Gelosa del marito lo uccise a Parigi sparandogli col fucile in un ristorante

Gelosa del marito lo uccise a Parigi sparandogli col fucile in un ristorante Comincia stamane il processo alle Assise della Senna Gelosa del marito lo uccise a Parigi sparandogli col fucile in un ristorante L'imputata, quarantaduenne, è figlia di ricchissimi possidenti della Normandia - La vittima, un medico di grido, aveva chiesto il divorzio ottenendo la custodia del figlio nato dalla loro unione - Il delitto avvenne durante l'estate del 1963 in un locale pubblico del Quartiere Latino Parigi, lunedi mattina. Una donna di 1,2 anni, Nicole Gerard, compare oggi dinanzi ai giudici della Corte d'Assise della Senna per rispondere dell'assassinio dell'ex marito, Guy Gerard, dal quale era divorziata. Il passato dell'imputata — che in precedenza s'era sposata due volte — peserà notevolmente sulla sentenza prevista giovedì o -venerdi. Figlia di ricchissimi commercianti di Etrepagny, paesetto della Normandia, Nicole Gerard aveva sedici anni quando si lasciò sedurre da un soldato che alloggiava presso la famiglia, all'inizio della guerra. La ragazza l'aveva incoraggiato, e quando le chie- sero il perché dette una risposta che sbalordi: «In provincia è il sulo mezzo possibile se si vuole conoscere l'amore, ed io ero molto curiosa». Il soldato la sposò, andò al fronte e quando fu smobilitato, dopo l'occupazione della Francia, Nicole non ne volle più sapere. Primo divorzio. La giovane parti per Parigi. Nel 191,2 si. risposò. Il secondo marito si diede alla macchia per sottrarsi al lavoro obbligatorio in Germania, e, alla fine dell'occupazione nazista Nicole amava un altro uomo. Secondo divorzio. Quest'uomo era un medico militare che la giovane aveva conosciuto nella regione di Rogan. Convivevano e tutti credevano che fossero marito e moglie. Quando lei fu libera e chiese di essere sposata davvero egli rifiutò col pretesto che, essendo cattolico e praticante, la sua fede non gli permetteva di unirsi con una divorziata. Per la prima volta Nicole si sentì infelice: ai primi dell'ottobre 19A5 tentò di togliersi la vita sparandosi con un fucile da caccia al petto. Fu salvata. Tre anni dopo (191,8) Nicole incontrò il dottore Guy Gerard in un ritrovo danzante parigino. Divenne la sua amante e, di lì a poco, la giovane scopri di essere in stato interessante. Il medico le propose di toglierla da quella situazione dichiarando che non era sicuro di essere il padre del nascituro ma lei rifiutò: aveva capito che la nascita di un figlio avrebbe costretto l'amante a sposarla. I genitori del medico si opposero al matrimonio e soltanto alla fine del 1951, quando il bambino (Franck), aveva già un anno e mezzo, il giovane sposò la sue amica. Per cinque o sei anni tutto andò bene. Il medico, ambizioso, faceva una bella carriera, in pmddsvdanvddnlqiccqvdg parte grazie al denaro della moglie, ricchissima. Nel 1957, però, Guy Gerard diventò l'amante della moglie di un collega e scoppiò uno scandalo. Da quel momento la vita diventò un inferno in casa dei Gerard: Nicole era gelosa, autoritaria e tirannica; le scenate frequenti con insulti e violenze. Ai primi del 1959 il dottor Gerard abbandonò il domicilio coniugale La moglie non si impressionò. Era convinta che egli volesse soltanto farle paura, e quindi aspettò. Soltanto dopo il primo vano tentativo di conciliazione fatto dal giudice conformemente alla legge, e quando il marito accettò di versarle 160.000 lire al mese di alimenti per lei e per il figlio, Nicole capì che egli non scherzava. Allora tentò di togliersi la vita coi barbiturici e fu trovata in stato comatoso, insieme col piccolo Franck che ella aveva cercato di trascinare con sé nella morte. Madre e figlio vennero salvati: Nicole riconobbe di aver voluto morire ma, per evitare di essere accusata di infanticidio, sostenne di non aver avvelenato il piccolo: «Probabilmente — disse — Franck aveva mangiato le compresse credendo fossero caramelle ». Non essendo possibile dimostrare il contrario, la versione venne creduta, ma il dottor Gerard colse l'occasione per chiedere che gli venisse data la custodia del figlio, e l'ottenne. Il 19 giugno 1962 il divorzio venne pronunciato a vantaggio del marito, e Nicole volle locontinuare la lotta per la cu- tastodia del figlio, sperando che il ragazzino avrebbe provoca- « pnto il ritorno del padre in casa. BPochi mesi dopo, incontrando pl'ex marito con una donna in l'un ristoratile, Nicole lo schiaf- dleggio. Sapendo che il dottor pGerard pranzava ogni giorno nin und trattoria del quartiere c latino, il 21, giugno 1963 vi si recò, lo vide seduto al favo lino, imbracciò il fucile che aveva nascosto sotto il sopra- bito e mirò. Egli si alzò, si mi- jse istintivamente ie mani di- d«ansi al viso come se volesse proteggerlo ed urlò: «No, non fot-» „«„ui » r„ /„/..■;„»„ Bfare pazzie! ». La fucilata fu *sparata a bruciapelo. Nicole nposò Tarma su un tavolino, e adisse alla padrona del locale: p« L'ha voluto lui! ». L. Mannucci mt

Persone citate: L. Mannucci, Nicole Gerard, Rogan

Luoghi citati: Francia, Germania, Normandia, Parigi