) tima aur e el romaure al zia e successo le Fiat-Abarth nelle gare dello « Challenge Europeo », ha preso parte ad alcune prove di Formula S dimostrando di essere tornato sulla buona strada. Se Ferrari resta il favorito della competizione grazie al suo prototipo (e al fatto che sarà affidato — oltre a Bandirti — a Nino Vaccarella, che per esser palermitano conosce a menadito il tracciato di 72 Km. da ripetersi 10 volte), rimane incerto il duello fra. le « .Dino > e le *. Carrera 6 » della Porsche. Le vetture della Casa di Stoccarda hanno finora prevalso, a Monza avvantaggiate dai guai a ripetizione subiti dalle dite litri modenesi (anche a causa dei tergicristallo/. In Sicilia, comunquesi spera che non piova, le « Dino » sono pili adatte al terreno asciutto delle loro rivali tedesche. La Porsche savvarrà del consueto gruppo di piloti flutter, HerrmannColin Davis), rinforzati dall'ex campione del mondo Graham Bill, dallo svedese Bonnier eforse, da Umberto MaglioliProbabilmente debutterà anche una nuova Porsche, un prototipo con un motore dotto cilindri di 2600 cmc. Le prove s'iniziano stamanedomani riposo e domenica la grande sfida, a riiinoi.-Wlare una tradizione vecchia di sessantanni. m. fe.
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