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Un giovane di Pinerolo precipita per ricuperare lo sci di un amico Un giovane di Pinerolo precipita per ricuperare lo sci di un amico Da/ nostro corrispondente Pinerolo, lunedi mattina. (wi. g.) Un giovane e provetto sciatore, Dino Morero di 29 anni, abitante nella nostra città nel villaggio residenziale Pinerolo Nuova, è caduto ieri in un dirupo, rimbalzando sulla neve ghiacciata per circa duecento metri. Le sue condizioni sono molto gravi. L'incidente è avvenuto al Bric Ronde, a 2800 metri d'altitudine, nella stazione sciistica di Praly. Il Morero, in compagnia del trentacinquenne avv. Andrea Gaspari di Pinerolo, sì era recato ieri a sciare ed aveva già percorso alcune volte le varie piste. Stava effettuando l'ultima discesa sulla pista < primavera », che è quella più alta e si affaccia sulla conca dei tredici laghi alla stazione di arrivo dello skilift, quando l'avv. Gaspari, che lo precedeva nella discesa, perdeva uno sci, che scivolava lungo il dirupo profondo circa 700 metri e che in quel punto co steggia la pista. Generosamente il Morero s: arrestava, si toglieva gli sci e, calzate le racchette, si ac¬ cingeva a raccogliere lo sci dell'amico. Improvvisamente però, sulla neve ghiacciata e sferzata da un gelido vento, perdeva l'equilibrio rimbalzando a valle per circa due cento metri, tinche fortunata mente veniva trattenuto da sporgenza rocciosa. L'avv. Ga spari, che esterrefatto aveva assistito all'incidente, dava subito l'allarme ad uno Bcia tore, che portava velocemente la notizia dell'incidente al Pian dell'Alpette, da dove si muoveva immediatamente la squadra del pronte soccorso della seggiovia di Praly. Dopo una faticosa e pericolosa marcia, il Morero veniva raggiunto e trasportato a spalle alla stazione di arrivoriella seggiovia, dove riceveva i primi soccorsi da parte del dott. Bia, medico del soccorso alpino, che l'accompagnava quindi a Pinerolo, dove provvedeva a farlo ricoverare all'ospedale Cottolengo. Qui i sanitari hanno riscontrato allo sciatore un grave trauma cranico con stato di commozione cerebrale, abrasioni e ferite lacero-contuse al volto e agli arti. La prognosi è riservata. Sulla pista «primavera)) di Praly