Il governo la risposta a prepara De Gaulle

Il governo la risposta a prepara De Gaulle Fedeltà dell'Italia alla Nato Il governo la risposta a prepara De Gaulle E' certo che la posizione francese verrà respinta nel documento di cui Moro parlerà domani alla Camera - La collaborazione della sinistra del psi all'unificazione socialista in un discorso di Brodolini - Reale ribadisce che nessuna amnistia è in progetto Roma, lunedi mattina. L'Italia risponderà a De Gaulle eulla Nato nel corso di questa settimana. Non si sa ancora se si tratterà di una risposta singola o di un documento concordato con gli altri membri dell'Alleanza atlantica. Il problema è all'esame. Lo si è discusso ieri, nonostante la giornata festiva, tra il ministro degli Esteri e i suoi collaboratori. Si tornerà a parlarne oggi e domani, e non solo, probabilmente, in sede di governo. Tra l'altro si prevede un nuovo colloquio tra il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio. Della Nato e della posizione francese, comunque, Moro parlerà alla Camera, nel corso della sua replica agli oratori intervenuti nel dibattito di fiducia. Per quanto nessuna precisazione ufficiale sia stata ancora fatta sull'atteggiamento italiano e per quanto le indi Bcrezioni filtrate dagli ambienti governativi siano poche e piuttosto vaghe, è convinzione diffusa che il Presidente del Consiglio confermerà la lealtà dell'Italia verso i patti su cui si basa l'Alleanza atlantica; e respingerà, di conseguenza, le posizioni francesi. Lo stesso certamente farà il nostro delegato presso la Nato, ambasciatore Alessandrini, quando prenderà la parola alla riunione dei rappresentanti permanenti presso l'Alleanza atlantica che si terrà prima della fine della settimana. Sarà nel corso di questa riunione che si deciderà sull'opportunità o no di rispondere a De Gaulle con un documento comune. La questione dei rapporti tra I Paesi della Nato è, in questo momento, il tema dominante della nostra politica estera. I temi dominanti della nostra politica interna restano, invece, il dibattito alla Camera sul nuovo governo e il processo unitario tra psi e psdi. Il di battito alla Camera si conclu de domani sera con la replica di Moro e il voto. Oggi parla II leader della de, l'on. Rumor. Per quanto riguarda l'uniti cazione socialista si attendono le decisioni che verranno prese dalla direzione del psi, nella sua riunione di venerdì. Ma già da ora, nel partito socialista: sembra delinearsi, a proposito della stessa materia, un'interessante novità. Si tratta della disposizione della minoranza socialista, o di una parte di essa, a collaborare all'unificazione. Parlando ad Ascoli Pi ceno, il vice-segretario del psi Brodoloni, ha detto che il di battito della settimana scorsa alla direzione del suo partito « ha testimoniato la possibilità di un fecondo e positivo colloquio e ha fatto emergere po sizioni suscettibili di recare un costruttivo contributo alla definizione dell'unità socialista >. Proprio perché esiste questa possibilità, ha aggiunto Brodolini, il prossimo comitato centrale del psi (la riunione è convocata per il 22) dovrà, a suo parere, avere per obiettivo « il rinvenimento di condizioni di più consapevole impegno unitario sia all'interno della maggioranza sia nei rapporti tra maggioranza e minoranza >. Le parole del vice segretario del psi sembrano costituire la dimostrazione, o meglio la conferma, della disposizione di una parte almeno della sinistra socialista a partecipare e a collaborare al processo per l'unificazione. Questo settore dell'opposizione interna socialista comprende certamente l'on. Antonio Giolitti e i suoi amici. Già qualche settimana fa, in un articolo, l'on. Giolitti affermò che la sinistra del psi aderirebbe senz'altro all'unificazione se il partito che nascerà dalla fusione tra psi e psdi si impegnasse a passare all'opposizione. Ora Brodolini e altri esponenti della maggioranza sono impegnati ad accertare, meglio quanto di nuovo sta emergendo nelle posizioni di alcuni esponenti della minoranza. E stanno facendo, sembra, interessanti scoperte: che saranno probabilmente confermate dal prossimo comitato centrale del psi. Nel suo discorso di Ascoli Piceno, il vice segretario del psi ha definito « utile e necessaria » la costituzione (proposta dal psdi) di un comitato unitario tra socialisti e socialdemocratici. Brodolini ha concluso affermando che se, per l'unificazione, < esistono proble mi di date e di scadenze > ciò che interessa soprattutto <è che il partito unificato nasca su basi solide». Tra gli altri discorsi della domenica, accenneremo, brevemente, a quelli di Reale, Cariglia, Scalfaro e Salizzoni. Il ministro della Giustizia, Reale, parlando ad Ancona, ha confermato che non è in progetto, presso l'ufficio legislativo del suo dicastero, un provvedimento di amnistia per il 2 giugno. Irzfv«tafnmsPrs Il vice segretario del psdi, Ca- riglia, si è occupato delle iniziative di De Gaulle nei confronti della Nato. Tali iniziative, egli ha detto, sono dirette « a contestare il concetto di integrazione, concetto che noi abbiamo sembre cercato di affermare nel campo economico, nel campo politico e in quello militare». Il ministro dei Trasporti, Scalfaro, ha detto a Poirino, presso Torino, che sarebbe un errore se 11 partito socialista unificato nascesse < contro la democrazia cristia na » e sarebbe un errore anche se la de < volesse mettersi in concorrenza con i socialisti». Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Salizzoni, a Bologna, ha dichiarato che affermare di voler proseguire la strada della collaborazione anche dopo l'unificazione socialista c significa oggi per i cattolici e i Bocialisti respingere ogni tentazione, sia essa integralista o laica ». Mario Pinzatiti

Luoghi citati: Ancona, Ascoli Piceno, Bologna, Italia, Poirino, Roma, Torino