Libero l'impresario di Bardonecchia alla notizia è svenuto in Tribunale

Libero l'impresario di Bardonecchia alla notizia è svenuto in Tribunale Libero l'impresario di Bardonecchia alla notizia è svenuto in Tribunale In barella, assistito dal medico del carcere e da un infermiere - Il processo per i furti in Svizzera non si fa per difetto di procedura Il processo contro l'impresario edile Alberto Re, 37 anni, nato a Condove e residente a Bardonecchia, è cominciato ieri mattina alla terza sezione del Tribunale (pres. Jannibelii, p. m. Buscaglino, cane. Casatelli), ma non ha potuto svolgersi per un difetto di procedura. Alberto Re, arrestato mesi fa, era accusato di aver commesso alcuni furti a Ginevra con la complicità del suo ex dipendente. Rocco Lo Presti, già condannato a due anni in Svizzera. Secondo le indagini i colpi avvennero nel luglio '62 e nell'aprile e giugno '63 ai danni di dodici appartamenti, tra i quali quello del giudice Pierre Dinichert. che fu derubato anche d'una collezione di francobolli del valore di circa 50 milioni. Al tredicesimo furto il Lo Presti fu colto sul fatto, ma il complice fuggi. Disse che si trattava di un italiano, di cui ignorava il nome. Due ispettori svizzeri vennero in Italia e. con la collaborazione delia « Mobile » di Torino, svolsero indagini a Bardonecchia. dove il Lo Presti aveva abitato. L'inchiesta accertò che il Re il quale aveva avuto bur- ronrisè Insviato,Pr1stuin meglinafehaHachbedastnasostrè mLSaderepraclial'itrla rascosi trascorsi si trovava innoSvizzera nel periodo dei furti, ilitInoltre, le impronte di un dito il mignolo e di un anulare rile- havate nell'alloggio del giudice fu-j m rono ritenute in gran parte cor-|terispondenti a quelle del Re, che dè mutilato delle altre tre dita, dInsieme con l'impresario fu rin- stviato a giudizio Rocco Saina-1bto, 39 anni, compaesano del Lo Presti. 11 Re. che soffre di gravi disturbi cardiaci, è stato portato in aula in barella, assistito dal medico del carcere dott. Oseglia e da un infermiere. Il Sainato era a piede libero. I difensori, avv Auberli e Gabri. hanno sollevato un'eccezione. Hanno detto: «Poiché i reati che si addebitano al Re sarebbero stati commessi in Svizzera da un italiano e ai danni di stranieri, il procedimento penale non poteva essere promosso senza la richiesta del ministro di Giustizia. La norma non è stata osservata, l'imputato va messo in libertà ». L'avv. Noya, che assisteva il | Salnato, ha sostenuto la nullità del decreto di citazione che non reca l'indicazione dell'ora del procedimento. 11 Tribunale ha accolto ia tesi degli avvocati c lia ordinalo la scarcerazione dell'imputato; per iniziare un altro processo si deve attendere la richiesta del ministro. Quan- è acgrsno al Sainalo. ritenuta la nul ilità della citazione, ha rinviato il processo a nuovo ruolo. Il Re ha lasciato le «Nuove» nel poj meriggio in ambulanza. Duran- InvvtmgsiiudRMnihb.*sir te l'udienza, l'infermiere aveva dovuto praticargli un'iniezione; dopo la decisione dei giudici era stato colto da malore, prohabilmente per l'emozione. Come è noto il Re respinge tutte le accuse osservando tra l'altro che il suo stato dl salute non gli avrebbe permesso di compiere furti acrobatici come quelli segnalati in Svizzera.