Il programma spaziale europeo

Il programma spaziale europeo B E S P OSTE RI lETTOBI Il programma spaziale europeo Che cosa sono le organizzazioni Esro ed Eldo - Il razzo «Europa 1 » è ormai quasi giunto alla fase del collaudo; il primo lancio avverrà entro l'anno a Woomera (Australia) - L'Italia ha costruito il satellite, Francia Inghilterra e Germania si sono occupate del vettore / giornali (e anche «La Stampa >) si occupano sempre moltissimo delle imprese spaziali americane e russe. Più che giusto; ma perché non ci dite qualcosa anche di quello che stanno facendo gli europei! Il programma europeo, poco spettacolare ma scientificamente importante, a che punto è, esattamente! (segue la firma) Come negli Stati Uniti le ricerche spaziali fanno capo alla Nasa, cosi il programma spaziale europeo è imperniato su due organizzazioni, giuridicamente autonome, ma in realtà in stretta collaborazione: l'Ksro e l'Eklo. L'Esro (Europeun Space Research Organizationì sì propone di promuovere la collaborazione tra gli Stati europei nella ricerca e nella tecnologia spaziale a scopi di pace, ed a questo line si avvale dell'opera dei centri di ricerca, creati appositamente nelle varie nazioni aderenti. Obbiettivo principale dell'Esro è la progettazione e costruzione di satelliti artificiali di piccole e medie dimensioni, che verranno lanciati nello spazio con vettori statunitensi ed europei. L'Eldo (.Europeun Launcer Development Organization) invece, ha come scopo la messa a punto di razzi vettori per il lancio di satelliti artificiali e sonde spaziali di costruzione interamente europea. Appartengono a questa organizzazione Inghilterra, Francia, Italia, Belgio, Olanda. Ognuna di queste nazioni porterà al progetto comune un contributo stabilito in base alle singole capacità tecnico-scientifiche, con l'impegno della collaborazione e assistenza reciproca. Il primo risultato di questo lavoro in comune sarà un razzo vettore a tre stadi, di progetto e costruzione europea, denominato « Europa 1 >, che porterà in orbi- ta un satellite del peso dì circa mille chilogrammi e che rappresenterà il prototipo del vettore europeo Eldo A. L'Inghilterra concorre con 10 studio del primo stadio costituito dal missile britannico Blue-Streak; questo missile, inizialmente concepito per impieghi militari, poi adattato a scopi di ricerca, è alto oltre 15 metri e pesa 88 tonnellate con due motori a razzo ad ossigeno liquido e kerosene. La Francia costruisce il necondo stadio, pesante 11 tonnellate e spinto da tre propulsori che bruciano tetrossido d'azoto (N20 4) come ossidante e dimetil-idrazina asimmetrica come combustibile; il terzo stadio sarà invece di produzione tedesca: peserà circa tre tonnellate e sarà propulso con tetrossido di azoto e Aerozine 50. L'Italia contribuirà al programma Eldo con la costruzione del satellite artificiale e del suo involucro contenitore; questo involucro, con 11 relativo rivestimento antitermico, è di progettazione Fiat; ha dimensioni troncoconiche, con diametro di 2 metri e 3,5 di lunghezza ed ha compito di proteggere il satellite e gli apparati di guida dalle violentissime sollecitazioni termiche e aerodinamiche che si vengono a creare nel passaggio attraverso gli strati più densi dell'atmosfera durante la salita. Il programma iniziale Eldo per il lancio del primo vettore spaziale europeo è stato diviso in tre fasi: la prima, che si può ritenere ormai conclusa, comprendeva la prova dei singoli stadi separatamente, sia al banco prova sia in lanci sperimentali; nella seconda fase, già iniziata, si studieranno le caratteristiche di volo di tutto il veicolo completo e si collauderanno l'efficienza delle strumentazioni, i sistemi di sgancio e separazione dei diversi stadi e gli scudi termici di protezione. Nella terza fase si passerà al collaudo finale del razzo vettore, con la messa in orbita di diversi satelliti artificiali. Il lancio dell'Europa 1, il primo della serie, è previsto verso la fine di quest'anno dalla base spaziale australiana di Woomera. Questa base è stata scelta per le prime esperienze, perché, trattandosi dì un poligono di tiro per missili balistici militari, è già attrezzata per i servizi a terra e dispone di tutti gli impianti di telemetria i :cessari per seguire e controllare il volo del razzo vettore: essa però si trova relativamente vicina a zone abitate e, per motivi di sicurezza, i satelliti potranno essere lanciati solo in orbite polari. Ciò costituisce una limitazione per lo sviluppo dei programmi spaziali e si prevede, in futuro, la ricerca di nuove sedi; in particolare sarà studiata la possibilità di impiegare per i lanci equatoriali la piattaforma mobile « San Marco * di progettazione italiana, da installarsi su bassi fondali dell'Oceano Indiano. Con il lancio dell'Europa 1 si concluderà il periodo iniziale dell'attività dell'Eldo, e si passerà alla fase operativa. I programmi futuri dell'Eldo, circoscritti in un periodo di 15-20 anni, saranno indirizzati a: studio e verifica sperimentale di nuovi tipi di veicoli spaziali e di nuove forme di propulsione; studio teorico e ricerca sperimentale su nuove tecniche applicabili alla costruzione dei veicoli spaziali; studio dei problemi connessi con la dinamica dei veicoli (sistemi di guida e aerodinamica ipersonica). Naturalmente questi programmi saranno impostati tenendo presente lo sviluppo dei corrispondenti programmi statunitensi e, quando possibile, di quelli russi, per fornire un effettivo contributo europeo anche nel campo spaziale senza alcun spirito di concorrenza ed evitando ogni inutile doppione. L'oggetto principale dei programmi statunitensi per i prossimi dieci anni è la conquista della Luna con il progetto Apollo ed il lancio dl sonde verso Marte e Venere; per questi programmi è previsto l'impiego di tre grandi razzi vettori: il Titan III C, il Saturn I B ed il Saturn V, che possono trasportare in orbita un carico utile rispettivamente di 18, 16 e 110 tonnellate; i programmi russi non sono conosciuti, ma in base allo stato attuale della loro tecnica è probabile che siano analoghi e di pari capacità. L'industria spaziale europea disporrà invece di un razzo vettore di potenza molto più limitata, l'Eldo A,'.'? analogo all'Europa 1, e non è possibile pensare in un prossimo futuro alla messa a punto di vettori giganti come quelli programmati negli Stati Uniti; essa perciò dovrà inserirsi nel campo della ricerca con satelliti e sonde interplanetarie dal peso variabile da 1000 a 50 chilogrammi Sono previsti satelliti artificiali per lo studio dei campi elettromagnetici dello spazio, per lo studio delle radiazioni cosmiche e dei problemi delle telecomunicazioni; è pure in programma l'inserimento in orbita di osservatori astronomici e astrofisici, nonché il lancio dl piccole sonde verso la Luna ed i pianeti più vicini. Anche in questo ambito ristretto però è previsto uno sviluppo graduale ed un continuo ampliamento degli orizzonti: dopo l'Eldo A, si è già programmato una versione potenziata del razzo vettore europeo con una capacità di carico molto maggiore, denominata Eldo B. Mario Oggero di 3 STADIO E SATELLITE 2 STADIO. 1 STADIO. MODELLO DEL RAZZO VETTORE EUROPEO «ELDO» CARICO UTILE 1000 Kg. Come sarà il razzo vettore « Europa 1 » (disegno tratto dal Journal of the British Interplanetary SocietyJ

Persone citate: Mario Oggero, Space