Migliaia non tornarono di Sergio Zavoli

Migliaia non tornarono O R O jlV A O A TELEVISIVA Migliaia non tornarono In "Tv 7" un servizio sull'ultimo libro di Nulo Revelli - Vigorosa inchiesta di Sergio Zavoli sull'Università di Roma - Stasera un film giallo e la lettura di Dante Bieco e valido «TV 7» rii ieri sera. Ricco perché allineava quattro servizi di grande interesse e tutti per un verso o per l'altro agganciati all'attuaità e alla realtà di un'Italia. che faticosamente ma incesantemente mira a progredire e a confermare le sue posizioni di nazione libera e civile. Cominciamo dall'ultimo reportage. «La strada del davai » che si riferiva all'eccezionale, mpressionante volume di Nuo Revelli sulla guerra di Russia, edito recentemente da Einaudi. Il volume, com'è noto, racconta, la tragica campagna attraverso le testimonianze non dei generali, degli strateghi e dei gerarchi, ma degli .umili soldati, contadini .e valligiani del Cuneeie, nì^quei pochi che totta'forìò-'obn il-'cervello sconvòlto- dalricordo di un bestiale massacro e di migliaia e migliaia di amici caduti senza perché. Il reportage è staro secco, disadorno, privo di qualsiasi retorica. E come Revelli, con acume e con amore, ha fatto parlare reduci traendone uno schiacciante atto d'accusa contro la guerra, così la macchina da presa ne ha auuicinati alcuni, agricoltori o ferrovieri che fossero, e li ha colti con semplicità, durante il loro duro lavoro quotidiano sullo sfondo quieto del filari d'alberi e dele montagne del Piemonte. Uno ha detto: «Vai militare e ti mettono addosso una divisa e ti mettono un fucile in mano e allora, senza sapere niente, devi sparare e uccidere gente che non si odia ». E un altro: « SI, sono stato in Russia... ma ancora adesso non so dove sia ». E se questo brano, firmato da Gigi Marsico, era eccellente, di livello non inferiore era quello di Zavoli sull'Università di Roma occupata dagli studenti in seguito alla morte di Paolo Rossi. Il servizio metteva in rilievo la fermezza dei giovani nel chiedere la piena e consapevole instaurazione del metodo democratico nella scuola e la loro recisa sondati no di ignobili e, a parte ogni altra considerazione, anacroni stiche forme di violenza e di teppismo politico. Buoni anche i pezzi sull'organizzazione medica in Svezia (prendendo spunto dall'imperfetta, organizzazione italiana) e sull'istruzione degli analfabeti. Assistendo a questa rubrica che è spesso tanto apprezzabile per la sua serietà e il suo tono, ci domandavamo perché non abbia mai trattato, specie in questi giorni, un argomento che è sulla bocca di tutti: la possibile e, per molti auspicabile, introduzione del divorzio in Italia. E' un problema che dopodomani sarà discusso alla commissione dGiustizia alla Camera e che quindi non è né < segreto, né scandaloso: sarebbe ora, ormai,-che del divorzio si parlasse anche in televisione e senza timori reverenziali e senza compiessi. « TV 7 » ci sembrerebbe la sede adatta: come ha fatto per altri temi scottantila rubrica potrebbe registrarevoci contrarie al divorzio eaccanto, registrare le voci favorevoli (che non sono poi le voci del demonio). * * r. Il giudice » di Aif Sjóberg(ribattezzato in Italia col ridicolissimo titolo di « Angeli alla sbarra »; è stato lo spettacolo del secondo canale: una opera curiosa per il forte contrasto che derivava dall'impegno psicologico e polemico innestato su una vicenda di un effetto romanzesco quasi ingenuo. * * Stasera il canale nazionale saprirà con il film giallo < Acqua alla gola » girato nel 1958 daregista Anderson e interpretato da Anne Baxter e Richard Todd: dovrebbe essere una pellicola capace di fare passare gradevolmente un'ora e mezzoIndi la rubrica culturale « L'approdo » dedicata questa settimana alle arti. Sul secondo canale avremo come di consueto il rotocalco sportivo € Sprint* alle 21,15mentre alle 22 andrà in onda la terza puntata delle «Letture di Dante > con un capitolo particolarmente facile « popolare *: l'episodio di Paole Francesca dizione di Gabriele Ferzetti. Concluderà iprogramma un concerto sinfonico con la partecipazione deviolinista Isaac Stern. * * Il 14 maggio sul canale nazionale avrà inizio la trasmissione Gli italiani e l'industria a cura di Romolo Marcellinche vuol essere un panoramsu alcuni aspetti del progressindustriale tn atto nel nostrpaese, delle mete raggiunte di quelle ancora da raggiungere. Saranno intervistati — oltre a tecnici, esperti, operaecc. ecc. — i più noti «captani» dell'industria italiana, dValletta a Marzotto. da Agnela Mondadori, da Faina a Pesenti, da Falck a Pirelli. Domani sul primo canale, pe«Mercoledì sport» è previstla cronaca dell'incontro di caciò Inghilterra-Jugoslavia chsi svolge in Gran Bretagna. u. bz.