I medici delle mutue in sciopero per 4 giorni

I medici delle mutue in sciopero per 4 giorni DALLE 8 DI STAMANE ALLE 20 DI GIOVEDÌ' I medici delle mutue in sciopero per 4 giorni Chiusi gli ambulatori degli enti e quelli privati - Accettate solo le chiamate urgenti, ma a pagamento - Gli specialisti esterni convenzionati visiteranno ma esigendo gli onorari - Le farmacie accettano le ricette anche se non redatte sui moduli Inam purché portino il nome dell'assistito e il numero del libretto - I motivi dell'agitazione Dal nostro corrispondente Genova, lunedi mattina. Il sindacato italiano medici mutualisti ambulatoriali Simma la cui sede centrale è a Genova, ha deciso 4 giorni di sciopero nazionale, dalle ore 8 di oggi 21 marzo alle ore 20 di giovedì 24 marzo, come primo segno di protesta per la mancata ratifica dell'accordo con le mutue. Lo sciopero interessa le seguenti categorìe: a) medici mutualisti ambulatoriali aderenti al Simma (Inam, coltivatori diretti, artigiani, casse marittime, mutue aziendali portuali e tranvieri), sindacato medici Enpas, giunte intersindacali medici Inail, sindacato medici Enpadedp, sindacato medici Enpals; b) medici specialisti convenzionati esterni: sindacato medici specialisti convenzionati esterni. Le norme per i quattro giorni di sciopero, a partire da stamane prevedono: medici mutualisti ambulatoriali: si asterranno dall'accedere agli ambulatori gestiti in forma diretta da quasiasi ente mutualistico esistente nella provincia. medici mutualisti generici: si asterranno totalmente dal lavoro professionale, sia domiciliare che ambulatoriale, con chiusura dei propri am bulatori. garantendo solamen te le effettive urgenze. In tali urgenze i medici prescriveranno, solo su ricettario privato, anche per 1 mutuati da qualsiasi ente assistiti e si faranno liquidare gli onorari inerenti, direttamente dagli assistiti, a tariffa dell'Ordine, rilasciando regolare ricevuta; medici specialisti convenzionati esterni: rifiuteranno le impegnative di tutti gli enti mutualistici, esigendo il pagamento degli onorari in forma indiretta, secondo la tariffa minima dell'Ordine provinciale. Circa la spedizione delle ricette l'Inani, che assiste la maggior parte dei mutuati italiani, si è impegnata con le farmacie a riconoscerle anche se redatte su ricettari privati anziché su quelli dell'ente purché rechino nome e cognome dell'assistito e numero del libretto (dati completabili anche a cura del farmacista) diffidandole invece a consegnare medicinali ad assistiti che Il richiedano senza ricetta. I mutuati potranno naturalmente rivolgersi agli ambu latori degli ospedali, che non partecipano allo sciopero. Per le prestazioni e gli interventi specialistici con carattere di urgenza, verrà disposto il ri co\cro in ospedale; nemmeno per 1 normali ricoveri ospe dalieri dovrebbero insorgere difficoltà: le amministrazioni dei nosocomi, per tutta la du rata dello sciopero, sono sta te invitate ad accettare la semplice richiesta del medico redatta su ricetta privata. Nel caso in cui il medico dovesse rifiutarsi di rilasciare il certificato, il lavoratore potrà ugualmente denunciare, entro tre giorni, la malattia alla prò pria sezione precisando il no minativo del medico curante. Tutte le domande di rimborso per le visite mediche saranno accolte sollecitamente ed il rimborso effettuato, in via generale, con assegno di conto corrente postale o con assegno bancario. In caso di necessità, per particolari situazioni economiche, le sedi provinciali dell'Inani dispor ranno affinché i rimborsi av vengano nella stessa giornata con mandati individuali di pa gamento. Durante le 96 ore di sciopero, l'assistenza non dovrebbe mancare a nessuno; non si può escludere però che si verifichino inconvenienti, dato che l'agitazione riguarda qua si 60 mila medici ed oltre 40 milioni di assistiti. I medici mutualisti generi fanno presente che l'ultima loro azione pubblica risale al 1963, anno in cui fu appunto rinnovata la convenzione, at tualmente ancora in atto, ma scaduta fin dal 31 luglio 1965, Dopo otto mesi di paziente trattativa essi hanno ricevuto risposta negativa alla quasi totalità delle loro richieste per questo il Comitato nazio naie ha deliberato lo sciopero nazionale della categoria. Le richieste dei medici mu tualisti generici sono di ordine generale e contingente. Sul piano generale essi propugna no il miglioramento delle con dizioni di lavoro professionale nell'ambito della mutualità, al fine di una sempre più quali flcata assistenza e chiedono inoltre che la nuova eonven zione, rapidamente stipulata contempli: equa rivalutazione degli onorari (a tale proposi to rammentano che le massi me tariffe liquidate dagli enti mutualistici sono attualmente le seguenti: visita ambulato riale lire 490; visita a domici lio lire 980; visita urgente notturna lire 1300, mentre il go verno ha approvato le seguen ti tariffe minime degli Ordini visita ambulatoriale, la pri ma lire 2300 e le successive lire 1500; visita a domicilio lire 2800 la prima e 2000 le successive; visita urgente not turna (dalle ore 24 alle ore 8 lire 10 mila); soluzione del problema perequativo inerent l'imposizione fiscale dei red diti mutualistici; equiparazio ne economica tra i vari siste mi di liquidazione degli onora ri; diritto d'opzione protifnciale tra t tori sistemi di re tribuzione; precisa regolameli iazione, normativa nell'amba Ai tutti t sistemi di Uquidaxlo ne degli onorari. Soluzione del prdiprtunicetaqugimleintidelalaminmti innedupostcoptungo problema previdenziale dei medici mutualisti e soluzione dei problemi dei giovani medici. L'Associazione medici mutualisti ha diffuso un comunicato in cui si dichiara espiacente del disagio a tutti i cittadini ed in particolare a quelli assistiti dagli enti, nei giorni dello sciopero » ed esprime < profondo disagio morale > per essere costretta ad intraprendere azioni di questo tipo. Sottolinea come 11 diffondersi dell'assistenza diretta alla quasi totalità della popolazione italiana abbia radicalmente mutato i rapporti notiinativi, deontologici ed economici, tradizionalmente esistenti tra il medico e il malato, che in regime di libera professione avevano carattere individuale mentre sono oggi di tipo collettivo comportando la stipulazione di veri e propri contratti collettivi di lavoro professionale. < In questa situazione — conclude il comunicato — le vertenze che sorgono inevitabilmente allo sca dere, di tali convenzioni co stringono ; medici a fare ricorso a mezzi tradizionali di lotta adottati da tutte le categorie di cittadini per le qua li è prevista una discussione collettiva dei contratti di lavoro ». Da parte sua il Sumi (Sindacato unitario medico italiano-) non aderente finora allo sciopero si è dichiarato disposto a parteciparvi se la Federazione Ordini dei Medici si impegnerà, oltreché per le note finalità, al mantenimento e difesa ad oltranza del pagamento unitario delle singole prestazioni mediche, alla sostanziale rivalutazione degli onorari, all'applicazione delle stesse percentuali all'aumento dei vari sistemi di retribuzione vigenti, al riconoscimento dei diritti agli specialisti esterni e al loro convenzionamento con tutti gli enti ed infine all'eliminazione di « assurdi controlli e pressione burocratica insostenibile >. c. m.

Persone citate: Inam, Sumi

Luoghi citati: Genova